Cultura cinofila dalla parte del cane!
L’ansia da separazione è forse uno dei disagi comportamentali più diffusi nelle famiglie italiane. Si stima che uno su quattro cani non riesca a gestire l’impegno emotivo quando i proprietari lo lasciano da solo in casa. Purtroppo, è anche uno dei problemi comportamentali che richiede […]
Benessere e cura In Evidenza Problemi comportamentaliSai chi sono i cani da allerta medica? Sono dei veri e propri eroi. Pensa, sono quei cani che sacrificano la loro intera vita e la propria esistenza, per dedicarsi h24 al benessere del proprio amico umano. Riesci ad immaginare l’impegno, la costanza e la […]
In Evidenza Notizie CinofileGuida alla convienza armoniosa tra Cane e Gatto: Consigli Pratici La convivenza pacifica tra cani e gatti è possibile e può portare a relazioni affettuose e durature. Tuttavia, è essenziale comprendere che ogni animale è un individuo con la propria personalità unica. Mentre molti si […]
Curiosità In EvidenzaFinalmente è arrivato il podcast per tutti i cinofili del web. Uno spazio con interviste, curiosità, notizie e informazioni sulla cinofilia, sull’ecologia e sulla permacultura
Benessere e cura Curiosità Educazione e Addestramento In Evidenza Notizie Cinofile Podcast CinofiloSi avete capito bene. Un Podcast cinofilo per tutti gli amanti degli amici a 4 zampe! 🙂
Per chi volesse ascoltarlo, è possibile ascoltarlo dal sito internet www.psyco.dog – oppure dal sito www.ascoltailtuocane.it
Il podcast di Psycodogs è scaricabile dalle principali piattaforme in rete:
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Buon ascolto! 😉
L’ansia da separazione è forse uno dei disagi comportamentali più diffusi nelle famiglie italiane. Si stima che uno su quattro cani non riesca a gestire l’impegno emotivo quando i proprietari lo lasciano da solo in casa. Purtroppo, è anche uno dei problemi comportamentali che richiede […]
Benessere e cura In Evidenza Problemi comportamentaliL’ansia da separazione è forse uno dei disagi comportamentali più diffusi nelle famiglie italiane. Si stima che uno su quattro cani non riesca a gestire l’impegno emotivo quando i proprietari lo lasciano da solo in casa. Purtroppo, è anche uno dei problemi comportamentali che richiede più attenzione e impegno per essere affrontato efficacemente. In questo articolo, proverò ad aiutarti a gestire al meglio l’eventuale ansia da separazione del tuo cane. Se sei un educatore cinofilo interessato alle problematiche comportamentali, troverai sicuramente utili spunti di riflessione per la tua crescita professionale.
Innanzitutto, è importante precisare che l’ansia da separazione non è uguale per tutti i cani. Essendo un’espressione emotiva, ogni cane la vive in modo soggettivo, influenzato da molti fattori, incluso l’atteggiamento dei membri della famiglia.
Personalmente, durante il mio lavoro cinofilo, ho riscontrato diverse tipologie di ansia da separazione, ciascuna con peculiarità e atteggiamenti legati a precise espressioni emotive. Spesso sono tipologie di episodi intercambiabili, ovvero non seguono uno schema rigido ma possono manifestarsi in modo alternato o, in alcuni casi, contemporaneamente. In particolare, abbiamo:
Il pedigree potrebbe giocare un ruolo? I cani sono solitamente selezionati per tratti positivi come la socievolezza e la docilità verso l’uomo. Tuttavia, secondo il dottor James Serpell, professore di Etica e Benessere Animale presso l’Università della Pennsylvania, la selezione può anche “selezionare contemporaneamente un attaccamento eccessivo ai proprietari e l’intolleranza a stare da soli”.
Anche se un cane è geneticamente predisposto a sentirsi ansioso quando è isolato, è possibile costruire una relazione di fiducia implementando comportamenti che aiutano il cane a gestire situazioni, compresa la solitudine.
E non esiste una razza specifica incline all’ansia da separazione, ma è possibile considerare i ruoli di diverse razze. Ad esempio, un cane da guardia del gregge come il Maremmano ha un lavoro specifico da svolgere e potrebbe essere meno incline a desiderare la compagnia sul divano. D’altra parte, un cane toy allevato per la compagnia potrebbe preferire la vicinanza alle persone e non gradire stare da solo. Naturalmente, in ogni razza ci sono variazioni individuali che possono influire notevolmente.
L’ansia da separazione può manifestarsi quando un cane è abituato a una costante attenzione da parte delle persone e si trova improvvisamente da solo. Questo può causare ansia se non è gestito adeguatamente. Un esempio di ciò è il periodo dei lockdown, in cui i cani potrebbero essersi abituati alla costante compagnia dei proprietari. Quando i proprietari sono tornati a lavorare, i cani sono stati nuovamente lasciati soli, scatenando problemi di separazione in molti casi. Situazioni simili possono verificarsi quando un cane viene adottato durante una vacanza, quando un proprietario è a casa per un periodo prolungato a causa di malattia o infortunio, o in qualsiasi circostanza in cui al cane non è data l’opportunità di abituarsi gradualmente all’isolamento.
L’ansia da separazione può anche verificarsi nei cani che sono stati ricollocati o abbandonati. Alcuni cani possono sperimentare un’ansia aumentata o una sensazione di vulnerabilità, temendo che le loro circostanze possano cambiare di nuovo. Tuttavia, questo è soggettivo e non dovrebbe mai dissuadere nessuno dall’adottare da un rifugio o da un’associazione che lotta contro l’abbandono.
Prevenire un problema di separazione è più facile che risolverlo. Se hai un cucciolo o un cane adulto con cui hai appena iniziato a convivere, insegnagli a sentirsi calmo e sicuro quando è da solo. Prepara il terreno per il successo utilizzando tutti gli strumenti a tua disposizione. Identifica un’area in cui il cane sarà lasciato (una stanza, una parte della casa, una zona verandata, ecc.) e insegnagli a sentirsi a suo agio lì. L’utilizzo di una cuccia o di un tappeto, o di qualsiasi oggetto che il cane possa associare a momenti positivi, può essere di grande aiuto. Gradualmente introduci brevi momenti di assenza più volte al giorno per brevi periodi. Questo insegnerà al tuo cane che le tue partenze e i tuoi ritorni non sono motivo di preoccupazione e che quando vai via, torni sempre.
Mantieni un atteggiamento tranquillo riguardo alle tue separazioni. Alcuni cani manifestano i primi segni di disagio a causa della eccessiva volontà di controllo da parte dei proprietari, che involontariamente possono innescare i primi segnali clinici dell’ansia da separazione.
Se il tuo cane fa i bisogni in casa in tua assenza, causa danni o abbaia quando sei via, è possibile che abbia un problema di separazione. La migliore maniera per scoprire cosa fa il tuo cane quando non ci sei è monitorarlo a distanza. Utilizza una cam per videosorveglianza in modo da osservare il comportamento del tuo cane in tempo reale quando non ci sei. Se possiedi un baby monitor, configuralo e rivedi le riprese quando torni a casa.
A volte, le emozioni del proprietario possono influenzare il cane, specialmente se già soffre di ansia da separazione. Tuttavia, per affrontare qualsiasi tipo di disagio, è indispensabile effettuare una consulenza mirata e specifica. Solo dopo un’attenta analisi è possibile comprendere la causa del problema di ansia da separazione. Personalmente, consiglio di compilare un questionario e pianificare un appuntamento, preferibilmente a domicilio o tramite videochiamata, per cominciare a porre le basi per la risoluzione del problema.
Assolutamente no. L’ignorare il cane non è la soluzione a tutti i problemi comportamentali. Come in ogni relazione, il dialogo è fondamentale. Devi sintonizzarti sul linguaggio del tuo cane per identificare la causa scatenante del comportamento. In caso di necessità di un aiuto esperto e professionale, sarò lieto di mettere a disposizione la mia quasi trentennale esperienza.
Inoltre, l’ansia da separazione e la qualità della vostra relazione possono peggiorare se, al tuo ritorno a casa, punisci il cane in presenza di danni o deiezioni. Punire un cane per qualcosa causato dallo stress è illogico, crudele e aggiunge solo ulteriore ansia alla già precaria condizione emotiva del cane. Il cane era già ansioso di stare da solo, e ora ha l’ulteriore preoccupazione su cosa succederà quando il proprietario tornerà a casa! DA EVITARE ASSOLUTAMENTE!
Come affrontare il problema dipenderà dall’intensità del disagio del tuo cane. Non tutti i percorsi di recupero sono uguali, e ognuno può essere costruito solo dopo attente valutazioni. Un aspetto importante da condividere è che, durante i miei 27 anni di lavoro come istruttore cinofilo, ho identificato 8 livelli di intensità dell’ansia da separazione. Ognuno di essi presenta fattori tipici e caratteristiche specifiche, che solitamente discuto nei seminari e nei percorsi di formazione per educatori ed istruttori cinofili.
Ci sono, comunque, consigli utili che mi sento di condividere:
Sì, assolutamente. Tuttavia, richiederà tempo ed impegno, a seconda della gravità e del tempo in cui si è consolidata. Mantenere un diario comportamentale aiuterà a monitorare i progressi del tuo cane e ti terrà motivato. La riabilitazione può essere un processo lento per alcuni cani, ma lo sforzo che metti ora garantirà che il tuo cane viva una vita più felice e rilassata nel lungo periodo. Tutti meritano di vivere una vita serena, specialmente coloro che hanno scelto di condividerla con un amico a quattro zampe.
Ricorda, un cane educato è un cane felice.
Claudio Minoli.
Tel. per info e consulenze: 3393553035
Sai chi sono i cani da allerta medica? Sono dei veri e propri eroi. Pensa, sono quei cani che sacrificano la loro intera vita e la propria esistenza, per dedicarsi h24 al benessere del proprio amico umano. Riesci ad immaginare l’impegno, la costanza e la […]
In Evidenza Notizie CinofileSono dei veri e propri eroi. Pensa, sono quei cani che sacrificano la loro intera vita e la propria esistenza, per dedicarsi h24 al benessere del proprio amico umano.
Riesci ad immaginare l’impegno, la costanza e la responsabilità?
Tu hai mai lavorato per 24h continuativamente?
Gli alert dog lo fanno ogni giorno della propria vita, dedicandosi anima e corpo a quella persona che può vivere meglio solo grazie al loro aiuto… ed in alcuni casi letteralmente a quella persona che è ancora viva grazie al loro aiuto!
Ci sono dei cani che lavorano anche durante il sonno, mantenendosi sempre in allerta per poter salvare il proprio amico da una potenziale crisi o da uno stato di incoscienza potenzialmente fatale.
Ed infatti la relazione tra un individuo e il proprio cane da allerta medica va ben oltre il normale rapporto uomo-cane. Questi cani non solo offrono un supporto fisico, ma creano un legame emotivo unico con i loro proprietari, che grazie alla loro presenza, migliorano sensibilmente la loro qualità di vita.
I cani da allerta medica, conosciuti come “alert dogs” rappresentano una testimonianza tangibile di quanto la connessione tra uomo e animale possa andare oltre la semplice compagnia e sia qualcosa che non è semplice riuscire a spiegare a parole, ma che si può capire e comprendere solo vivendola.
Il macrogruppo dei Cani da Assistenza comprende tutti i cani che grazie alle loro competenze e predisposizioni personali, e ad un addestramento mirato, contribuiscono a migliorare le condizioni di vita dell’uomo. Tra questi vi sono i cani da terapia assistita o da “Pet Therapy”, i cani “Guida”, i “Comfort Dog”, gli “Alert Dog”, ed altri. La sostanziale differenza tra questi gruppi risiede nella pianificazione dei compiti da svolgere e dalla preparazione e dall’addestramento al quale sono sottoposti.
Gli “alert dogs” sono nello specifico quelli che intervengono nell’avvisare l’uomo di un potenziale pericolo percepito attraverso un meticoloso lavoro olfattivo prima che questo si verifichi, permettendo al proprietario di potersi mettere in sicurezza, o di poter prendere un farmaco prima che si scateni un determinato evento potenzialmente pericoloso (ed in alcuni casi anche potenzialmente fatale, se non si interviene a priori).
Gli “alert dogs”sono cani allevati e selezionati per le loro qualità sia fisiche che caratteriali, in grado di poter svolgere lavori incredibili come cani da assistenza in determinati ambiti.
Oppure possono essere meticci che allo stesso modo hanno mostrato avere qualità caratteriali e fisiche idonee al lavoro da svolgere.
Non è soltanto una questione di razze, bensì di predisposizione al lungo periodo di addestramento. Inoltre è necessario considerare che ogni cane affronterà in modo del tutto soggettivo la preparazione al duro compito che gli spetta. Non è infatti raro che in un gruppo di cani candidati solo pochi riescano ad ottenere la certificazione di “alert dog”.
Gli alert dog possono essere addestrati per prevenire ed avvisare il proprio amico umano in situazioni di urgenza e in diverse tipologie di condizioni fisiche e psichiche patologiche. Da qualche tempo hanno cominciato finalmente ad affacciarsi anche in Italia, anche se in confronto a quello che accade in Inghilterra e negli Stati Uniti siamo ancora in una fase “paleolitica”.
Date le loro capacità olfattive, gli alert dog possono essere addestrati a titolo esemplificativo, ma non esaustivo:
L’addestramento degli alert dog è un processo intricato e specializzato. Questi cani vengono istruiti per rilevare segnali specifici correlati a particolari condizioni mediche (quali cambiamenti nell’odore corporeo o variazioni nei parametri vitali) e sin dai primi giorni di vita il preparatore/istruttore svolge un delicato processo di consolidamento caratteriale progressivo, che permetta loro di svolgere quel determinato compito senza che questo possa arrecare danni al benessere psico-fisico del cane. Attraverso un addestramento altamente specializzato, viene insegnata loro quindi la capacità di rilevamento precoce del fattore potenzialmente pericoloso (di solito un particolare odore); questo tipo di addestramento richiede un’ attentissima preparazione che in alcuni casi può durare anche 2 anni di lavoro intensivo nelle purtroppo ancora pochissime scuole e/o associazioni specializzate presenti in Italia.
Il contributo degli alert dog va oltre l’assistenza individuale. La crescente consapevolezza del loro ruolo e impatto nella società sta aprendo la strada a nuove iniziative e programmi che mirano a diffondere ulteriormente la conoscenza e l’accessibilità a questi animali “salvavita” con le dovute attenzioni e con i dovuti contributi anche da parte delle istituzioni.
Gli alert dog rappresentano una forza positiva nel mondo della salute e dell’assistenza. Attraverso il loro addestramento specializzato e il loro impegno instancabile, questi cani non solo migliorano la qualità della vita delle persone, ma sono anche catalizzatori di cambiamenti significativi nella percezione delle disabilità di chi soffre particolari condizioni psico-fisiche.
In un mondo in rapido cambiamento ed evoluzione, i cani da allerta medica sono testimoni di come la connessione tra esseri umani e animali possa superare barriere e portare a risultati straordinari e indelebili. Questi cani, veri e propri angeli a quattro zampe, continuano a lasciare un segno profondo nel mondo, dimostrando che l’amore e il sostegno incondizionato possono avvenire in forme sorprendenti e inaspettate.
Claudio Minoli
Guida alla convienza armoniosa tra Cane e Gatto: Consigli Pratici La convivenza pacifica tra cani e gatti è possibile e può portare a relazioni affettuose e durature. Tuttavia, è essenziale comprendere che ogni animale è un individuo con la propria personalità unica. Mentre molti si […]
Curiosità In EvidenzaLa convivenza pacifica tra cani e gatti è possibile e può portare a relazioni affettuose e durature. Tuttavia, è essenziale comprendere che ogni animale è un individuo con la propria personalità unica. Mentre molti si adattano facilmente alla presenza reciproca, altri potrebbero richiedere un periodo di adattamento più lungo. In questo articolo, esploreremo i modi per favorire una convivenza armoniosa tra cani e gatti, fornendo consigli pratici per garantire che l’introduzione avvenga nel modo migliore possibile.
L’incontro iniziale tra cane e gatto dovrebbe avvenire gradualmente e in modo controllato. Consentire loro di annusarsi e osservarsi da una distanza sicura ridurrà lo stress iniziale. La pazienza è fondamentale in questo processo; i primi incontri possono essere determinanti per stabilire le basi di una relazione positiva.
Assicurati che ogni animale abbia il proprio spazio sicuro. Entrambi dovrebbero avere accesso a zone in cui possono ritirarsi e sentirsi al sicuro. Questi spazi personali contribuiscono a ridurre il rischio di conflitti e consentono agli animali di gestire meglio lo stress.
I primi incontri devono essere sorvegliati attentamente. Garantire che nessuno degli animali si senta minacciato è essenziale per evitare situazioni stressanti. L’intervento tempestivo può prevenire eventuali problemi e stabilire una base solida per una convivenza serena.
Osservare attentamente il linguaggio del corpo di cani e gatti è fondamentale. Se uno di loro mostra segni di stress o aggressività, è consigliabile separarli temporaneamente e procedere con maggiore cautela nell’introduzione. Rispettare i segnali aiuta a costruire fiducia reciproca.
Incoraggia comportamenti positivi premiando entrambi gli animali con leccornie e attenzioni quando si comportano bene l’uno intorno all’altro. Questo contribuirà a creare associazioni positive, favorendo una convivenza armoniosa nel lungo periodo.
Alcuni animali richiedono più tempo per adattarsi alla presenza dell’altro. La pazienza è la chiave. Consentire loro di stabilire gradualmente una relazione contribuirà a creare un ambiente in cui entrambi possono convivere felicemente.
La chiave per una convivenza positiva tra cane e gatto è l’osservazione attenta e il rispetto per i bisogni individuali. In situazioni più complesse, non esitare a cercare consiglio da esperti di comportamento animale ed istruttori cinofili. Seguendo questi consigli pratici, è possibile creare un ambiente in cui cani e gatti possono vivere insieme in armonia, contribuendo a una vita domestica più ricca e appagante per tutti e ogni nostro articolo vuole promuovere spunti di riflessione utili al raggiungimento di un rapporto sereno tra il nostro lettore ed il proprio amico a 4 zampe.
#ufficiopetfriendly: Nel mondo frenetico del lavoro moderno, l’equilibrio tra vita professionale e personale è una sfida continua. Tuttavia, alcune aziende stanno adottando un approccio innovativo per migliorare il benessere dei dipendenti: l’ambiente di lavoro pet-friendly. Attraverso la storia di Laura e la sua adorabile barboncina […]
Benessere e cura In Evidenza Notizie CinofileNel mondo frenetico del lavoro moderno, l’equilibrio tra vita professionale e personale è una sfida continua. Tuttavia, alcune aziende stanno adottando un approccio innovativo per migliorare il benessere dei dipendenti: l’ambiente di lavoro pet-friendly. Attraverso la storia di Laura e la sua adorabile barboncina Anya, esploreremo come l’opportunità di portare gli animali al lavoro abbia trasformato la vita di Laura e il suo impatto sull’azienda.
Laura e Anya: Una Nuova Routine Lavorativa: Laura, impiegata presso un’azienda avanguardista, ha recentemente ottenuto il permesso di portare con sé Anya, la sua amata barboncina di 4 anni, in ufficio. Questo cambio di prospettiva ha portato una ventata di cambiamenti positivi nella vita di entrambi.
Eliminare l’Ansia da Separazione: Laura spiega che Anya soffriva di ansia da separazione quando rimaneva sola a casa durante le lunghe ore di lavoro. L’opportunità di portare Anya al lavoro ha radicalmente eliminato questo problema, consentendo ad entrambi di trascorrere più tempo insieme e riducendo lo stress e l’ansia per entrambi.
Risparmi in Tempo e Denaro: Prima, Laura si trovava a dover gestire il tempo e le spese per assicurarsi che Anya fosse adeguatamente curata durante la giornata lavorativa. Ora, con Anya al suo fianco, Laura risparmia non solo in termini di costi per dog sitter o asili, ma ha anche eliminato il tempo e lo stress associato alla gestione di queste soluzioni.
Parte di una Grande Famiglia Aziendale: Le politiche pet-friendly dell’azienda hanno creato un ambiente in cui Laura e Anya si sentono parte di una grande famiglia. Anya è diventata la mascotte non ufficiale dell’ufficio, portando un sorriso sul volto di colleghi e clienti. Laura spiega come questa sensazione di comunità abbia influenzato positivamente il suo impegno nei confronti dell’azienda.
Dedizione Rinnovata al Lavoro: Laura racconta con entusiasmo come la possibilità di avere Anya al lavoro le abbia permesso di concentrarsi maggiormente sulle sfide e le opportunità che si presentano. Gli straordinari del fine trimestre non sono più un motivo di preoccupazione, ma un’opportunità per dimostrare la sua dedizione e supporto nei confronti dell’azienda.
La storia di Laura e Anya è un esempio tangibile di come un ambiente di lavoro pet-friendly possa trasformare la vita dei dipendenti. L’eliminazione dell’ansia da separazione, i risparmi in termini di tempo e denaro, la sensazione di appartenenza e la dedizione rinnovata al lavoro sono solo alcuni dei benefici che emergono quando le aziende abbracciano politiche pet-friendly. Questa storia dimostra che investire nel benessere dei dipendenti attraverso l’introduzione di animali sul posto di lavoro non solo rende il lavoro più piacevole, ma contribuisce anche al successo e alla produttività aziendale.
Grazie.
Viviamo in un’epoca in cui il legame tra esseri umani e animali va oltre la semplice compagnia. Tuttavia, molti animali domestici trascorrono lunghe ore da soli durante le giornate lavorative dei loro proprietari. In questa riflessione, esploreremo l’importanza di creare un ambiente di lavoro pet-friendly, […]
In Evidenza Notizie CinofileViviamo in un’epoca in cui il legame tra esseri umani e animali va oltre la semplice compagnia. Tuttavia, molti animali domestici trascorrono lunghe ore da soli durante le giornate lavorative dei loro proprietari. In questa riflessione, esploreremo l’importanza di creare un ambiente di lavoro pet-friendly, dove la presenza degli animali può portare benefici non solo ai dipendenti ma anche ai datori di lavoro.
La connessione tra esseri umani e animali va oltre il puro affetto: numerosi studi dimostrano i benefici psicologici che derivano dalla compagnia di animali domestici. Tuttavia, il tempo trascorso da soli è un problema comune per molti di loro durante le ore lavorative.
Benefici per i Dipendenti: Introdurre animali negli spazi lavorativi non è solo un gesto gentile, ma può anche migliorare significativamente la vita dei dipendenti. La presenza di animali può ridurre lo stress e aumentare la felicità, creando un ambiente più rilassato e positivo. Studi e storie di successo dimostrano come aziende pet-friendly abbiano registrato un aumento della soddisfazione dei dipendenti e una maggiore produttività del personale.
Benefici per i Datori di Lavoro: Il benessere dei dipendenti è direttamente proporzionale alla produttività e alla soddisfazione lavorativa. Le aziende che adottano politiche pet-friendly vedono spesso miglioramenti nelle prestazioni e un maggiore impegno da parte dei dipendenti. Investire nel benessere dei dipendenti significa anche ridurre l’assenteismo e migliorare la reputazione aziendale.
Consigli Pratici per Implementare Politiche Pet-Friendly: Per le aziende che considerano l’implementazione di politiche pet-friendly, è essenziale adottare un approccio graduale e ponderato. Offrire spazi adatti, considerare le allergie e stabilire chiare regole di comportamento sono passi cruciali. Coinvolgere i dipendenti nel processo decisionale è altrettanto importante per garantire un’adozione positiva delle nuove politiche.
Collaborazioni e Vantaggi Aggiuntivi: Esplorare collaborazioni con professionisti del settore come veterinari, addestratori di animali e negozi di animali può arricchire ulteriormente l’esperienza pet-friendly. Convenzioni e sconti con queste figure professionali possono portare vantaggi finanziari sia per i dipendenti che per l’azienda.
Risposte alle Preoccupazioni: Affrontare le preoccupazioni dei datori di lavoro è fondamentale. Gestire allergie, garantire la pulizia e minimizzare l’impatto sulla concentrazione sono sfide reali. Tuttavia, esistono soluzioni pratiche, come spazi separati e politiche di pulizia rigorose, che possono affrontare queste preoccupazioni in modo efficace.
Conclusioni: In sintesi, un ambiente di lavoro pet-friendly è un investimento nel benessere collettivo. Dai benefici per i dipendenti al miglioramento delle prestazioni aziendali, l’introduzione di politiche pet-friendly può portare cambiamenti epocali. Invitiamo i datori di lavoro a considerare seriamente l’adozione di queste politiche, creando un ambiente di lavoro più felice, sano e produttivo per tutti. La presenza degli animali non è solo un lusso, ma un investimento nel futuro del lavoro.
Se sei d’accordo anche tu, ho pensato ad un hashtag che potremmo condividere per aiutarci a sensibilizzare su questo argomento.
grazie.
Claudio Minoli
Benvenuti nel meraviglioso mondo di DogMama, un progetto ideato da Claudio Minoli e dal dr. Michele Lattanzi nel lontano 2003, ed oggi portato avanti con passione dalla dottoressa Serenella Pastore. DogMama è più di un semplice programma educativo; è un approccio amorevole e consapevole alla […]
In Evidenza Notizie CinofileBenvenuti nel meraviglioso mondo di DogMama, un progetto ideato da Claudio Minoli e dal dr. Michele Lattanzi nel lontano 2003, ed oggi portato avanti con passione dalla dottoressa Serenella Pastore. DogMama è più di un semplice programma educativo; è un approccio amorevole e consapevole alla convivenza serena tra cani e bambini. In questo articolo, esploreremo l’importanza di preparare il vostro fedele amico a quattro zampe all’arrivo di un neonato, fin dai primi mesi di gravidanza.
La parola chiave per DogMama è “educare”. La preparazione del vostro cane al nuovo membro della famiglia non deve essere vista come un addestramento rigido, ma come un processo educativo che coinvolge stimoli positivi e gradualità. Ecco come farlo in modo divertente e appassionante:
Cominciate a presentare gradualmente al tuo cane, stimoli, oggetti ed abitudini proprie dell’arrivo di un neonato già durante i primi mesi di gravidanza. Utilizzate suoni come il pianto di un neonato, strumenti come passeggini e fasciatoi. In questa fase è indispensabile essere creativi. Questa esposizione anticipata ai cambiamenti contribuirà a familiarizzare il cane con le nuove situazioni. Divertiti ad immaginare la nuova vita con un bimbo in famiglia e coinvolgi il tuo amico a 4 zampe in questo profondo cambiamento.
Programma sessioni quotidiane coinvolgenti. Utilizza un bambolotto che rappresenti il neonato, rendendo l’interazione piacevole per il tuo cane. Saranno momenti divertenti e utili per prepararlo a questa nuova fase della vita familiare.
L’autocontrollo non è sinonimo di rigidità nell’approccio con il nostro cane. L autocontrollo è una preziosa capacità che possiamo sviluppare e alimentare nel nostro amico 4 zampe con gentilezza e rispetto. L’arrivo di un neonato, una creatura così delicata e che necessita di molto tempo per sviluppare capacità motorie, può essere reso molto più semplice e chiaro da accettare per un cane che conosca l’autocontrollo, per questo motivo ti consigliamo di rinforzare le conoscenze che il tuo cane già possiede e/o svilupparne delle nuove. Non è mai troppo tardi per imparare!
Per consulenze, idee e consigli utili su come implementare con successo il programma DogMama, potete rivolgervi con fiducia alla dottoressa Serenella Pastore. Contattatela al numero telefonico 333.1833954 per iniziare il vostro percorso verso una convivenza armoniosa tra il vostro cane e il nuovo membro della famiglia e visita il suo blog www.dogmama.it
Con DogMama, preparatevi a vivere un’avventura straordinaria insieme al vostro fedele amico a quattro zampe e al vostro piccolo tesoro!
Il passare degli anni porta cambiamenti significativi nel nostro fedele amico a quattro zampe. I cani anziani meritano particolare attenzione e cura per mantenere il loro stato psico-fisico al massimo. In questo articolo, esploreremo i modi migliori per migliorare il benessere dei cani anziani, garantendo […]
Benessere e cura In EvidenzaIl passare degli anni porta cambiamenti significativi nel nostro fedele amico a quattro zampe. I cani anziani meritano particolare attenzione e cura per mantenere il loro stato psico-fisico al massimo. In questo articolo, esploreremo i modi migliori per migliorare il benessere dei cani anziani, garantendo loro una vita felice e sana.
1. Alimentazione Adeguata: Una dieta equilibrata è fondamentale per i cani anziani. Consulta il tuo nutrizionista o il tuo naturopata di fiducia per determinare le esigenze nutrizionali specifiche del tuo cane in base all’età, alle dimensioni e alle condizioni di salute in collaborazione con il tuo medico veterinario. Alcuni cani anziani possono beneficiare di cibi formulati per le loro esigenze, con ingredienti freschi che promuovono la salute articolare e cardiovascolare. Evita di appesantirlo troppo con mangime industriale e di dubbia qualità, ma cerca di prediligere un’alimentazione naturale.
2. Esercizio Leggero: Nonostante l’età avanzata, il movimento è essenziale per mantenere i muscoli e le articolazioni in salute. Passeggiate leggere e brevi sessioni di gioco sono ideali. Adatta l’attività fisica alle capacità del tuo cane e fai attenzione a segni di stanchezza o disagio. E’ importante che ci sia un’attività costante e proporzionale alle capacità del tuo cane proprio per mantenere in buona forma il tuo più grande amico.
3. Conforto e Riposo: Fornisci al tuo cane un luogo confortevole per riposare. Un cuscino o un letto ortopedico può aiutare ad alleviare eventuali dolori articolari. In inverno puoi pensare all’utilizzo di un letto riscaldato in caso di artite ed artrosi. Mantieni il suo ambiente caldo durante i mesi più freddi e assicurati che sia fresco durante l’estate.
4. Stimolazione Mentale: Gli esercizi cognitivi e di attivazione mentale sono importanti per i cani anziani. Aiutano a ritardare i deficit cognitivi dell’età e stimolano le attività neuronali al fine di mantenere in salute il suo cervello. Fate dei giochi interattivi, utilizza puzzle per cani o insegna nuovi esercizi proporzionali alle sue abilità fisiche-comportamentali. Questo aiuta a mantenerli mentalmente attivi. Anche se il tuo cane è anziano, non è mai troppo tardi per migliorare la sua qualità di vita. Rivolgersi a un istruttore cinofilo esperto può essere un’ottima idea. Gli istruttori cinofili specializzati nelle esigenze dei cani anziani possono insegnare nuovi esercizi e comportamenti che stimolano la mente del tuo cane e migliorano la sua mobilità. Questo non solo contribuirà a mantenerlo attivo e coinvolto, ma rafforzerà anche il legame tra te e il tuo amico peloso. Un bravo istruttore ti aiuterà ad adattare gli allenamenti alle capacità individuali del tuo cane, garantendo che l’esperienza sia sicura e gratificante in grado di arricchire la vita del tuo cane anziano con nuove sfide e opportunità di apprendimento.
5. La Relazione: L’amore e l’affetto sono fondamentali in questo particolare periodo. Passa del tempo di qualità con il tuo cane anziano, coccolalo e tienilo coinvolto nella vita familiare più che puoi. L’interazione sociale migliora il loro stato psicologico visto che anche per loro possono verificarsi forme di depressione più o meno lievi, a seconda dei casi.
6. Integratori: Alcuni cani anziani possono trarre beneficio da integratori per le articolazioni, per l’aspetto cognitivo e per lo stato di salute in generale. Tuttavia, dovresti sempre consultare il tuo nutrizionista o il naturopata o il medico veterinario che ti segue prima di aggiungere qualsiasi integratore alla dieta del tuo cane. E’ buona norma anche monitorare il suo stato di salute attraverso regolari esami del sangue (almeno ogni 12 mesi).
7. Cura Dentale: Una buona igiene orale è cruciale per i cani anziani. Il tartaro può causare problemi di salute, quindi spazzola i denti del tuo cane regolarmente o offrigli snack dentali che lo aiutino ad eliminare il tartaro.
8. Monitora i Cambiamenti di Comportamento: I cani anziani possono manifestare cambiamenti nel comportamento, come confusione o irritabilità. Questi potrebbero essere segni di problemi di salute o dolore. Se noti tali cambiamenti, è importante prenderne nota e discuterne in maniera approfondita con il medico veterinario o con l’istruttore comportamentalista che ti segue.
9. Fisioterapia ed osteopatia: Le terapie di fisioterapia ed osteopatia possono essere estremamente utili per i cani anziani, specialmente quelli con problemi articolari o muscolari. Queste terapie possono includere massaggi, terapie di acqua o esercizi mirati per mantenere la mobilità e ridurre il disagio che purtroppo può verificarsi nell’età anziana.
10. Ambiente Sicuro: Assicurati che l’ambiente del tuo cane sia sicuro per lui. Rimuovi oggetti che potrebbero causare incidenti o lesioni, come tappeti scivolosi o oggetti appuntiti. Puoi considerare anche l’uso di scale o rampe per consentire al tuo cane di accedere facilmente ai luoghi che gli piacciono senza sforzo eccessivo. Un ambiente sicuro contribuisce al benessere generale del tuo cane anziano e lui te ne sarà veramente grato.
11. Non fare niente: a volte, tra tutte le cure e le attività che offri al tuo cane anziano, non sottovalutare il potere dei momenti di serenità e semplice vicinanza. Passare del tempo di qualità insieme, senza alcuna attività specifica, può creare connessioni profonde tra te e il tuo fedele amico peloso.
Immagina di passeggiare insieme in un tranquillo bosco o di sedere insieme sulla riva di una spiaggia. In questi momenti di quiete, puoi semplicemente essere lì con il tuo cane anziano, offrendogli la tua compagnia e il tuo amore incondizionato. Anche se il tuo cane ha difficoltà a camminare o ha limitazioni fisiche, la tua presenza tranquilla può essere un conforto inestimabile. Questi momenti di calma possono rafforzare il legame tra te e il tuo cane anziano, contribuendo a implementare i livelli di fiducia e amore reciproco nella vostra relazione. In un mondo frenetico, queste pause serene possono essere tra le esperienze più preziose per entrambi. Quindi, non dimenticare di dedicare del tempo per semplicemente “essere” con il tuo amico anziano, creando ricordi che dureranno per sempre
Migliorare lo stato psico-fisico del tuo cane anziano richiede dedizione e cura costante. Seguendo questi piccoi consigli e consultando il tuo professionista di riferimento, puoi assicurarti che il tuo amico a quattro zampe goda di una vita felice e confortevole nella sua età avanzata.
Ricorda, ogni cane è un individuo con peculiarità ed esigenze soggettive che possono variare da soggetto a soggetto. E’ sempre importante valutare attentamente ogni aspetto ed ogni situazione al fine di scegliere attentamente il professionista più adeguato che possa aiutarvi nell’affrontare le situazioni specifiche.
Claudio Minoli – Tel. 3393553035
L’arrivo di un cucciolo in famiglia è un momento emozionante, ma comporta anche una grande responsabilità. Oltre a fornire amore e cure, i proprietari svolgono un ruolo fondamentale nel plasmare il comportamento e l’educazione del cucciolo, che vi ricordo presto diventerà un adulto con il […]
Educazione e AddestramentoL’arrivo di un cucciolo in famiglia è un momento emozionante, ma comporta anche una grande responsabilità. Oltre a fornire amore e cure, i proprietari svolgono un ruolo fondamentale nel plasmare il comportamento e l’educazione del cucciolo, che vi ricordo presto diventerà un adulto con il suo carattere e con la sua personalità.
Io, nel mio metodo di insegnamento ai proprietari, sono solito rifarmi al concetto strutturato definito come “teachership,” ovvero l’atto di guidare e istruire il cucciolo nella sua crescita e nello sviluppo psicofisico all’interno della società antropecentrica che ci vede protagonisti.
Essere una buona guida per il tuo cucciolo va oltre i concetti di addestramento (di base o avanzati che siano). E’ importante che chi si avvicina al vivere una vita assieme ad un cane, abbia ben chiaro che significa instillare valori, comportamenti positivi e una comprensione del mondo che li circonda.Tutto questo modellando le vocazioni del proprio cane, proprio come si farebbe nel percorso educativo di un bambino.
E per fare questo, i seguenti elementi sono i punti chiave da tenere a mente:
Il cucciolo apprende meglio quando le regole e le aspettative sono coerenti. Tutti i membri della famiglia dovrebbero concordare su quali regole seguire e come rispondere alle azioni del cucciolo. La coerenza è la chiave per evitare la confusione nel cucciolo e garantire che riceva un messaggio chiaro che gli permetta di diventare un adulto equilibrato in grado di poter vivere e relazionarsi in società.
I cani non parlano la nostra lingua, ma comunicano attraverso il linguaggio del corpo e i comandi vocali. È importante utilizzare richiesta chiare e coerenti per comunicare con il tuo cucciolo. Ti consiglio di ricompensare il comportamento desiderato e usare una voce calma e rassicurante quando necessario.
L’interazione con altri cani e persone è fondamentale per lo sviluppo sociale del tuo cucciolo. Lascialo esplorare il mondo circostante in modo sicuro e positivo. Socializzare il cucciolo con una varietà di situazioni e persone contribuirà a renderlo un cane ben equilibrato e amichevole, sin dall’arrivo in casa. Però cerca di prestare sempre la massima attenzione alle esperienze che il tuo cane affronta. Un cucciolo di maltese di pochi mesi potrebbe avere qualche difficoltà ad interagire con un cane corso adulto. Sii sempre attento/a ad organizzare e pianificare incontri “proporzionati” sia in età, che in funzione della taglia. Questo ti agevolerà molto nel gestire gli incontri di socializzazione.
L’educazione del tuo cucciolo non si ferma con gli esercizi di base, che sono comunque importanti. Continua a impegnarti nella formazione e nell’apprendimento lungo tutto il percorso di crescita del tuo amico a quattro zampe. Imparare nuovi esercizi e trucchi può stimolare il cervello del cucciolo e rafforzare il vostro legame in maniera profonda.
L’educazione e la guida del cucciolo dovrebbero essere responsabilità condivise tra tutti i membri della famiglia o del nucleo domestico. Garantire che tutti siano coinvolti nel processo educativo del cucciolo aiuterà a mantenere coerenza e uniformità nel suo percorso di crescita, favorendo un dialogo continuo tra tutti i membri di questo branco-famiglia.
Essere una buona guida per il tuo cucciolo è un impegno significativo, ma i risultati saranno gratificanti. Un cucciolo ben educato e ben adattato porterà gioia e soddisfazione a tutta la famiglia. Non a caso il mio motto è “un cane educato è un cane felice”
E ricorda sempre che la teachership è un processo continuo che richiede pazienza, amore e dedizione.
Se hai bisogno di un aiuto, di una consulenza o se hai bisogno di elaborare un buon piano educativo per il tuo cane, chiamami o messaggiami al nr. 339.3553035. Insieme possiamo redere più semplice questa bella avventura tra te ed il tuo amico a 4 zampe
Claudio Minoli
Se hai appena adottato un cucciolo, una delle prime sfide che dovrai affrontare insegnargli il giusto luogo dove poter fare i bisogni. Fare in modo che il tuo cucciolo faccia i bisogni all’aperto è un passo importante per la convivenza armoniosa con il tuo nuovo […]
Educazione e Addestramento In EvidenzaSe hai appena adottato un cucciolo, una delle prime sfide che dovrai affrontare insegnargli il giusto luogo dove poter fare i bisogni. Fare in modo che il tuo cucciolo faccia i bisogni all’aperto è un passo importante per la convivenza armoniosa con il tuo nuovo amico a quattro zampe. In questa guida completa, imparerai passo dopo passo come educare il tuo cucciolo a fare i bisogni all’aperto in modo efficace.
Passo 1: Preparare il terreno
Prima di iniziare questa avventura, prepara il terreno. Assicurati di avere i seguenti elementi a portata di mano:
Passo 2: Stabilire un programma
Crea una routine per il tuo cucciolo. Portalo fuori subito dopo il risveglio, dopo i pasti e prima di andare a letto. I cuccioli di solito devono fare i bisogni poco dopo queste occasioni. Mantenere una routine regolare aiuterà il cucciolo a capire quando è il momento giusto.
Passo 3: Scegliere una zona designata
Scegli una zona specifica all’aperto dove desideri che il tuo cucciolo faccia i bisogni. Portalo sempre nello stesso posto. L’odore dei suoi bisogni precedenti lo incoraggerà a farli nello stesso posto.
Passo 4: Prestare attenzione ai segnali
Osserva attentamente il comportamento del tuo cucciolo. Se inizia a annusare il terreno, fare cerchi o sembrare agitato, è probabile che debba fare i bisogni. Portalo immediatamente nella zona designata.
Passo 5: Utilizzare rinforzi positivi
Quando il tuo cucciolo fa i bisogni all’aperto, fai in modo di elogiarlo entusiasticamente e premiarlo con un biscotto o una carezza. Questo rinforzerà il comportamento desiderato.
Passo 6: Evitare punizioni
Evita di urlare o punire il tuo cucciolo se fa i bisogni in casa. Invece, pulisci il disordine in modo discreto. La punizione può causare ansia nel cucciolo e ostacolare l’addestramento e in casi peggiori anche la vostra relazione.
Passo 7: Essere costanti
Il lavoro che stai andando a costruire richiede costanza. Sii paziente e coerente nella tua routine. Con il tempo, il tuo cucciolo imparerà a fare i bisogni all’aperto in modo affidabile.
Conclusione:
Insegnare al cucciolo a fare i bisogni all’aperto richiede tempo ed impegno, ma è un passo cruciale nella sua educazione. Seguendo questi passaggi e mostrando pazienza e amore, potrai ottenere risultati positivi. Ricorda sempre di essere gentile e paziente con il tuo cucciolo e di premiarlo per i suoi successi. Con il tempo, il tuo cucciolo diventerà un compagno fedele che si comporta in modo impeccabile.
Se avete domande sul vostro cane o volete condividere le vostre storie, non esitate a contattarmi!
Claudio Minoli – 3393553035
Titolo: Ascolta il tuo cane Autore: Jan Fennell Genere: Addestramento cani, Comportamento canino Il libro “Ascolta il tuo cane” di Jan Fennell è un prezioso compagno per tutti i proprietari di cani desiderosi di stabilire una connessione più profonda con i loro amici a quattro […]
Libri utiliTitolo: Ascolta il tuo cane
Autore: Jan Fennell
Genere: Addestramento cani, Comportamento canino
Il libro “Ascolta il tuo cane” di Jan Fennell è un prezioso compagno per tutti i proprietari di cani desiderosi di stabilire una connessione più profonda con i loro amici a quattro zampe. Questo manuale offre un’approfondita esplorazione del comportamento canino e promuove un metodo di addestramento basato sulla comunicazione gentile e rispettosa.
Uno dei capitoli chiave di questo libro è dedicato al “legame amicale,” un concetto centrale nell’approccio di Fennell all’addestramento dei cani. In questo capitolo, l’autrice spiega come costruire una relazione di fiducia e rispetto reciproco con il proprio cane, fondamentale per l’addestramento efficace e il benessere dell’animale.
Il “legame amicale” sottolinea l’importanza di comprendere il comportamento naturale del cane, il quale risponde a segnali e comunicazioni subtile. Fennell incoraggia i proprietari a imparare a “parlare la lingua” del loro cane, sfruttando la “Canine Communication,” un metodo basato sulla lettura dei segnali corporei e vocali del cane.
Nel capitolo sul “legame amicale,” Jan Fennell fornisce strategie pratiche per rafforzare la connessione con il proprio cane. Questo include l’importanza di rispettare le gerarchie canine, evitare la forza fisica nell’addestramento e creare un ambiente in cui il cane si senta al sicuro ed equilibrato. La fiducia e il rispetto reciproco sono i pilastri fondamentali di una relazione armoniosa con il cane.
Fennell sottolinea anche l’importanza di saper ascoltare il proprio cane e rispondere alle sue esigenze emotive. Comprendere i segnali di stress, paura o disagio del cane consente ai proprietari di intervenire in modo appropriato e aiutare l’animale a sentirsi più sicuro e felice.
In sintesi, il libro “Ascolta il tuo cane” di Jan Fennell offre una prospettiva illuminante sull’addestramento e la relazione con i cani. Il capitolo sul “legame amicale” invita i proprietari a gettare le basi di una relazione solida e amorevole con i loro amici a quattro zampe, promuovendo la comprensione reciproca, la fiducia e il rispetto. Un must-read per chiunque desideri migliorare la relazione con il proprio cane e promuovere un ambiente felice e sano per l’animale domestico.
Puoi trovare la tua copia sul sito di Libraccio al seguente link:
Come Rendere Felice il Tuo Cane in Ambiente Urbano: Strategie e Piano di Educazione cinofila Vivere in un ambiente urbano con il tuo fedele amico a quattro zampe può essere una sfida, ma con le giuste strategie e un piano di educazione, è possibile garantire […]
Benessere e cura Educazione e Addestramento In EvidenzaVivere in un ambiente urbano con il tuo fedele amico a quattro zampe può essere una sfida, ma con le giuste strategie e un piano di educazione, è possibile garantire al tuo cane una vita felice e appagante. Ecco cosa è veramente importante per il benessere del tuo cane in città, insieme a suggerimenti pratici per creare un piano di addestramento quotidiano/settimanale.
Ecco un piano di addestramento per rendere la vita del tuo cane in città più felice:
Giorni Lavorativi (Lunedì – Venerdì):
Fine Settimana (Sabato e Domenica):
Altri Consigli Utili:
In conclusione, rendere felice un cane in ambiente urbano richiede impegno e attenzione costante. Seguendo queste strategie e pianificando il tuo piano di addestramento quotidiano/settimanale, garantirai al tuo amico a quattro zampe una vita soddisfacente e appagante in città, mantenendo un legame forte e amorevole tra di voi.
Nel caso ti necessitasse un supporto, ricorda che è possibile contattarmi telefonicamente al nr. 339 3553035 per una consulenza specifica e mirata che possa permetterti di raggiungere più facilmente gli obiettivi che potresti raggiungere con il tuo cane.
Claudio Minoli
Sviluppare un Legame Duraturo con il Tuo Cane: Regole e Consigli Essenziali I cani sono conosciuti come i migliori amici dell’uomo, ma la costruzione di un legame duraturo e salutare richiede tempo, impegno e una comprensione profonda del comportamento canino. Seguire alcune regole fondamentali può […]
Educazione e Addestramento In EvidenzaI cani sono conosciuti come i migliori amici dell’uomo, ma la costruzione di un legame duraturo e salutare richiede tempo, impegno e una comprensione profonda del comportamento canino. Seguire alcune regole fondamentali può aiutare i proprietari a stabilire una connessione forte e amorevole con i loro amici a quattro zampe.
Qui di seuito abbiamo elencato alcuni consigli utili affinchè tu ed il tuo cane possiate incrementare il vostro rapporto in termini di qualità.
Uno dei primi passi per sviluppare un legame solido con il tuo amico a 4 zampe, è imparare a “parlare la sua lingua”. I cani comunicano principalmente attraverso il linguaggio olfattivo, non accessibile a noi umani, il linguaggio corporeo e i segnali vocali. Osserva attentamente il comportamento del tuo cane e impara a riconoscere i suoi segnali di felicità, stress, paura o disagio. Questo ti aiuterà a rispondere in modo appropriato alle sue esigenze e a costruire fiducia reciproca.
Consiglio: Utilizza una telecamera, fai delle riprese e osservale al rallentatore. Questo ti aiuterà a capire meglio alcuni significati del suo linguaggio corporeo.
I cani sono animali che seguono una struttura sociale naturale. È importante che tu stabilisca chiaramente il tuo ruolo come guida e che possa aiutarlo a comprendere meglio come relazionarsi con te all’interno della società antropocentrica in cui vive. Questo vi permetterà di costruire una relazione solida e duratura.
Non utilizzare la forza fisica, ma piuttosto stabilisci delle regole coerenti e accettabili. I cani sono più felici quando conoscono le aspettative e riescono a comprendere meglio se vi sono dei limiti oltre i quali non è conveniente andare.
La coerenza è essenziale nel processo reazionale con il tuo cane. Assicurati di applicare le stesse regole ed esercizi in modo costante. Evita di cambiare le regole o di permettere al tuo cane di fare cose che non gli sono state consentite in passato, a meno che tu non voglia che lui possa affrontare questi nuovi stimoli. Questa coerenza aiuterà il tuo cane a capire meglio cosa ti aspetti da lui e ad identificarsi meglio all’interno del branco-famiglia in cui vive e si relaziona.
Il rinforzo positivo è un metodo magico, efficace per addestrare il tuo cane e rafforzare il legame che vi unisce. Premia il tuo cane con lodi, carezze e piccoli premi ogni volta che segue le tue richieste correttamente. Questo rafforzerà il suo comportamento desiderato e gli farà associare l’obbedienza a esperienze positive, oltre ad aiutarlo a migliorare la sua autostima.
Questo è forse l’aspetto più importante di tutti. Il tempo trascorso con il tuo cane è prezioso per rafforzare la vostra relazione. Dedica del tempo a giochi, passeggiate e momenti di relax insieme. Questo crea una connessione emotiva più profonda tra te e il tuo migliore amico.
Durante i percorsi di educazione, sono solito consigliare un’attenta pianificazione del tempo a vostra disposizione. Ogni membro della famiglia riveste un ruolo fondamentale ed è importantissimo che tutti dedichino il massimo del tempo al proprio amico a 4 zampe.
Il rispetto per il benessere del tuo cane è fondamentale. Assicurati che abbia una dieta equilibrata, possibilmente naturale, esercizio fisico sufficiente e cure veterinarie appropriate. Rispetta anche le sue esigenze emotive, come il bisogno di comfort e sicurezza, non tralasciando nulla a riguardo.
Se sei alle prime esperienze, ti consiglio di contattare un educatore cinofilo che possa aiutarti nello sviluppare un percorso ad hoc per te ed il tuo cane.
La pazienza è la chiave per sviluppare un legame solido con il tuo cane. Ogni cane è un individuo con il suo ritmo di apprendimento e personalità. Rispetta il tempo necessario per il tuo cane per adattarsi e apprendere, ricordandoti che per lui, vivere all’interno della società umana non è così semplice come possa sembrare.
I cani sono creature che rispondono positivamente all’amore e all’affetto. Mostra al tuo cane quanto ti tenga a cuore attraverso carezze, coccole e parole gentili. Questo rafforzerà il suo senso di sicurezza e appartenenza alla tua famiglia.
In conclusione, sviluppare un legame relazionale con il tuo cane richiede impegno, comprensione e rispetto. Seguendo queste regole chiave, potrai stabilire una relazione profonda e amorevole con il tuo fedele amico a quattro zampe, creando un ambiente felice e armonioso per entrambi.
L’autostima nei cani può influenzare significativamente il loro comportamento e il loro benessere generale. Un cane con una buona autostima è più equilibrato e felice, mentre un cane con una bassa autostima può manifestare problemi comportamentali e di salute. In questo articolo, esploreremo alcune strategie […]
Educazione e Addestramento In Evidenza Notizie CinofileL’autostima nei cani può influenzare significativamente il loro comportamento e il loro benessere generale. Un cane con una buona autostima è più equilibrato e felice, mentre un cane con una bassa autostima può manifestare problemi comportamentali e di salute. In questo articolo, esploreremo alcune strategie per migliorare l’autostima del tuo amico a quattro zampe.
1. Fornire una Formazione Positiva: Una delle chiavi per migliorare l’autostima del tuo cane è fornire una formazione positiva e coerente. Usa metodi di addestramento basati sulla ricompensa e il rinforzo positivo. Quando il tuo cane compie un comportamento desiderato, premialo con lodi, carezze e piccoli premi. Questo contribuirà a rafforzare la sua fiducia in se stesso e la sua relazione con te.
2. Socializzazione Adeguata: L’esposizione a situazioni sociali diverse e a nuove esperienze è fondamentale per aumentare l’autostima del tuo cane. Portalo in passeggiate in luoghi affollati, a parchi per cani e consentigli di interagire con altri cani e persone in modo positivo. Questo gli permetterà di sviluppare fiducia nelle sue interazioni con il mondo esterno.
3. Fisico e Mentale Benessere: Assicurati che il tuo cane sia fisicamente sano e mentalemente stimolato. L’esercizio regolare e i giochi interattivi possono aiutare il tuo cane a sentirsi più sicuro di sé. Inoltre, considera l’uso di giochi di enigmi o puzzle per cani, che stimolano la sua mente e lo fanno sentire soddisfatto.
4. Cura e Affetto: Mostra al tuo cane amore e affetto costante. Le coccole, le carezze e il tempo di qualità trascorso insieme rafforzano il suo senso di appartenenza e il suo valore nella famiglia. Questo, a sua volta, migliorerà la sua autostima.
5. Riconoscimento dei Successi: Riconosci e celebra i successi del tuo cane, anche quelli piccoli. Quando riesce in un comando o supera una paura, fagli sapere quanto sei orgoglioso di lui. La gratificazione e l’approvazione da parte del suo proprietario sono un potente strumento per migliorare l’autostima del cane.
6. Evita le Punizioni: Evita l’uso di punizioni fisiche o verbali, poiché possono abbassare l’autostima del tuo cane e generare ansia. Invece, concentra la tua attenzione sulla correzione dei comportamenti indesiderati attraverso il rinforzo positivo.
7. Comunicazione Chiara ed Empatia: Impara a comunicare in modo chiaro con il tuo cane. Il linguaggio del corpo, le espressioni facciali e le tue richieste dovrebbero essere coerenti e comprensibili. Una comunicazione chiara riduce la confusione e l’insicurezza e un approccio più empatico migliora sensibilmente la vostra relazione
8. Consulta un Professionista: Se il tuo cane ha problemi di autostima gravi o manifesta comportamenti problematici, potresti voler consultare un istruttore professionista o uno specialista comportamentale per cani. Questi esperti possono fornire indicazioni specifiche per affrontare le sfide dell’autostima del tuo cane.
9. Alimentazione adeguata: L’alimentazione riveste un ruolo cruciale per il benessere psico-fisico del tuo amico a 4 zampe. E’ importante che questa sia di qualità, possibilmente fresca o cucinata, evitando di utilizzare cibi industriali e cibi spazzatura. Tu come ti sentiresti se la tua alimentazione non fosse qualitativa?
Migliorare l’autostima del tuo cane è un investimento prezioso nella sua salute e felicità complessive. Con pazienza, amore, formazione positiva e attenzione alle sue esigenze fisiche e mentali, puoi aiutare il tuo amico a quattro zampe a sviluppare una maggiore fiducia in se stesso e a godere di una vita felice e soddisfacente.
E’ possibile concordare anche delle consulenze online attraverso l’utilizzo di whatsapp, telegram e google meet al nr. 3393553035 – Claudio Minoli
Vivere in un ambiente urbano può non essere entusiasmante per il nostro amico a 4 zampe, ma può anche presentare sfide uniche per i proprietari e per i loro amici scodinzolanti. Gli spazi limitati, le distrazioni costanti e la vita frenetica delle città possono rendere […]
Educazione e AddestramentoVivere in un ambiente urbano può non essere entusiasmante per il nostro amico a 4 zampe, ma può anche presentare sfide uniche per i proprietari e per i loro amici scodinzolanti. Gli spazi limitati, le distrazioni costanti e la vita frenetica delle città possono rendere difficile per i cani adattarsi e vivere sereni. Tuttavia, l’investire tempo ed energia nella loro educazione e addestramento può fare la differenza tra un cane felice e ben adattato e uno stressato e problematico. In questo articolo, esploreremo l’importanza di dedicare del tempo di qualità all’educazione e all’addestramento del cane, soprattutto per coloro che vivono in ambienti urbani.
I cani sono creature sociali e hanno bisogno di interagire con il mondo che li circonda. Vivere in città, dove gli spazi aperti possono essere limitati, rende cruciale soddisfare le esigenze fisiche e mentali del tuo cane. L’educazione e l’addestramento adeguati possono aiutare a raggiungere questo obiettivo.
L’educazione è il fondamento su cui costruire una relazione forte e positiva con il tuo cane. Insegnare esercizi di base come “seduto,” “resta,” “vieni” e “lascia” può garantire la sicurezza del tuo cane e degli altri in ambienti urbani affollati. Inoltre, un cane ben educato è più facile da gestire e può partecipare a più attività sociali in modo appropriato per tutti i componenti della famiglia.
L’addestramento va oltre l’educazione di base ed è essenziale per stimolare la mente del tuo cane. Gli esercizi di addestramento possono includere trucchi, giochi di attivazione mentale e attività che coinvolgono l’olfatto del cane. Questo tipo di addestramento non solo offre una stimolazione mentale, ma può anche aiutare a prevenire noia e comportamenti distruttivi.
Le città possono essere piene di rumore, traffico e altre fonti di stress per i cani. L’addestramento all’ambientamento urbano è un elemento cruciale per garantire che il tuo cane possa affrontare queste sfide con tranquillità. Esposizione graduale a suoni e ambienti urbani, unita a una gestione efficace dello stress, può aiutare il tuo cane a sentirsi più a suo agio in città.
Dedicare tempo di qualità al tuo cane va oltre l’educazione e l’addestramento. Significa passare momenti speciali insieme, come lunghe passeggiate nei parchi, sessioni di gioco e momenti di relax in casa. Questi momenti rafforzano il legame tra te e il tuo cane, rendendolo più felice e soddisfatto.
In un ambiente urbano, l’educazione e l’addestramento del cane sono fondamentali per garantire una convivenza armoniosa e felice. Dedicare tempo di qualità all’educazione e all’addestramento del tuo cane è un atto di amore responsabile. Questo investimento non solo migliorerà la vita del tuo cane, ma renderà anche la tua esperienza urbana con il tuo fedele amico molto più gratificante. Ricorda, un cane ben educato e addestrato è un cane felice, e un cane felice è un amico fedele per tutta la vita.
Claudio Minoli
Istruttore cinofilo per Bari e Provincia
Tel. 339.3553035
Traduzione a cura di Valeria Boissier ( www.unanimaleundono.it ) in collaborazione con Alessandra Monteleone. Note: questo articolo è il riassunto dei concetti ed esercizi presenti nel programma SANE soluzioni per comportamenti problematici dei cani di Kathy Cascade Per la maggior parte, credo che questi comportamenti […]
Educazione e Addestramento In EvidenzaTraduzione a cura di Valeria Boissier ( www.unanimaleundono.it ) in collaborazione con Alessandra Monteleone.
Note: questo articolo è il riassunto dei concetti ed esercizi presenti nel programma SANE soluzioni per comportamenti problematici dei cani di Kathy Cascade
Per la maggior parte, credo che questi comportamenti reattivi siano scatenati da paure e si sviluppino come un meccanismo che serve a gestire le situazioni stressanti generate dall’ambiente. (Preferisco parlare di “reattività” perché questo termine descrive meglio una reazione specifica, per esempio un abbaio o un ringhio in un contesto ambientale specifico). Parlare di un cane “aggressivo” spesso è associato ad un giudizio e potrebbe non essere accurato nel descrivere il comportamento del cane nella maggior parte delle volte). La prima priorità di qualsiasi animale (ma anche per le persone se vogliamo) è di sentirsi al sicuro. Siamo tutti consapevoli della risposta combatti o scappa nel sentirsi minacciati, ma cosa succede quando togliamo la possibilità di scappare dal potenziale pericolo? Tutto cambia quando un cane è tenuto stretto al guinzaglio o messo alle strette in un angolo. Niente aumenta di più l’ansia che essere intrappolati quando siamo nervosi o abbiamo paura. Immaginatevi come vi sentiresti al vostro prossimo appuntamento con il vostro dentista o dottore legati alla sedia!
I cani utilizzano un linguaggio diverso per dirci che sono preoccupati o nervosi, cosi dobbiamo imparare ad osservare nello specifico il loro linguaggio corporeo e i segnali più sottili di comunicazione. Turid Rugaas ha perfettamente descritto quelli che chiama i “segnali calmanti” che i cani usano per comunicare intenti non minacciosi fra di loro e agli esseri umani. Nel suo ultimo libro, “For the love of a dog, understanding emotion in you and your best friend”, Patricia McConnel condivide diverse bellissime fotografie di espressioni facciali di cani e del loro vocabolario del corpo. Dal punto di vista del TTouch, sappiamo che postura e equilibrio riflettono gli stati emotivi. Riconoscere queste informazioni facciali e rispondere alla necessità del cane di sentirsi al sicuro è il primo passo che chiamo “costruire fiducia un’ esperienza dopo l’altra”.
Lavorare con la reattività comporta l’assimilazione di un approccio basato sull’ aiutare il cane (e il padrone) ad abbassare il livello di stress, instaurare fiducia e aumentare la capacità di adattarsi alle varie situazioni.. L’obiettivo è di dare al cane una nuova esperienza nel sentirsi sicuro, rilassato e in controllo della situazione anche in ambienti preocupanti o in presenza di altri cani o persone, che in precedenza avrebbero portato una reazione di paura.
Il vantaggio del metodo Tellington TTouch
Sappiamo che i comportamenti di paura, ansia e d’allerta portano grandi cambiamenti fisiologici nel corpo attraverso lo scarico di ormoni e sostanze neurochimiche potenti. Una delle reazioni più basilari è l’aumento della tensione muscolare nell’insieme del corpo, il che porta cambiamenti nella postura e nei movimenti. Il metodo TTouch consente di ridurre queste reazioni fisiologiche di allerta e di tensione muscolare che portano comportamenti reattivi.
Una comunicazione priva di minaccia ed efficace aiuta a ridurre la reattività del cane. Abbiamo bisogno di strumenti performanti per aiutare il cane a sviluppare nuove risposte allo stress. Utilizzare un Halti e/o due punti di contatto aiuta a ridurre la tensione esercitata sul collo del cane (vedere qui sotto) e permette di utilizzare dei segnali sottili attraverso il guinzaglio.
Per consentire al cane di fare un esperienza positiva e di imparare nuovi comportamenti in presenza di altri cani (o persone), dobbiamo mettere il cane in movimento e fargli fare degli esercizi mirati. Il movimento diminuisce il sentimento di essere in una situazione senza via d’uscita. Aggiungendo frequenti pause per la presa di coscienza di un stato di equilibrio fisico, influenziamo anche l’equilibrio emotivo e mentale. Possiamo anche intensificare il lavoro portando il cane a fare il lavoro a terra del TTouch
Ridurre la reattività: un metodo efficace
– Eliminare la tensione nel collo: uno dei gesti principali per aiutare un cane a sentirsi più al sicuro è rimuovere la tensione sul collo. Già la più leggera delle tensioni intralcia la respirazione. In caso d’incontro con oggetti che creano paura o ansia (anche soltanto un semplice sguardo verso un altro cane o persona), una sensazione di strangolamento o di respiro intralciato aumenta l’ansia. Inoltre un unico punto di contatto tra il collare e il guinzaglio non è il modo migliore per riequilibrare un cane che tira al guinzaglio, di lato o in avanti. Combinare un collare con un secondo punto di contatto sulla pettorina impedisce una trazione costante sul collo e aiuta a rimettere il cane in una posizione equilibrata, sui suoi quattro arti. Il collare ci aiuta cosi a spostare lo sguardo del cane o la sua testa dall’altro cane (questo viene interpretato come un segnale calmante da l’altro cane) con pochissima trazione.
– Dare sufficientemente spazio al cane: lo spazio è il fattore principale per impedire comportamenti reattivi e aiutare un cane a sentirsi in sicurezza! Focalizzando la nostra attenzione sui segnali che il cane manda, è facile capire quale è la zona di confort (spazio vitale del cane) di ogni cane. Questo spazio di consente di lavorare lentamente sull’avvicinamento ad un altro cane con i mezzi di procedimento spiegati in seguito. È spesso più semplice lavorare all’esterno, per avere delle distanze più grandi fra i cani.
– Cominciare con un cane “neutro”: un cane chiamato neutro è un cane sicuro di lui, che utilizza segnali di calma e soprattutto che non reagisce se un altro cane abbaia! Spesso un buon cane neutro può provocare una risposta di calma in un cane nervoso o pauroso senza che il suo padrone debba intervenire.
– Controllare le proprie emozioni: è importante che il padrone impari a non reagire alle reazioni del cane. Non è sempre facile quando si tratta del proprio cane! Conservare uno stato emotivo di calma, sicuro e neutro durante il lavoro con un cane reattivo influisce radicalmente sullo stato emotivo del cane. Rilassare il proprio corpo e conservare una posizione equilibrata aiuta ad agire correttamente se il cane reagisce o se si lancia all’ improvviso su un altro cane. Avvertenze: se non ve la sentite di lavorare con cani reattivi verso altri cani e/o persone, vi consiglio vivamente di rinunciare!
Esercizi per diminuire la reattività.
La filosofia del metodo TTouch insiste sul fatto che vogliamo motivare il cane a vivere delle esperienze positive. Insomma facciamo di tutto per creare una situazione nella quale il cane si sentirà al sicuro ed evitare le situazioni che provocano paura o aggressività. Ricordiamo: prevedere spazio a sufficienza, un fattore fondamentale. È importante che il cane pauroso possa vedere l’altro cane.. Lo sappiamo tutti: se qualcosa ci fa paura, vogliamo vedere cosa sta succedendo! Dare la possibilità al cane di guardare l’altro cane qualche istante può diminuire la sua ansia. Pero se il cane fissa l’altro cane o mostra dei segni di preoccupazione, possiamo chiedergli di spostare lo sguardo con un leggero segnale sull’halti. Spostarsi o cambiare direzione permette anche di distogliere l’attenzione del cane.
L’interrogativo sulle ricompense sotto forma di cibo quando si lavora con cani aggressivi o reattivi torna spesso. Alcuni metodi usano il cibo sotto forma di distrazione primaria, per impedire il cane di vedere l’altro cane ed evitare cosi una reazione. Approvo l’utilizzo del cibo in modo riflessivo e delle ricompense per il lavoro con i cani, e i risultati sono spesso entusiasmanti. Però il cibo può a volte portare uno stato di eccitazione quando il nostro obiettivo è di mantenere uno stato di calma, rilassatezza ed equilibrio nel cane. Penso anche che il cibo utilizzato come distrazione non insegni necessariamente al cane a sentirsi sicuro di se e fa solo eludere una reazione in modo temporaneo. Se il cibo non porta il cane in un stato di sovreccitazione , può essere utilizzato occasionalmente durante l’esercizio.
Ogni tappa dell’esercizio seguente aumenta la difficoltà, e la decisione di passare alla tappa seguente dipenderà delle reazioni del cane e dell’osservazione rigorosa del linguaggio del suo corpo. Altro punto importante: prevedere delle sedute corte, di una durata di 10 a 20 minuti al massimo.
Sedute per tappe:
– Seguire il cane neutro a una distanza sufficiente su un grande cerchio. Questo si può fare fuori dal percorso ad ostacoli. I padroni camminano qualche metro con i cani poi si fermano un momento per permettere ai cani di mettersi in equilibrio, senza tensione nel guinzaglio. Le pause sono corte, poi i padroni si rimettono in movimento.
– Cominciare con il labirinto. La prima volta, il cane reattivo entra nel labirinto mentre il cane neutro esce dal labirinto. I cani non si trovano mai faccia a faccia. Diminuire progressivamente la distanza fra i cani. Un’altra persona può venire a mettersi in un posto strategico fra i cani quando si trovano di fronte l’uno al l’altro nel labirinto.
– Camminare in parallelo. I due cani vanno avanti in parallelo con una distanza sufficiente fra di loro. Una terza persona può anche camminare fra di loro. Ripetere questa tappa diverse volte, diminuendo progressivamente la distanza fra i cani se possibile. Dare la possibilità ai cani di fermarsi ad intervalli regolari per rimanere in equilibrio e ripetere i segnali di calma. Quando il cane timido propone dei segnali di calma e leva lo sguardo dall’altro cane, considero che l’esercizio è riuscito molto bene.
– Camminare verso il cane neutro e sorpassarlo. Di nuovo una terza persona può camminare fra i cani se necessario. Potete anche utilizzare dei coni per creare una barriera parziale. Poco a poco, i cani si avvicinano fino a incontrarsi faccia a faccia brevemente.
– Introdurre un secondo cane neutro e ricominciare il procedimento
– Sempre interrompere l’esercizio quando sentite questa vocina che vi dice “ wow, sta andando proprio bene, si dovrebbe magari lasciare i cani annusarsi”. Scrivo questo con umorismo, ma è importante fermarsi su un successo e non spingere troppo. Non è necessario che i cani si annusino, e lo faccio molto raramente durante l’esercizio
Per aiutare un cane a sentirsi più sicuro in presenza di altri cani, ho combinato questo esercizio con biciclette, skateboards, cavalli e anche figuranti con capelli sgargianti!
Un ultimo commento…
Anche se sono convinta che il metodo TTouch è una soluzione positiva ed efficace per aiutare i cani a sviluppare autostima e la loro facoltà di gestione degli avvenimenti , ogni cane con un comportamento reattivo estremo o che ha già morso presenta sempre un rischio. E dunque un mio dovere aiutare i miei clienti a prendere consapevolezza delle loro proprie responsabilità e offrire loro un sostegno imparziale se non si sentono in grado di gestire questo rischio.
2008 Kathy Cascade – Animal connection – www.spiritdog.com
a cura del Dott. Alessandro Prota – Medico Veterinario La dermatiti nel cane e nel gatto sono ormai diffusissime anche a causa di una errata educazione alimentare. Spesso il proprietario ricorre all’uso del cortisone, di antistaminici o addirittura alla ciclosporina, un chemioterapico che dopo alcuni […]
Benessere e cura In Evidenza Veterinariaa cura del Dott. Alessandro Prota – Medico Veterinario
La dermatiti nel cane e nel gatto sono ormai diffusissime anche a causa di una errata educazione alimentare.
Spesso il proprietario ricorre all’uso del cortisone, di antistaminici o addirittura alla ciclosporina, un chemioterapico che dopo alcuni mesi presenta il conto per la sua inevitabile tossicità come alterazioni del sangue, e in alcuni casi addirittura a malattie degenerative possono trasformarsi in tumori.
La maggior parte delle dermatiti, una volta escluse le cause parassitarie, può essere di origine alimentare, la cui causa principale è l’aggiunta di grano, farina agglutinata di mais, soia e lieviti.
Tutte sostanze che sensibilizzano la parete intestinale rendendola porosa (perdendo la permeabilità).
Quando la parete intestinale è alterata le particelle alimentari, i lieviti ed i batteri, riescono a raggiungere attraverso il sangue la pelle, provocando così sensibilizzazione cutanea, infiammazione e/o prurito.
Se la pelle si infiamma, i batteri e lieviti che normalmente in numero contenuto sono presenti sulla pelle, proliferano trovando le condizioni ideali per moltiplicarsi: umidità della pelle (per il leccamento) lesioni cutanee da grattamento e relativo abbassamento delle difese locali.
I lieviti (come la Malassezia), i parassiti come alcuni agenti della rogna (che sono spesso presenti in numero limitato sulla cute sana) e i batteri, in seguito ad una variazione del PH cutaneo (dovuta all’infiammazione) si moltiplicano e la pelle si sensibilizza contro le tossine in eccesso prodotte da questi agenti infettivi (Lieviti Batteri e Parassiti).
Spesso si fanno test allergici e vaccinazioni per combattere le allergie ma i risultati sono (nonostante i costi elevati) deludenti perché è praticamente impossibile controllare i vari agenti allergizzanti e gli alimenti che creano intolleranza, interferendo con le prove allergiche.
Il sistema immunitario di un soggetto atopico è squilibrato anche per l’eccesso di vaccinazioni annuali, trattamenti per la filaria, antiparassitari e farmaci che possono interferire con i test allergologici e l’immunoterapia con vaccini .
La pelle manifesta anche un malessere interno con disfunzioni del fegato, dei reni e dell’intestino. Le tossine vengono eliminate sia con i comportamenti eliminatori (defecazione e minzione), ma vi è anche un particolare processo che porta all’espulsione attraverso il sebo della cute. Vi capiterà infatti di notare che quando questo aumenta, vi è in generale una tendenza all’aumento del cattivo odore della pelle.
Questo processo non andrebbe bloccato ma favorito affinché le tossine possano essere espulse più facilmente, attraverso ad esempio drenanti fitoterapici, bagni frequenti medicati, spugnature e frizioni. In questo modo si favorisce un riequilibrio del sistema immunitario. Importante sarà l’utilizzo di prodotti naturali con azione immunomodulatrice (che regola il sistema immunitario).
In alcuni casi però la Medicina Tradizionale blocca l’infiammazione, ad esempio con l’uso del cortisone o di antistaminici, fino ad arrivare al colpo finale con l’utilizzo della ciclosporina (sostanza immunosoppressiva adoperata per i trapianti d’organo).
Compito della Medicina Naturale Veterinaria è quella non solo di curare la pelle ma di aiutare l’organismo a eliminare la causa, portando l’organismo all’autoguarigione.
Questa avviene quando l’organismo riequilibrato ripristina lo stato di salute della pelle.
Compito del Veterinario Naturopata è eliminare le fonti di intossicazione (alimentazione industriale, eccessi di antiparassitari, eccessi di vaccinazioni, eccesso di farmaci) guardando il paziente a 360 gradi senza trascurare alcun sintomo e non solo concentrandosi sulla pelle ma valutando la funzionalità degli organi, la quantità e qualità del cibo, controllare l’azione farmacologia (spesso associazioni di farmaci molto pericolosi) privilegiando dove è possibile rimedi naturali non tossici integrando (quando indicato) l’alimentazione con Antiossidanti, Vitamine e Micoterapici.
Inoltre va ricordato che i rimedi naturali lavorano in sinergia con gli antibiotici e permettono di ridurre il dosaggio dei farmaci e la relativa tossicità dei trattamenti dermatologici .
Fondamentale e’ ricordare che la pelle non guarisce se non si interviene con un’alimentazione naturale priva di conservanti, aromatizzanti, farine glutinate di mais e frumento che sensibilizzano la parete intestinale e grassi spesso di scarsa qualità che alimentano i processi infiammatori.
Pertanto, prima di far sottoporre i vostri amici a quattro zampe a trattamenti farmacologici (spesso troppo tossici) è fondamentale documentarsi sulle strade alternative che offrono i rimedi naturali. Eliminare le cause alimentari, purtroppo spesso trascurate, può già essere un fattore di successo per il trattamento delle complicazioni dermatologiche sia nel cane che nel gatto.
Veterinario Naturopata – Tel. 3393201159
Episodio nr. 5 – Seed Bombing per la giornata nazionale degli alberi, Alimentazione per cani, vecchi allevatori e mie considerazioni sul cibo industriale per cani ASCOLTA LA 5° PUNTATA DEL PODCAST DI PSYCO.DOG(S) Da oggi raggiungibile anche dal sito www.ascoltailtuocane.it 🙂 Clicca su play qui […]
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Libri consigliati:
– La medicina Naturale per cani e Gatti – Richard e Susain Pitcairn;
– La dieta Barf per cani – Manuale di alimentazione naturale – Swanie Simon e C. Minonne;
– Barf. La dieta naturale per il tuo cane. Basta crocchette, per un cane sano, vivace e longevo di Petra Rus e Enio Marelli;
– La dieta Barf per cuccioli di cane. Dalla gravidanza al primo anno di età di Swanie Simon;
– La dieta BARF. Nutrire cani e gatti con cibo crudo seguendo i principi dell’evoluzionedi Ian Billinghurst e V. Burgio;
– La dieta Barf per gatti. Manuale di alimentazione naturale – di Doreen Fiedler e C. Minonne;
– La dieta Barf per cani anziani o malati – di Swanie Simon;
– Animali che si drogano – Giorgio Samorini –
– Tutti i libri di Masanobu Fukuoka – tutti i suoi libri qui su IBS
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Questo video è stato pubblicato prima che venissero tagliati i fondi alla FDA per la ricerca sul cibo industriale per animali da compagnia. postiamo l’intera Traduzione del video Cibo per animali domestici in casa: Noi della FDA (Food & Drugs Administration), abbiamo il compito […]
Benessere e cura In Evidenza VeterinariaQuesto video è stato pubblicato prima che venissero tagliati i fondi alla FDA per la ricerca sul cibo industriale per animali da compagnia.
postiamo l’intera Traduzione del video Cibo per animali domestici in casa:
Noi della FDA (Food & Drugs Administration), abbiamo il compito di controllare che il cibo “pet food” sia sicuro e nutriente per il tuo amico a 4 zampe.
Inoltre offriamo consigli per la sicura gestione del pet food e degli snack nella vostra casa.
Per quanto riguarda il maneggiare il pet food nessuno ha un ruolo più importante di te nel farlo.
Maneggiare in sicurezza il cibo industriale per animali domestici (croccantinti, umido e snack)
ciao! io sono la dott.ssa April Hodges, sono una scienziata nutrizionista presso la FDA.
La maggior parte del cibo industriale per animale è sicuro, ma a volte il pet food e gli snack possono essere contaminati da batteri che possono far ammalare, non solo il tuo animale
MA ANCHE TE!
Salmonella è forse uno dei batteri più conosciuti perché può essere presente nel cibo industriale e negli snacks per animali domestici (cani, gatti, conigli, furetti, etc)
MA NON E’ L’UNICO!
La contaminazione da Salmonella e altri tipi di batteri può non è frequente
MA ACCADE!
In media, 60 prodotti di crocchette e snack per animali domestici sono richiamati ogni anno a causa della contaminazione da Salmonella.
Malattie umane possono essere causate dal contatto con pet food e snack contaminati.
In una recente epidemia, più di 20 casi di malattia umana erano collegati al cibo industriale per cani prodotto in uno stabilimento e contaminato con Salmonella.
I sintomi iniziali della malattia causata da Salmonella,
– Nausea,
– Diarrea
– Vomito –
sono gli stessi sintomi di altri tipi di malattie dovute al cibo
Per la maggior parte degli adulti, il problema è uno spiacevole fastidio o alcuni giorni a letto
Ma per i bambini o per gli anziani o per individui con il sistema immunitario deficitario o compromesso,
la malattia causata da questi batteri di origine alimentare può essere molto seria, o addirittura
MORTALE
Non importa se tu dai al tuo animale una dieta preparata commercialmente o carne cruda, puoi evitare i problemi se tu segui le indicazione di base, di buon senso, e le linee guida per la sicurezza del cibo.
Evita di comprare lattine ammaccate
o crocchette e snack con le confezioni strappate
I pacchi danneggiati permettono al cibo per animali domestici di essere esposti a batteri dannosi
Ovunque tu dia da mangiare al tuo amico a 4 zampe,
prova a selezionare una zona più facile da pulire e SANIFICARE per eliminare possibili tracce di cibo contaminato.
Sii sicuro di lavare tavoli, pavimenti, e qualsiasi superficie a contatto, con sapone e acqua tiepida ogni volta che il cibo del tuo animale o gli snack sono a contatto con essi
LAVATI LE MANI dopo aver maneggiato il cibo del tuo amico a 4 zampe
Lava le ciotole e gli utensili usati per il cibo del tuo animale con sapone e acqua calda per rimuovere i batteri dannosi che potrebbero essere presenti
Usare utensili solo per il cibo del tuo animale è una precauzione extra contro possibili trasferimenti di batteri dal pet food al cibo umano.
Dopo aver aperto un barattolo di cibo umido o semi umido, sigillalo e conserva adeguatamente nel frigorifero ogni porzione avanzata
Conserva il cibo secco in un posto fresco asciutto e sigillato, in un contenitore per prevenire il deteriorarsi .
Non importa come sistemi il tuo pet food, sii certo di mantenere il pacco originario che lo conteneva
Le informazioni sul prodotto contenuti sul sacco includono le informazioni del produttore, il numero di lotto, il numero UPC e la data di scadenza,
e sono utili in caso di investigazioni se il cibo risultasse sospetto come la fonte di malattia
Se stai maneggiando cibo crudo,
incluso carne congelata,
prendi le stesse precauzioni che usi con altri prodotti a base di carne cruda.
Insegna alla tua famiglia, incluso i tuoi bambini,
queste regole importanti per la sicurezza
così loro possono proteggere se stessi o gli altri da MALATTIE.
La contaminazione batterica è uno dei potenziali problemi del pet food ma ce ne sono altri, come la contaminazione con
prodotti chimici
o tossine,
o la presenza di troppi o troppo pochi di alcuni degli ingredienti durante la produzione
Mentre queste contaminazioni potrebbero non essere dannose per gli umani, potrebbero rappresentare un serio rischio per i tuoi animali da affezione.
Cosa dovresti fare se sospetti un problema con il cibo del tuo animale?
Come già sai, usare cure mediche se qualcuno nella tua famiglia è malato
Lo stesso è valido per il tuo amico a 4 zampe
Se il tuo pet mostra segni di malattia, il tuo veterinario è la persona che può aiutarti meglio.
Lei o lui sarà in grado di decidere la strada da intraprendere visitando il tuo animale
L’FDA non può aiutarti nel curare il tuo pet
L’azienda che ha prodotto il cibo non può fornire le cure necessarie e nemmeno il negozio che ti ha venduto il prodotto potrà aiutarti
Quindi per favore, chiama il tuo veterinario!
Ma anche se il produttore non può aiutarti a curare il tuo animale domestico, dovresti comunque avvisare l’azienda
Puoi trovare i recapiti del produttore sulla busta del prodotto
E se pensi che i croccantini o gli snack abbiano fatto ammalare il tuo amico animale o l’animale di qualcun altro, o se qualcuno nella tua famiglia si è ammalato, riferiscilo alla FDA!
Noi controlliamo tutte le segnalazioni che riceviamo.
La tua segnalazione può aiutarci a proteggere la salute di più persone e di più animali.
La tua segnalazione può essere confrontata con altre che abbiamo ricevuto per determinare dove ci sono dei problemi.
Segnalare i problemi è semplice
Tu o il tuo veterinario dovreste contattare l’FDA e darci quante più informazioni possibili riguardo al prodotto e cosa è successo
Lo puoi segnalare in due modi:
o puoi chiamare la sezione dei consumatori FDA del tuo stato ed avviare il reclamo,
– troverai il numero di telefono sul sito del FDA –www.fda.gov/petfoodcomplaints –
oppure puoi compilare una segnalazione online attraverso il portale delle segnalazioni sulla sicurezza dell’FDA
Sia se riporti il problema all’FDA tramite telefono o tramite internet, avremo bisogno di alcune specifiche informazioni
Abbiamo bisogno di sapere il tipo di cibo o di snack, e se questo è per cani, per gatti o altri animali.
Abbiamo inoltre bisogno di sapere la marca e il produttore, dove e quando è stato acquistato, così come tutte le altre informazioni che trovate sulla confezione,
tipo il numero di lotto e la data di produzione
Tutte queste informazioni ci aiutano a determinare se c’è un problema con il cibo per il tuo animale.
E se c’è un problema, queste informazione renderanno più semplice per noi e per il produttore
eliminare i prodotti interessati dal mercato e cominciare ad identificare cosa è andato storto.
E così come tanti di voi, anche molti di noi sono proprietari di un animale da compagnia,
Anche noi pensiamo al nostro amico a 4 zampe come membro della nostra famiglia
Questo rende il nostro lavoro di proteggere la sicurezza del loro cibo, particolarmente importante per noi
Stiamo cerando di lavorare con te per continuare a rendere i nostri animali sicuri e in salute
Grazie
traduzione a cura di
www.dogmagazine.it
ascolta il podcast cinofilo
di www.psyco.dog (s)
Episodio nr. 4 – E tu conosci la Dieta Barf per cani e gatti? ASCOLTA LA 4° PUNTATA DEL PODCAST DI PSYCO.DOG(S) Da oggi raggiungibile anche dal sito www.ascoltailtuocane.it 🙂 Clicca su play qui sotto per ascoltarmi In questo episodio del podcast cinofilo: Ospite […]
Benessere e cura In Evidenza Podcast CinofiloDa oggi raggiungibile anche dal sito
www.ascoltailtuocane.it 🙂
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Cosa è la dieta Barf per cani
Chi può fare la dieta Barf
Che percentuali dare per il benessere del nostro amico a 4 zampe
Dieta barf e Cani anziani e cuccioli
Quali tipi di carne si possono utilizzare nella dieta barf per cani
I cani diventano aggressivi con la dieta barf?
Come mai la dieta Barf è così importante per il benessere dei nostri cani?
Consigli per passare da una dieta industriale alla dieta naturale
Come insegnare ai cani a mangiare le ossa
L’importanza di variare nella preparazione della dieta naturale per cani
Cosa è un piano alimentare
Dieta Barf per cani con problemi di salute
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Link utili:
– Il portale di Simone Wilske: www.barf.it
– Articolo del Dogmagazine sulla castrazione e sulla sterilizzazione del cane: https://www.dogmagazine.it/2020/08/castrazione-e-sterilizzazione-precoce-del-cane-e-del-gatto-quali-sono-i-rischi/
– Associazione di Promozione Sociale Cittadino a 4 Zampe
Libri consigliati:
– La medicina Naturale per cani e Gatti – Richard e Susain Pitcairn;
– La dieta Barf per cani – Manuale di alimentazione naturale – Swanie Simon e C. Minonne;
– Barf. La dieta naturale per il tuo cane. Basta crocchette, per un cane sano, vivace e longevo di Petra Rus e Enio Marelli;
– La dieta Barf per cuccioli di cane. Dalla gravidanza al primo anno di età di Swanie Simon;
La dieta BARF. Nutrire cani e gatti con cibo crudo seguendo i principi dell’evoluzionedi Ian Billinghurst e V. Burgio;
– La dieta Barf per gatti. Manuale di alimentazione naturale – di Doreen Fiedler e C. Minonne;
– La dieta Barf per cani anziani o malati – di Swanie Simon;
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Castrazione e sterilizzazione degli animali domestici sono da sempre temi delicati per molti proprietari di cani e gatti. Siamo abituati a sentire e a leggere che castrare o sterilizzare i nostri amici a 4 zampe è una scelta responsabile, in virtù dei benefici esposti dai […]
Benessere e cura In Evidenza VeterinariaCastrazione e sterilizzazione degli animali domestici sono da sempre temi delicati per molti proprietari di cani e gatti.
Siamo abituati a sentire e a leggere che castrare o sterilizzare i nostri amici a 4 zampe è una scelta responsabile, in virtù dei benefici esposti dai fautori di questa pratica. I rischi che ne derivano, però, spesso non vengono presi in considerazione.
È per questo che ho deciso di parlare di questo argomento spinoso, analizzando alcuni studi più o meno recenti, sperando di innescare così un dibattito serio tra cinofili e addetti al settore.
Nell’articolo inoltre troverai i link agli studi che citerò; in questo modo, se vorrai, potrai approfondire.
Una piccola nota: castrare / sterilizzare un animale domestico significa privarlo di un quarto del suo sistema endocrino. Non ci sorprenderà quindi scoprire che questa “mutilazione” ha delle conseguenze sulla salute dei nostri amici a 4 zampe.
Ma andiamo per ordine e proviamo a vedere quali sono i rischi principali causati dalla castrazione e dalla sterilizzazione sui nostri animali domestici.
Diversi studi dimostrano che esiste una correlazione tra sterilizzazione / castrazione e displasia dell’anca.
Uno studio del 2013 sui Golden Retriever, pubblicato nel 2013 e intitolato Neutering Dogs: Effects on Joint Disorders and Cancers in Golden Retrievers(https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0055937), ha rilevato che il rischio di displasia dell’anca raddoppiava nei cani maschi castrati prima dei 12 mesi di età e, di conseguenza, il medesimo rischio si dimezzava nei coetanei non castrati.
E secondo un altro studio, pubblicato nel 2004 e intitolato Long-term risks and benefits of early-age gonadectomy in dogs (https://avmajournals.avma.org/doi/pdf/10.2460/javma.2004.224.380 ), nei cani sterilizzati prima dei 6 mesi di età, il rischio di displasia dell’anca è addirittura superiore al 70%. Secondo questo studio, infatti: “È possibile che l’aumento della lunghezza dell’osso derivante dalla gonadectomia in età precoce si traduca in cambiamenti nella conformazione articolare, che potrebbero portare a una diagnosi di displasia dell’anca”.
Ma sono numerosi gli studi che sostengono la tesi di una correlazione tra castrazione / sterilizzazione e displasia dell’anca.
Uno studio del 2005, pubblicato sull’American Journal of Veterinary Research e intitolato Incidence, risk factors, and heritability estimates of hind limb lameness caused by hip dysplasia in a birth cohort of Boxers (https://avmajournals.avma.org/doi/abs/10.2460/ajvr.2005.66.307 ), rivela che tra i cani campione con diagnosi di displasia dell’anca, quelli castrati sei mesi prima della diagnosi avevano quasi il doppio delle probabilità di sviluppare questa patologia.
E uno studio del 1986, intitolato Ovariectomy and trabecular bone remodeling in the dog (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/3107772/ ), ha scoperto che la rimozione delle ovaie di Beagle causa un aumento del rimodellamento dell’osso pelvico, suggerendo dunque che il rischio di displasia dell’anca possa aumentare anche in seguito alla sterilizzazione.
Non solo displasia dell’anca; numerosi studi hanno messo in luce una correlazione anche tra sterilizzazione / castrazione e lesioni del legamento crociato anteriore o craniale (CCL).
Uno studio già citato in precedenza, Neutering Dogs: Effects on Joint Disorders and Cancers in Golden Retrievers (https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0055937), non ha riscontrato lesioni nei cani non castrati / non sterilizzati; lesioni che invece sono state riscontrate nei cani sterilizzati / castrati prima dei 12 mesi – precisamente nel 5% dei maschi e nell’8% delle femmine.
Uno studio pubblicato nel 1993, intitolato Epidemiology of cranial cruciate ligament rupture in dogs (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/8226247/ ), ha rivelato che i cani sterilizzati e castrati di qualsiasi età avevano il doppio delle probabilità di soffrire di rottura del legamento crociato craniale.
E uno studio più recente, pubblicato nel 2004 e intitolato Canine ovariohysterectomy and orchiectomy increases the prevalence of ACL injury (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/15577502/ ), ha riscontrato anche un aumento del rischio di lesioni al crociato.
Lo spiega bene Chris Zinc in questo articolo ( https://ivcjournal.com/spay-neuter-considerations/) di cui cito uno stralcio: “ … se il femore ha raggiunto la normale lunghezza geneticamente determinata quando il cane ha otto mesi, prima che il cane venga sterilizzato o castrato, ma la tibia (che di solito smette di svilupparsi intorno ai 12-14 mesi di età) continua a crescere […], la parte inferiore della gamba sotto il ginocchio diventa probabilmente più pesante (perché è più lunga) e può causare un aumento delle sollecitazioni sul legamento crociato anteriore (craniale)”.
Inoltre, come sostiene uno studio del 2019, intitolato Age at gonadectomy and risk of overweight/obesity and orthopedic injury in a cohort of Golden Retrievers (https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0209131 ), la sterilizzazione può causare obesità e perdita di massa ossea, ed entrambi questi fattori potrebbero portare ad un aumento del rischio di rottura del legamento crociato cranico e displasia dell’anca.
Uno studio del 2005, intitolato Diagnostic and genetic aspects of patellar luxation in small and miniature breed dogs in Austria (https://www.researchgate.net/publication/287313647_Diagnostic_and_genetic_aspects_of_patellar_luxation_in_small_and_miniature_breed_dogs_in_Austria ), ha dimostrato anche che i cani sterilizzati / castrati hanno una probabilità tre volte maggiore di soffrire di lussazione rotulea.
La sterilizzazione e la castrazione non causano problemi solo all’apparato osseo dei nostri amici a quattro zampe, ma possono avere effetti anche più gravi. Queste pratiche infatti aumentano il rischio di tumori canini.
Lo studio Neutering Dogs: Effects on Joint Disorders and Cancers in Golden Retrievers (https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0055937 ), già citato in precedenza, ha rivelato che l’incidenza del linfosarcoma nei maschi castrati prima dei 12 mesi di età era tre volte superiore di quanto non fosse nei coetanei non castrati e che la percentuale di emangiosarcoma nelle femmine sterilizzate dopo i 12 mesi di età era quattro volte superiore di quanto non fosse nelle coetanee non sterilizzate. Inoltre, il 6% delle femmine sterilizzate era affetto da tumore mastocitario, a fronte di nessun caso tra le femmine non sterilizzate.
Altri studi sono giunti a conclusioni simili. Per esempio, uno studio condotto su oltre 2500 cani Vizsla, una razza di origine ungherese, pubblicato nel 2004 sul Journal of the American Veterinary Medical Association, e intitolato Evaluation of the risk and age of onset of cancer and behavioral disorders in gonadectomized Vizslas (https://www.researchgate.net/publication/259768243_Evaluation_of_the_risk_and_age_of_onset_of_cancer_and_behavioral_disorders_in_gonadectomized_Vizslas ), ha rilevato che le femmine sterilizzate avevano tassi significativamente più alti di emangiosarcoma (nove volte più alti) rispetto alle femmine non sterilizzate. Lo studio mette in luce anche un altro dato, ovvero: i cani castrati o sterilizzati avevano il 3,5% di probabilità in più di soffrire di tumore mastocitario e 4,3 volte più probabilità di soffrire di linfoma.
Lo studio Exploring mechanisms of sex differences in longevity: lifetime ovary exposure and exceptional longevity in dogs (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2805875/ ), pubblicato nel 2009, si proponeva di determinare se il mantenimento delle ovaie contribuisse alla longevità delle femmine di rottweiler. A questo proposito, bisogna sapere che le principali cause di morte dei rottweiler sono il sarcoma e altri tumori, che provocano rispettivamente il 38% e il 73% dei decessi. Lo studio è giunto alla conclusione che le femmine che avevano mantenuto le ovaie fino ai 7 anni di età, erano più longeve delle femmine private delle ovaie.
Si è sostenuto a lungo che la castrazione / sterilizzazione avesse effetti sul deterioramento cognitivo e che esponesse i cani a un rischio tre volte maggiore di ipertiroidismo (che, a sua volta, può sfociare in cambiamenti comportamentali).
Ma lo studio sui Viszla ha fornito alcuni dati interessanti anche su questo argomento. È emerso infatti che i cani castrati / sterilizzati avevano maggiori probabilità di sviluppare disturbi del comportamento rispetto ai cani non castrati / sterilizzati, disturbi quali:
Secondo un altro studio, pubblicato nel 2010 e intitolato Behavioral and Physical Effects of Spaying and Neutering Domestic Dogs (www.naiaonline.org/uploads/WhitePapers/SNBehaviorFarhoodyZink.pdf ), rispetto ai cani non castrati /sterilizzati, i cani castrati /sterilizzati erano:
Insomma, i risultati di questi studi contraddicono la convinzione secondo cui castrazione e sterilizzazione riducono l’aggressività e risolvono altri problemi comportamentali.
La questione della castrazione / sterilizzazione riguarda anche i rifugi, dove questa pratica è ampiamente diffusa.
Ovviamente è importante riuscire a ridurre il numero di cani che si trovano nei rifugi e sarebbe ancora meglio evitare che i cani ci finissero, nei rifugi.
Ma perché i cani finiscono nei rifugi? Secondo alcuni, i rifugi sono pieni a causa della sovrappopolazione. In realtà, la ragione principale che spinge i proprietari di cani a disfarsi dei loro amici a 4 zampe sono i problemi comportamentali – oltre che la superficialità con la quale, troppo spesso, si decide di adottare un cane, senza valutare le implicazioni che questa scelta comporta in termini di tempo, impegno e responsabilità.
Tornando ai rifugi, dove i cani vengono regolarmente castrati /sterilizzati, forse dovremmo chiederci se sia giusto che le conseguenze di questa scelta ricadano sugli adottanti che prenderanno in affido cani più esposti al rischio di cancro e di altre malattie, ma soprattutto se sia giusto che ricadano su quei poveri cani che vivono una vita già molto sacrificata, trascorsa a volte per lunghi anni in box / prigioni, solo perché colpevoli di essere nati liberi o di essere stati abbandonati da proprietari meschini.
La questione è complessa e richiederebbe dibattiti approfonditi proprio al fine di tutelare i nostri amici a 4 zampe.
Con quanto detto non si vuole assolutamente sostenere l’incuranza rispetto al fenomeno dell’abbandono e al sovraffollamento dei canili, ma si vuole invece incentivare la diffusione della conoscenza del cane e della sua natura e la collaborazione tra tutte le figure professionali e non che ruotano intorno a questi animali in maniera etica e rispettosa.
Se non ci si mette nella condizione di imparare, osservare e ascoltare i cani e conoscere, palpare la loro natura non è possibile offrire loro una vita dignitosa.
Esistono alternative alla castrazione / sterilizzazione complete, alternative che potrebbero ridurre il rischio di cancro, di malattie articolari e di problemi comportamentali. Sia sui maschi che sulle femmine, infatti, è possibile intervenire chirurgicamente (come viene spiegato in questo articolo (https://www.parsemus.org/hormone-sparing-male-sterilization/) e in quest’altro (https://www.parsemus.org/ovary-sparing-spay/ ) con operazioni che hanno un impatto minore sia sugli ormoni che sul sistema endocrino. Sono interventi che pur sterilizzando i cani, permettono loro di godere di una maggiore protezione ormonale.
Gli ormoni, infatti, non sono coinvolti solo nella riproduzione ma anche in altre funzioni essenziali per lo sviluppo del cane, per esempio:
Ecco perché per le femmine è preferibile optare per una sterilizzazione parziale, o una sterilizzazione con risparmio di ovaie, o una legatura delle tube. Ed ecco perché per i maschi, la vasectomia è un’opzione più sicura.
Insomma, se vuoi offrire al tuo cane la possibilità di vivere il più a lungo possibile senza essere colpito da malattie articolari, cancro e problemi comportamentali, dovresti considerare di non farlo castrare / sterilizzare.
Se pensi che gestire un cane non castrato / sterilizzato sia complicato, ecco qualche consiglio pratico e semplice da seguire:
evita di fare cucciolate se non sei certo di aver trovato almeno 6-8 persone idonee alle quali affidare i cuccioli e non solo: informati sulla malattie genetiche, sulla consanguineità, sull’alimentazione e su quanto sacrificio richieda l’allevamento di una prole, oltre tutte le spese economiche a cui andrai incontro, considerando che i cuccioli è fondamentale che vivano almeno 60 – 70 giorni con la propria madre, e facciano esperienze edificanti che richiedono tempo e preparazione. Sei disposto a tutto questo?
quando la tua femmina è in calore tienila al guinzaglio o portala in zone recintate e sicure per evitare “fuitine d’amore”.
Se il tuo maschio è molto interessato dalle femmine in calore del quartiere, può essere utile considerare l’idea di lunghe passeggiate in contesti distanti dalle femmine in calore. Pratica anche attività sportiva, lo aiuterà a scaricare “i bollenti spiriti”
Ma soprattutto non fare castrare / sterilizzare il tuo cane a cuor leggero, cerca anzi di conservarlo così come mamma (natura) lo ha fatto, per garantirgli una vita migliore: più lunga e più sana.
Ospite di questo 3° episodio: la Dr.ssa Serenella Pastore
– Quali sono gli aspetti da tenere in considerazione prima di prendere un cane
– Alcune differenze tra cani provenienti dal canile o da allevamento
– Cosa bisogna fare prima di prendere un cane da rifugio o canile
– introduzione alle Motivazioni di Specie
– La Relazione all’interno del Branco/Famiglia
– Il progetto Cittadino a 4 Zampe e l’APS del Cittadino a 4 Zampe
– sezione dei Cinofili del Web: introduzione alla Memoria di Razza del Jack Russell Terrier (in risposta ad Alberto da Padova 😉
Da oggi raggiungibile anche dal sito
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– Quali sono gli aspetti da tenere in considerazione prima di prendere un cane
– Alcune differenze tra cani provenienti dal canile o da allevamento
– Cosa bisogna fare prima di prendere un cane da rifugio o canile
– introduzione alle Motivazioni di Specie
– La Relazione all’interno del Branco/Famiglia
– Il progetto Cittadino a 4 Zampe e l’APS del Cittadino a 4 Zampe
– sezione dei Cinofili del Web: introduzione alla Memoria di Razza del Jack Russell Terrier (in risposta ad Alberto da Padova 😉
Risorse Consigliate per i “Cinofili del Web”:
Jingle del podcast di psycodogs:
Sarah Baaij – Petit Fleur – Jingle del Podcast – canale Youtube qui –
Davide Di Chio – Album Aprile – Eleonora il padre e la madre
Link utili:
– La Carta della Terra – Sito Italiano e Sito Internazionale
– DOGMAGAZINE – www.dogmagazine.it
– CITTADINO A 4 ZAMPE – progetto Socio Culturale con il Patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali – www.c4z.it
– DOGMAMA – Il sito di Serenella Pastore – www.dogmama.it
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Pulci e zecche nel cane. Affrontale in maniera naturale. I pesticidi potrebbero essere molto dannosi per il tuo amico a 4 zampe.
Benessere e cura In EvidenzaIn estate si ha più tempo da poter dedicare ai nostri amici a 4 zampe. Lunghe passeggiate ed escursioni sono più frequenti, favorite dalle condizioni atmosferiche idonee. Purtroppo con la bella stagione, pulci e zecche sono da sempre un grave problema per la salute dei nostri amici a 4 zampe e per il benessere dell’intero nucleo familiare.
Se hai già dovuto fronteggiare un’infestazione di pulci sai benissimo di cosa parlo: prurito, bubboni, lavaggi e disinfestazioni continue… un vero inferno!
E che dire delle zecche? Dannose e pericolose, soprattutto se il nostro cane soffre di allergie cutanee, perché potrebbero causare ulteriori complicazioni.
Cosa possiamo fare quindi per proteggere noi stessi e i nostri amici scodinzolanti dai parassiti?
Magari utilizzi o stai pensando che potresti usare uno dei tanti prodotti contro pulci e zecche che si trovano facilmente in commercio! Ma lascia che ti dica una cosa che forse non sai: quegli antiparassitari sono composti da pesticidi chimici che potrebbero rivelarsi dannosi per il tuo amico a 4 zampe (e non solo per lui).
In questo articolo vedremo quali sono le sostanze più comuni in commercio, quali sono gli effetti indesiderati che possono causare, e soprattutto quali sono i rimedi alternativi che puoi usare per tenere alla larga pulci e zecche.
1) Fipronil: È il principio attivo che si trova negli antiparassitari più diffusi e utilizzati. Ma è anche un veleno a lento rilascio. Se applicato localmente, una certa quantità di fipronil (approssimativamente il 15%) viene assorbita dalla pelle e messa in circolo nell’organismo, tanto che capita di frequente che tracce di fipronil vengano trovate nel plasma dei cani trattati con antiparassitari.
Secondo la dottoressa Deva Khalsa, medico veterinario, citando la divisione pesticidi dell’EPA (www.epa.gov), è possibile trovare tracce di fipronil anche nel grasso, negli organi, nelle urine e nelle feci dei cani! E sempre secondo la dottoressa, test di laboratorio hanno dimostrato che l’esposizione a lungo termine al fipronil, anche se a basse dosi, può causare:
Bisogna poi fare attenzione a non esporre gli antiparassitari a base di fipronil alla luce diretta. A contatto con i raggi del sole, infatti, il fipronil si scompone in una molecola chiamata fipronil-desulfinile che, secondo l’EPA, è dieci volte più tossica del fipronil stesso. Perciò non devi mai mettere le fiale di plastica dei prodotti a base di fipronil al sole, ma soprattutto devi evitare che il tuo cane sia esposto ai raggi solari dopo l’applicazione, soprattutto in caso si trattamento prolungato per i cani a pelo corto.
2) Piretrine e piretroidi: Trattandosi di composti di origine naturale, potresti pensare che non siano dannosi per i nostri amici a 4 zampe, ma purtroppo non è così. Il Center for Public Integrity ha rilevato che dal 2002 al 2007 sono stati segnalati all’EPA almeno 1.600 decessi di animali domestici per trattamenti spot-on piretroidi. E più della metà delle principali reazioni ai pesticidi degli animali domestici, inclusi danni cerebrali, attacchi di cuore e convulsioni nei casi più gravi, sono stati causati proprio da prodotti spot-on piretroidi.
Secondo uno studio pubblicato su The Veterinary Journal nel giugno 2008, i piretroidi colpiscono le cellule nervose e muscolari negli animali domestici. Lo studio ha rilevato che questa sostanza, applicata sulla pelle o sul pelo, può causare ipereccitabilità, tremori, salivazione abbondante e convulsioni. Le convulsioni possono provocare danni al cervello e in certi casi, per fortuna meno frequenti, perfino la morte.
Inoltre:
Un’indagine dell’EPA sui centri antiveleni ha rilevato che le piretrine causano più incidenti di avvelenamento da insetticidi rispetto a qualsiasi altra classe di insetticidi ad eccezione degli organofosfati. I sintomi includono mal di testa, vertigini e difficoltà respiratorie.
Le piretrine possono innescare risposte allergiche pericolose per la vita tra cui insufficienza cardiaca e asma grave, danni cerebrali e convulsioni.
Le piretrine possono causare anemia e interrompere il normale funzionamento degli ormoni sessuali.
L’EPA classifica le piretrine come “potenzialmente cancerogene per l’uomo” perché causano tumori della tiroide nei test di laboratorio. Gli agricoltori che usano piretrine hanno maggiore probabilità di sviluppare la leucemia.
3) Imidacloprid: Anche l’imidacloprid è un insetticida sistemico presente nei prodotti contro le pulci e le zecche e agisce come una neurotossina per gli insetti. L’imidacloprid appartiene a una classe di sostanze chimiche chiamate neonicotinoidi che agiscono sul sistema nervoso centrale degli insetti ma anche su quello dei mammiferi, seppure con minore tossicità. L’Italia ne ha vietato l’uso all’aperto a partire dal 2008 con divieti temporanei, rinnovati poi a ogni scadenza. Il 27 aprile 2018 la Commissione Europea ha approvato una direttiva per vietarne l’uso all’aperto, divieto che si estende anche ad altre due sostanze: il clothianidin e il tiamethoxam.
Il divieto è dovuto al fatto che l’imidacloprid ha ripercussioni sulla fauna acquatica: concentrazioni al limite della rivelabilità sono infatti in grado di uccidere diverse specie di crostacei e di alghe. Ecco perché è importante non contaminare l’acqua (ruscelli, fiumi, pozze) con l’insetticida. L’imidacloprid inoltre è tossico per diverse specie di volatili.
Secondo alcune ricerche, i cui dati però non sono ancora certi e del tutto affidabili, l’imidacloprid potrebbe essere responsabile di una moria di api avvenuta nel mondo fra 2008 e 2009. Pertanto gli insetticidi a base di imidacloprid sono prescritti per l’uso in assenza di fioriture (trattamenti solo in post-fioritura), per evitare l’ingestione da parte di api o bombi.
In un articolo comparso sulla prestigiosa rivista Nature si afferma che l’insetticida può essere tossico per gli uccelli che si siano alimentati con insetti o semi contaminati. E uno studio olandese ha registrato un calo annuo del 3,5% nella popolazione di uccelli in un’area inquinata dall’Imidacloprid.
Studi di laboratorio hanno poi riscontrato che l’imidacloprid causa lesioni tiroidee e tossicità epatica, aumenta i livelli di colesterolo (comunemente osservato nelle analisi del sangue dei cani ipotiroidei) e può danneggiare i reni, fegato, tiroide, cuore, polmoni, milza, surrenali, cervello e gonadi.
4) Amitraz: Anche l’amitraz è un composto organico di origine sintetica appartenente agli ammidini. Normalmente si presenta nella forma di cristalli bianchi ed è usato soprattutto nei collari contro pulci e zecche. È largamente usato anche in preparati commerciali in orticoltura, allevamento e in apicoltura come acaricida. Uccide le zecche interferendo con il loro sistema nervoso, ma può essere addirittura mortale per i cani che mangiano il loro collare a base di amitraz!
Altri effetti collaterali dell’amitraz includono pressione sanguigna bassa, diminuzione della temperatura corporea, glicemia alta, pupille dilatate, battito cardiaco lento, vomito, diarrea o convulsioni. L’amitraz è stato anche classificato come potenziale cancerogeno.
Come vedi non sempre quello che si trova in commercio è salutare per i nostri amici a 4 zampe. E allora come possiamo combattere pulci e zecche? Per fortuna basta qualche accorgimento per prevenire gli attacchi parassitari. Ricorda: più il tuo cane è sano, meno attirerà pulci e zecche.
Ma cosa puoi fare concretamente per rendere il tuo cane più sano e meno esposto agli attacchi dei parassiti?
Per trattare eventuali infestazioni di pulci e zecche, gli olii essenziali possono essere di grande aiuto. Puoi preparare le miscele tu stesso, in casa, usando pochi e semplici ingredienti di facile reperibilità. In genere, un cane sano che segue un’alimentazione cruda naturale potrebbe avere bisogno di una sola applicazione alla settimana ma dosi e frequenza di applicazione dipendono da vari fattori: dalla salute del tuo cane, dalla taglia e da altro, perciò prima di procedere ti consiglio di parlarne con un veterinario esperto in omeopatia o con il tuo erborista di fiducia.
Di seguito qualche preparato naturale che può aiutarti a mantenere il tuo cane libero dai parassiti esterni.
Lozione al rosmarino
1 cucchiaio di rosmarino fresco;
1/2 litro di acqua bollente
Lascia il rosmarino in infusione nell’acqua bollente per 10-15 minuti in una pentola con coperchio. Trascorsi i 15 minuti, filtrate la lozione e applicatela quando è a temperatura corporea versandola delicatamente sul dorso del vostro amico a 4 zampe, frizionando a fondo su tutto il corpo. Non risciacquate, ma bensì utilizzate una salvietta o un asciugamano per asciugarlo. State attenti poi nel non lasciarlo in mezzo alle correnti d’aria.
Miscela di olii essenziali contro le pulci
45 gr di olio base come d’oliva o mandorle dolci
4 gocce di olio essenziale di salvia sclarea
1 goccia di olio essenziale di citronella
3 gocce di olio di eucalipto
5 gocce di olio essenziale di menta piperita
3 gocce di olio essenziale di limone
2 gocce di olio essenziale di rosmarino
Miscela tutti gli olii e conservali in un flacone contagocce di vetro scuro. Applica da 2 a 4 gocce localmente su collo, petto, gambe e base della coda. Puoi anche aggiungere le gocce a una bandana o un collare di cotone da far indossare al tuo cane.
Soluzione spray contro le pulci
1 cucchiaino di glicerina vegetale
15 gr di alcool di cereali
1 cucchiaino di olio di ricino solfato
10 gocce di estratto di semi di pompelmo
200 gr di acqua distillata o di sorgente
4 gocce di olio essenziale di salvia sclarea
1 goccia di olio essenziale di citronella
3 gocce di eucalipto
2 gocce di olio essenziale di rosmarino
5 gocce di olio essenziale di menta piperita
3 gocce di olio essenziale di limone
Frulla gli ingredienti e agita bene prima dell’uso. Otterrai all’incirca 250 ml di prodotto.
Conserva in una flacone con nebulizzatore spray di vetro scuro o opaco. Lo spray facilita l’applicazione del repellente, ma ad alcuni cani potrebbe dare fastidio, in questo caso, applica la miscela con le mani.
Spray contro le zecche
1 cucchiaino di glicerina vegetale
15 gr di alcool di cereali
1 cucchiaino di olio di ricino solfato
10 gocce di estratto di semi di pompelmo
200 gr di acqua distillata o di sorgente
2 gocce di olio essenziale di geranio
2 gocce di olio essenziale di palissandro
3 gocce di olio essenziale di lavanda
2 gocce di olio essenziale di mirra
2 gocce di olio essenziale di opoponax
2 gocce di olio essenziale di rosmarino
1 goccia di olio essenziale di alloro
Frulla gli ingredienti e agita bene prima dell’uso. Otterrai all’incirca 250 ml di prodotto. Conserva in una bottiglia di vetro scuro o opaco. Spruzza e applica con le mani prima di portare il tuo cane in zone con erba alta o in aree boschive.
Miscela di olii essenziali contro le zecche
45 gr di olio base come olio d’oliva o mandorle dolci
2 gocce di olio essenziale di geranio
2 gocce di olio essenziale di palissandro
3 gocce di olio essenziale di lavanda
2 gocce di olio essenziale di mirra
2 gocce di olio essenziale di opoponax
2 gocce di olio essenziale di rosmarino
1 goccia di olio essenziale di alloro
Miscela tutti gli olii e conserva il prodotto in un flacone contagocce di vetro scuro. Applica da 2 a 4 gocce localmente su collo, petto, gambe e base della coda. Puoi anche aggiungere le gocce a una bandana o un collare di cotone da far indossare al tuo amico scodinzolante.
Come vedi esistono valide alternative totalmente naturali e innocue che possono aiutarti a proteggere il tuo cane. Se vuoi approfondire, non esitare a parlarne con il tuo erborista di fiducia.
E ora non mi resta che augurare a te e al tuo amico a 4 zampe una buona estate (ovviamente senza pulci e zecche)!
In questo articolo del dogmagazine.it è possibile scoprire i 10 luoghi più comuni dove incontare altri amanti dei nostri amici a 4 zampe e ricreare nuove amicizie
Curiosità Notizie CinofileI cani sono davvero un ottimo incentivo per incontrare nuovi amici e amiche, e allo stesso tempo condividere con loro una buona dose di tempo di qualità permettendo ai nostri cani di socializzare, di giocare e di divertirsi in compagnia di altri amici a 4 zampe.
Inoltre le persone che amano gli animali hanno davvero piacere nell’incontrare altri amanti degli amici a 4 zampe per creare un interesse condiviso e perchè no, organizzando assieme passeggiate ed escursioni divertenti ed entusiasmanti.
Da sempre, i cani aiutano a rompere il ghiaccio, la loro sincerità e le loro buffonate amichevoli alleggeriscono l’atmosfera e forniscono un terreno comune che potrebbe incentivare la nascita di nuove e belle amicizie.
Vogliamo quindi condividere i10 luoghi in cui è sicuramente più semplice incontrare altri amanti dei cani nella speranza che possa capitare anche a te di incontrare altra bella gente:
1. Ovviamente il parco. Soprattutto nelle ore più fresche è facile incontrare altri amanti di cani. Questo è il bello delle passeggiate con i nostri amici scodinzolanti: quando porti a spasso il tuo cane è facile entrare in una conversazione, soprattutto se i cani sono impegnati in qualche gioco divertente assieme.
2. Corsi di educazione: il tuo amico a 4 zampe ne trarrà vantaggio, tu imparerai nuovi modi di approcciarti al tuo compagno di vita, e troverai sicuramente un terreno comune con i tuoi colleghi di classe. Avrai modo di confrontarti con altri proprietari di cani e pianificare anche delle passeggiate insieme se i vostri cani vanno d’accordo.
3. Un Bar con tavolini all’aperto, magari nei pressi di un dogpark. Anche questo è un ottimo posto per incontrare altri proprietari di cani che stanno prendendo una pausa per un gelato o un caffè.
4. Gruppi di attività per cani, come classi di socializzazione, campi di agility o disc-dog. In questo caso non dovrai preoccuparti della mancanza di esperienza del tuo cane o della poca propensione all’attività fisica da parte tua. La maggior parte dei gruppi si rivolge ai dilettanti e principianti, con attività dinamiche e progressive, fornendo oltre ad una sana attività, anche una buona opportunità per legare con il tuo cane e incontrare altri proprietari di cani.
5. Pagine di social che incentivano gli incontri tra gli amanti dei nostri amici a 4 zampe: le reti online possono essere un ottimo luogo per incontrare amanti degli amici a 4 zampe, parlare delle proprie esperienze e dei problemi dei cani o semplicemente condividere la gioia di possedere un cane.
6. Quando porti il tuo cane dal toelettatore ti potrà capitare di incontrare altri proprietari di cani che aspetteranno i loro animali domestici o potresti incontrarli quando arrivi a prendere il tuo cane.
7. Offrendoti volontario in un rifugio locale o in un ente di beneficenza per cani. Le associazioni di beneficenza sono spesso alla disperata ricerca di persone che aiutino con la raccolta di fondi o con le passeggiate per i cani che vivono nei box; trovare amici tra gli altri volontari e personale sarà davvero una fantastica opportunità, oltre a fare del gran bene per quei cani meno fortunati.
8. In una vacanza dog-friendly o in una vacanza con attività cinofila – non solo ci sono più posti che accolgono i cani, ma ci sono vacanze specifiche orientate a fornire grandi attività da provare per te e il tuo cane. Alcuni di questi forniscono un’ottima piattaforma per il lancio di nuove amicizie, con molte persone che tornano anno dopo anno.
9. Quante volte ti è capitato dal veterinario di intavolare una bella chiacchierata con altri amanti di animali domestici?
10. Su tutto il territorio nazionale sono presenti associazioni che si occupano di interventi assistiti da animali in case di riposo, scuole, comunità, carceri ect. tu e il tuo amico a 4 zampe potreste diventare una bella squadra nel supportare persone svantaggiate e bisognose, incentivando così un’attività davvero emozionante, solidale e costruttiva. I nostri amici scodinzolanti sono il non plus ultra per portare allegria e affetto alle persone bisognose 🙂
IN QUESTO EPISODIO:
– Ringraziamenti e risposte alle domande dei “cinofili del web”
Perché non so dare una lettura ad una foto o ad un video cinofilo
Perchè sono felice dei miei errori
I pesci provano emozioni, ed anche le piante
Hai mai ascoltato il tuo cane?
– Comportamento Emozioni e Sentimenti:
(E tu quando hai paura come ti comporti?)
– Etogramma, cos’è e perchè dovresti conoscerlo
– Selezione delle razze : selezione naturale e selezione operata dall’uomo
– introduzione alla Memoria di Razza, le Motivazioni, i Desideri e le Aspirazioni del tuo cane
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TI CONSIGLIO DI ASCOLTARE IL PODCAST IN CUFFIA 🙂
– Ringraziamenti e risposte alle domande dei “cinofili del web”
Perché non so dare una lettura ad una foto o ad un video cinofilo
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I pesci provano emozioni, ed anche le piante
Hai mai ascoltato il tuo cane?
– Comportamento Emozioni e Sentimenti:
(E tu quando hai paura come ti comporti?)
– Etogramma, cos’è e perchè dovresti conoscerlo
– Selezione delle razze : selezione naturale e selezione operata dall’uomo
– introduzione alla Memoria di Razza, le Motivazioni, i Desideri e le Aspirazioni del tuo cane
Risorse Consigliate per i “Cinofili del Web”:
Jingle del podcast di psycodogs:
Sarah Baaij – Petit Fleur – Jingle del Podcast – canale Youtube qui –
Davide Di Chio – Album Aprile – Eleonora il padre e la madre
Persone citate durante il podcast di psycodogs:
Stefano Mancuso – Neurobiologo Vegetale (LINV)
Nikolaas Tinbergen – Etologo – Pagina di Wikipedia
Antonio Damasio – Alla ricerca di Spinoza (ma tutti i suoi libri sono fantastici) – Pagina di Wikipedia
Link utili:
– Etogramma (dai un’occhiata a Biopills)
– Libro: LA MISURAZIONE DEL COMPORTAMENTO, UNA GUIDA INTRODUTTIVA, DI Paul Martin e Patrick Bateson – (lo trovi qui su IBS.it );
– Dmitry Belyaev e la domesticazione della volpe argentata (pagina in inglese)
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IN QUESTO EPISODIO:
Presentazione del PodCast di Psyco.dog(s)
Il Perchè di questo PodCast
Una Domanda che tutti gli amanti dei cani dovrebbero farsi
Umwelt – L’Universo Soggettivo
Clicca PLAY per ascoltare il pocast
Se utilizzi Spotify: https://open.spotify.com/show/1afpLNuZajgmnafcbJgH7m
Se utilizzi Itunes : https://podcasts.apple.com/it/podcast/psyco-dog/id1525101103
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Seminario con Jutta Ziegler La dottoressa Jutta Ziegler, nota veterinaria austriaca e autrice di due libri di successo, il “libro nero dei veterinari” e il “manuale completo della salute del cane e del gatto”, sarà in Italia il prossimo 18 Novembre. Per la prima volta nel […]
Benessere e cura Notizie CinofileSeminario con Jutta Ziegler
La dottoressa Jutta Ziegler, nota veterinaria austriaca e autrice di due libri di successo, il “libro nero dei veterinari” e il “manuale completo della salute del cane e del gatto”, sarà in Italia il prossimo 18 Novembre.
Per la prima volta nel nostro Paese, la Ziegler terrà un seminario in collaborazione con Zampe Amiche, scuola di educazione cinofila attiva in provincia di Reggio Emilia, che da sempre si prefigge l’obbiettivo di aiutare a comprendere gli amici a quattro zampe, intuendone emozioni ed esigenze.
L’iniziativa nasce per trattare temi importanti, tra cui:
Durante il seminario, previsto dalle 8.30 alle 16.30 presso la sala congressi dell’Hotel Remilia di Reggio Emilia, la dottoressa sarà a disposizione dei partecipanti per rispondere a domande sul benessere dei nostri amici a quattro zampe.
Si tratta di un’occasione unica per tutti i proprietari di cani e gatti e per chiunque abbia intenzione di costruire con loro un rapporto basato sulla diligenza, la serietà, la competenza e, soprattutto, la responsabilità.
Per ulteriori informazioni è possibile scrivere a laraveneroni@gmail.com o contattare telefonicamente il centro di educazione cinofila (3466864474).
A partire dal 22 Settembre 2017 al 24 Settembre 2017, si terrà presso la sala polivalente CavaRei di Forlì, in via Bazzoli 12, il 1° Convegno Nazionale organizzato dall’Associazione Culturale Armonie Animali sull’approccio integrato alle patologie tumorali dei cani e dei gatti e degli animali […]
Benessere e cura VeterinariaA partire dal 22 Settembre 2017 al 24 Settembre 2017, si terrà presso la sala polivalente CavaRei di Forlì, in via Bazzoli 12, il 1° Convegno Nazionale organizzato dall’Associazione Culturale Armonie Animali sull’approccio integrato alle patologie tumorali dei cani e dei gatti e degli animali non convenzionali con il seguente programma: (altro…)
Avere un cane è il sogno di molti bambini e per tanti è una realtà. I bambini vedono nel cane un compagno di giochi, un amico, un membro della famiglia a tutti gli effetti, sebbene può succedere che non conoscano la sua natura e l’impegno che […]
Educazione e Addestramento Notizie CinofileAvere un cane è il sogno di molti bambini e per tanti è una realtà.
I bambini vedono nel cane un compagno di giochi, un amico, un membro della famiglia a tutti gli effetti, sebbene può succedere che non conoscano la sua natura e l’impegno che ne deriva.
Sempre più famiglie scelgono di aprire le loro porte ed i loro cuori ad un amico a 4 zampe, e poiché i cani sono parte integrante della nostra società, è indispensabile un’approfondita conoscenza del loro linguaggio, dei loro fabbisogni, delle loro alterità e di tutto quello che gravita intorno all’universo “cane”.
E quale luogo migliore della scuola per IMPARARE tutto questo?
Quest’oggi vi parliamo dell’esperienza di Serenella Pastore, Istruttrice Cinofila di Bari ed ideatrice del progetto denominato DogMama.it , la quale ha realizzato presso la scuola elementare “M. De Mattias” di Bari, un nuovo progetto socio-culturale a favore della sensibilizzazione dei più piccoli all’universo cane:“Bambini vi presento un nuovo amico: il Cane”.
Il progetto in questione è stato davvero entusiasmante, racconta Serenella, e grazie alla collaborazione con Giada Elmetkanany (Educatrice Cinofila) e la dott.ssa Tinelli Antonella (Medico Veterinario), i bambini hanno avuto possibilità di poter conoscere nuovi aspetti del più grande amico dell’uomo.
Ma come è nato il progetto?
Intanto è stato grazie alla sensibilità e alla lungimiranza della superiora Suor Annunziata che ringrazio personalmente, racconta Serenella, alla collaborazione dell’insegnate Sandra Ladisa oltre alla grande disponibilità di tutti i genitori degli alunni della classe 5° che hanno accettato con grande entusiasmo l’idea di portare a scuola i nostri amici a 4 zampe per la prima volta.
Il nostro intento nasce dal desiderio di diffondere cultura cinofila e non solo. Trasmettere ai bambini e alle loro famiglie gli strumenti per evitare quelle incomprensioni che troppo spesso portano a morsi, aggressioni e danni ancor più gravi.
Aprire le porte della scuola al cane, significa inoltre aprirsi all’idea di una scuola nella quale non si impara solo dai libri, ma dove i bambini possano essere inseriti gradualmente nella vita sociale, attraverso le relazioni tra compagni, insegnanti e collaboratori esterni che propongono attività alternative nel rispetto dell’ambiente e della natura.
E’ stato difficile gestire una classe di bambini?
Guidare i bambini alla conoscenza del cane, in quanto essere senziente, dotato di intelligenza e capace di provare e riconoscere emozioni, è un’esperienza in grado di stimolare nel bambino curiosità ed immaginazione, facilitare la conoscenza di sè, imparare il rispetto e il senso di responsabilità, oltre ad acquisire maggiore sicurezza e stima di se stessi e delle proprie capacità.
Inoltre EDUCARE un bambino al rispetto di ogni essere vivente, che si parli di coetanei, cani, gatti, cavalli, conigli, uccelli e persino piante è un gesto D’AMORE dapprima nei confronti dei bambini e poi degli animali e dell’ambiente.
Come si è sviluppato il progetto “Bambini vi presento un nuovo amico: il Cane” ?
Intanto è stato necessario un primo incontro informativo, senza il cane, che mi ha permesso di poter dare ai bambini le nozioni necessarie per un corretto approccio ai nostri amici a 4 zampe, spiega Serenella Pastore.
I Temi sono stati diversi seppur intensi: il linguaggio del corpo, i sensi e le emozioni del cane messi a confronto con quelle umane, la comunicazione interspecifica e intraspecifica, il corretto comportamento da assumere nei confronti di un cane sconosciuto, e racconti di esperienze dirette o indirette, perplessità e curiosità, il tutto tra giochi e sorrisi.
I bambini si sono mostrati da subito entusiasti e disposti all’ascolto, incredibilmente interessati ai segnali che il cane utilizza per comunicare con gli altri cani e con noi umani, estremamente curiosi di conoscere il significato di posture e posizione delle orecchie.
Nelle parti pratiche l’interazione è stata guidata dall’intera equipe che ringrazio, grazie alla preziosa collaborazione della dott.ssa Tinelli Antonella, medico veterinario, che ha messo a nostra disposizione la sua preziosa esperienza professionale e di mamma.
E’ stata inoltre un’esperienza formativa che ha suscitato tantissima curiosità nei bambini, soprattutto quando la dott.sa Tinelli ha mostrato agli alunni come avviene una visita medica veterinaria e quanto sia importante prendersi cura del proprio amico a 4 zampe partendo dall’alimentazione, dall’igiene, da una corretta gestione e dal soddisfacimento dei suoi fabbisogni…insomma, allo stesso modo di quanto sia importante prendersi cura di sè.
E Nelle parti pratiche con il cane?
Nonostante l’euforia, la forte attrazione e la ricerca del contatto, gli alunni sono stati in grado di rispettare gli spazi e i tempi del cane, mostrandosi sempre amichevoli e pacifici nei suoi confronti.
Vederli sorridere in presenza di Joy (la Golden Retriever collega di Serenella) è stata davvero una grande emozione!
Un progetto culturale valido e formativo, sicuramente da riproporre, che avrà un grandissimo successo grazie alla professionalità di Educatori ed Istruttori attenti allo sviluppo culturale e al benessere psico-fisico dei nostri amici a 4 zampe.
(a cura di Paola Luciani) L’anno scorso è iniziato il mio progetto fotografico denominato “Wild” rivolto a uomini che sentono un forte attaccamento alla natura e agli animali e si ritengono in stretto contatto con loro. “Wild” è interamente dedicato a loro, di solito sempre […]
Curiosità Il cane nell'Arte(a cura di Paola Luciani) L’anno scorso è iniziato il mio progetto fotografico denominato “Wild” rivolto a uomini che sentono un forte attaccamento alla natura e agli animali e si ritengono in stretto contatto con loro.
“Wild” è interamente dedicato a loro, di solito sempre poco fotografati perchè il fotografo preferisce belle donne quasi sempre succinte e senza veli da poter immortalare.
Anche in questo sono diversa o per lo meno tento di esserlo seguendo ciò che il mio occhio cerca per nutrire la mia interiorità.
Come ho spiegato nel mio precedente articolo, la mia fotografia è mirata a raccontare oltre all’immagine anche qualcosa del proprio essere e del legame forte con la Natura vista come elemento fondamentale del mio sentire.
Vado così alla ricerca di sensazioni che possano tradursi in fotografie che volutamente non post.produco molto per lasciare il senso a ciò che esiste nella realtà. E tradurlo in immagine.
“Wild” significa “selvaggio-selvatico” ossia non raggiunto dall’uomo, primitivo, libero, non addomesticato.
Tutti i miei progetti partono da un’immagine che si forma in me e che ho bisogno di tradurla, così sono andata alla ricerca di uomini che mi potevano raccontare del loro legame con l’Universo e con Madre Natura.
Il progetto è stato accompagnato dalle dichiarazioni che ognuno di loro ha rilasciato per descrivere meglio le loro sensazioni e per rafforzare il rapporto parola-immagine che da sempre accompagna la mia fotografia introspettiva.
Quale miglior modo di rappresentare Madre Natura attraverso il rispetto di un Uomo? L’uomo quindi visto come elemento di equilibrio, di legame sia con il femmineo che con gli animali, un uomo che è difficile trovare nella nostra civiltà ma che per fortuna esiste ancora, basta dargli voce, nutrirlo, assecondarlo e permettergli di parlare con la Terra, per amarla e proteggerla.
Il culto della Grande Madre risale ai tempi della preistoria, e ha dato vita poi a diverse divinità femminili che hanno da sempre impersonificato la vita, la fertilità, l’amore sensuale, la caccia, il ciclo naturale morte-rinascita.
La Natura sembra di contorno alle mie immagini, visto che i protagonisti sono gli uomini ma entra prepotentemente in scena e lo avvolge e guardandole mi sono fatta questa domanda: chi protegge chi?
Credo che sia nostro dovere riuscire a ricordaci di essere sempre un po’ “wild” .
Tutt’ora il progetto è aperto a tutti gli uomini che si sentono rappresentati da questi miei scatti e che abbiano voglia di portarmi con loro alla scoperta di luoghi dove si possano sentire “a casa”.
Qui il link per visionare il progetto: http://www.paolaluciani.com/