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Durante gli incontri dei percorsi educativi con i miei clienti, mi è spesso capitato d’imbattermi in risate o sguardi scettici quando parlavo di stress nel cane.

Capisco le reazioni naturali e spontanee dovute al fatto che siamo usualmente abituati ad associare lo stress ad un fenomeno strettamente umano e contemporaneo, socialmente parlando, ma non è così.

Per definizione lo stress è una reazione tipica di adattamento del corpo ad un generico cambiamento fisico o psichico, e questo vale anche per l’essere umano. Gli stimoli che provocano reazioni di stress vengono definiti stressor e non sono costanti, non sono uguali per tutti i soggetti, non hanno uguale intensità. Dipendono dalle circostanze, dal profilo caratteriale del soggetto, dalla sua condizione psico-fisica, da fattori che rendono spesso difficile riconoscere, o prevenire le situazioni in cui questi possono verificarsi.

Si..anche i cani soffrono di stress, dobbiamo necessariamente rendercene conto se il nostro obiettivo è il loro benessere. Riconoscerlo non significa umanizzare il nostro amico a 4 zampe, purtroppo facciamo spesso questo errore, ma non è questo il caso.

Fondamentale è capire il loro modo di comunicare, leggere i particolari delle loro espressioni, movimenti e reazioni. Impariamo a capire che quando il nostro cane è maggiormente nervoso c’è un motivo, non lo “fa per dispetto” se combina qualche pasticcio.

Impariamo a cercare le cause di un comportamento anomalo.

Se ci sono buche nel vostro giardino, o i mobili della vostra casa sono rosicchiati o addirittura distrutti, se il vostro cane sbadiglia spesso rumorosamente, o si lecca genitali e zampe con insistenza, o si rincorre compulsivamente la coda chiedetevi il perché.

In questi comportamenti si cela un disagio che cerca di essere comunicato, se il nostro interesse è quello di assicurare una vita serena al nostro amico a 4 zampe dobbiamo osservare i particolari delle sue espressioni e del suo modo di comunicare.

Vi è mai capitato di essere convinti che il vostro cane abbia fatto pipì per dispetto appena dietro la porta? Sono sicura di si..e siamo portati a pensare “l’abbia fatto apposta”, mi dispiace dirvelo ma non è così, c’è sempre una spiegazione più etologicamente corretta.

Spesso accade di ritrovare appena dietro la porta le feci del nostro cane perché soffre di un disturbo comportamentale che viene definito ansia da separazione. L’aspettativa e l’impazienza, mentre fido è solo a casa, ha provocato una reazione di stress che doveva essere scaricata, in questo caso, attraverso la minzione. Ovviamente la colpa non è sua, nel cane non c’è l’astrazione mentale nell’elaborare una sorta di “vendetta” nei nostri confronti, lui è lì, dietro la porta, ad aspettarci, ed è in ansia, soffre, non per la nostra mancanza in sé, ma perché non abbiamo comunicato nella sua lingua. Salutandolo non lo rassicuriamo, dicendogli dove andiamo non starà più sereno, lui non coglie il senso delle nostre frasi e le nostre buone intenzioni. Il cane deve sapere di potersi affidare a noi, dobbiamo essere i suoi punti di riferimento, ma comunicando in modo corretto e coerente con il suo linguaggio. La nostra uscita di casa per lui dev’essere un evento assolutamente naturale e non pieno di enfasi, soprattutto..se non lo salutiamo..non si offende!

Sono tante le sfaccettature che riguardano questo argomento, non vorrei dilungarmi oltre, è importante ricordare che la serenità del nostro cane dipende da noi.

Sicuramente per prevenire problematiche di comportamenti compulsivi dovuti allo stress dobbiamo farlo uscire spesso di casa, passeggiate lunghe e varie, attività fisica e tanto gioco, servirà a farlo vivere nel migliore dei modi!

Flavia Pisciotta
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