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Partire è un pò come…..pulire!

Non importa se  partiamo  per una lunga e meritata vacanza o se andiamo al supermercato  vicino a casa, non c’è niente da fare, il nostro amico canino apre le fauci, si trasforma nell’Esorcista e ci rifà la tappezzeria dei sedili. Non è colpa sua, lo sappiamo. Ormai viaggiamo armati  di guanti di lattice, stile CSI, con buste di plastica, maschera antigas, e un  rotolone di carta assorbente  che  sembra il rotolo di carta igienica di un gigante. Puliamo e ripuliamo, mentre lui ci guarda affranto e depresso, con un filo di bava che gli cola dal labbro sinistro  e  si infrange sulla nostra scarpa, mentre noi guardiamo sconsolati il danno e meditiamo che si farebbe prima a comprare un auto nuova che a pulirla.

Iniziamo  a lasciare  il nostro cucciolo a digiuno già da qualche ora prima del viaggio in auto, ma è inutile, perché non si sa come, trova comunque qualcosa da vomitare, fosse pure qualcosa ingerito due settimane prima. Iniziamo a guidare come nostra nonna, a dieci km all’ora (nonostante la mia, di nonna, quando ancora aveva la patente, andava più veloce di Schumacher, coi  suoi capelli brizzolati, tendenti al blu, e gli occhiali da lettura sul naso!) . Neppure questo funziona. Mentre guidiamo, abbiamo sempre l’occhio sullo specchietto retrovisore , rischiando di tamponare il veicolo di fronte ogni cinque minuti, e vediamo il nostro cagnolino, lì seduto , sconsolato, che rilascia lunghe bave, come se si fosse ingoiato un paio di Superga e ne uscissero solo i lacci!

Ci sentiamo dei mostri, sadici e crudeli, così iniziamo a portare il nostro cane , in auto, il meno possibile. Decidiamo di farci a piedi km e km piuttosto di sottoporlo a quella tortura. Così  i viaggi in auto si fanno per lui sempre più rari, magari solo per vivere l’idilliaca esperienza di fare i vaccini dal veterinario, e il problema “mal d’auto” non vieni più risolto.

Sono lo stress, l’ansia, spesso la paura, l’incapacità di mantenere l’equilibrio,l’agitazione, traumi e associazioni spiacevoli, le maggiori cause di mal d’auto nel nostro amico quadrupede.

Alcune ricerche di mercato hanno mostrato che 1 cane su 6 (17%) è interessato dal mal d’auto, che di solito inizia quando l’animale è ancora un cucciolo. Sebbene i cuccioli e i cani giovani sembrino più sensibili, il mal d’auto è un problema comune che colpisce i cani di tutte le età. Negli animali giovani può essere un problema che dura tutta la vita o che può ridursi con l’età e non comparire più. I sintomi più comuni del mal d’auto,  sono salivazione eccessiva, respirazione affannosa, deglutizione e leccamento delle labbra, tutti sintomi di nausea. Questi sintomi peggiorano fino ai conati di vomito e al sollevamento addominale, che spesso culminano nel vomito. Nei casi più gravi, l’insorgenza del vomito può essere estremamente rapida, ma nei casi meno gravi può richiedere un periodo più lungo. Spesso vengono osservati ansia, agitazione e tremori ed è difficile capire se sia l’ansia a causare il vomito e se siano la nausea e il vomito a provocare l’ansia. Il vomito lascia spesso il cane apatico e spossato, ma appena sceso dall’auto spesso riesce a riprendersi in breve tempo.

Normalmente cercare di trattare il mal d’auto quando il cane sta già male non si è rivelato molto efficace, in  quel caso la cosa migliore è fermarsi, far prendere aria al cane con una bella passeggiata, che abbassa i livelli di stress e attenua il senso di nausea. Esistono dei trattamenti farmacologici che bloccano i segnali del cervello che causano il vomito e vanno somministrati alcune ore prima che il cane  faccia il viaggio in auto.  Alcuni di questi farmaci  hanno come controindicazione di causare sonnolenza e sedazione temporanea e vanno presi in considerazione solo nei casi più gravi e dietro consiglio del vostro veterinario.

Esistono anche rimedi omeopatici come integratori di vitamina B e menta piperita (in capsule) o i Fiori di Bach (Aspen, Elm, Scleranthus e Vervain).

La cosa migliore resta comunque l’iniziare a abituare il cane ai viaggi in auto ,fin da cucciolo. Abituarlo a fare quotidianamente percorsi brevi evitando, soprattutto all’inizio, percorsi tortuosi e alta velocità.  Portarlo in auto a stomaco vuoto, e lasciare sempre che abbia aria fresca e non sia confinato in spazi angusti o scomodi. Allungare ogni giorno il percorso di pochi km. Quando scende dall’altro, far fare al cane qualcosa di piacevole o portarlo in un luogo a lui gradito, in modo che associ i viaggi in auto, a una meta divertente che lo riempia di aspettativa e non di ansia e timore.

Sara Stuani
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