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A cura di Anna De Romita – educatrice cinofila Bari

Quando si avvicina l’ora del pasto e riempite la ciotola del vostro cane con alimenti secchi (croccantini) o umidi (scatolette) avete mai sentito la necessità di provare qualcosa di nuovo che non faccia parte dell’alimentazione industriale? Oppure provate semplicemente una sana curiosità verso tutto ciò che riguarda vita e benessere del vostro amico a quattro zampe? O ancora avete già sentito parlare della dieta Barf e volete saperne di più? Siete nel posto giusto! Oggi facciamo due chiacchiere con un’amica: Simone Wilske, responsabile del sito www.barf.it e importante punto di riferimento per i “Barfers” italiani.

Simone di cosa ti occupi nella vita?

Per 10 anni ho gestito un negozio di toelettatura per cani e gatti. Ora continuo a occuparmi di animali seguendo con passione e dedizione il mio piccolo allevamento di Australian Shepherd e di Maine Coon (www.wabun.it), curando con particolare attenzione la loro alimentazione e salute.

Come e quando hai conosciuto la cosiddetta “dieta Barf” per i cani?

L’ho scoperta circa 9 anni fa tramite internet, navigando in siti tedeschi (la mia lingua madre) e inglesi alla ricerca di informazioni riguardo l’alimentazione del mio cane. Ad oggi ricevo giornalmente tante e-mail di proprietari disperati perché i loro cani sono malati. Il mio consiglio è semplice e sempre lo stesso: cambiare la dieta del cane.  E’ un semplice suggerimento ma di grande effetto. Quasi tutti i cani a cui è stata cambiata la dieta sono stati meglio.

Chi l’ha inventata e perché?

La BARF non è un’invenzione dell’uomo, nessuno ha il diritto di pretenderne la paternità. È stata Madre Natura a inventarla, dotando ogni animale di un proprio sistema digestivo. Sua la creazione di un ecosistema in cui a ogni essere vivente corrisponde un certo tipo di alimentazione (gli erbivori mangiano le piante, i carnivori la carne e gli onnivori mangiano tutto). La dieta BARF è un concetto semplice. Il cane, in quanto carnivoro, dovrebbe cibarsi di prodotti di origine animale (insieme ad alcuni altri componenti).

L’ acronimo “BARF” è stato usato per la prima volta dall’americana Debbie Tripp per indicare sia quelle persone che alimentavano i propri cani con carne fresca e cruda sia il cibo stesso. In questo caso “BARF” significa: Born Again Raw Feeders (rinati alimentalisti di cibo crudo) o Bones And Raw Foods (Ossa e cibo crudo).

Successivamente gli venne attribuito il significato di: “Biologically Appropriate Raw Foods” (cibo crudo biologicamente appropriato).

“BARF” sta a significare che l’alimentazione verrà preparata dal proprietario con ingredienti freschi e crudi, non si tratta di una dieta specifica. In questo modo si tenta di ricreare il più possibile lo stile alimentare dei canidi selvaggi, come per esempio il lupo.

Su quali alimenti si basa e per quali cani è consigliata?

La dieta barf è composta da un 80% di prodotti di origine animale (carne, ossa/cartilagine, frattaglie, trippa) e dal 20% di prodotti vegetali (frutta e verdura). Il punto di partenza del concetto BARF è il consumo da parte del cane di una preda intera allo stato brado, ricca di tutte le sostanze nutritive di cui il cane ha bisogno. Ovviamente pochi proprietari possono nutrire i cani in questo modo, ecco perché risulta più comodo unire i vari componenti del cibo elaborando un piano di dieta.

Seguire la dieta BARF è facile. Non è importante se oltre alla carne cruda il cane mangia anche un po’ di cereali o il 30% (anziché il 20%) di verdure. Inoltre, è ininfluente se il cane mangia una o due volte al giorno. La cosa fondamentale è variare il più possibile l’alimentazione con cibo fresco.

Tutti i cani (di razza e non) hanno bisogno di seguire una dieta a crudo. La selezione delle razze e dei tratti fenotipici (come la lunghezza del pelo, il colore e la forma delle orecchie) non ha cambiato i bisogni fisiologici del cane. Dentatura, anatomia e fisiologia dell’animale ne sono la prova.

Ci sono controindicazioni?

No, nessuna.

Perché la preferisci e la consiglieresti?

La preferisco e la consiglio perché è l’unica dieta adatta all’organismo del cane. Alcuni benefici evidenti sono:

  • Assenza di tartaro
  • Nessun cattivo odore
  • Pochi parassiti
  • Sistema immunitario forte
  • Quantità di feci inferiore
  • Tendini forti
  • Muscolatura migliore
  • Riduce l’insorgenza di malattie ossee (artrosi, artrite,ecc.)
  • Sviluppo migliore
  • Riduzione drastica di torsioni dello stomaco
  • Pelo bello, sano e lucido

Non occorrono chissà quali competenze per creare una dieta equilibrata e adatta ai nostri cani. La cosa più importante è informarsi bene per cercare di comprendere questo tipo di alimentazione. A tal proposito, consiglio di visitare anche il mio sito (www.barf.it) dove è possibile approfondire la conoscenza della BARF. Ricordiamoci che un cane non può vivere mangiando solo carne macinata o petto di pollo.

Anna de Romita, educatrice cinofila professionista (Bari)

 

Redazione DM.it