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I BISOGNI PSICOFISICI DEL CANE

A cura di

Chiara Santarelli  Educatrice cinofila del Centro Cinofilo ASD Hachiko – Fermo

Quando Claudio mi ha chiesto di scrivere un pezzo per DogMagazine sono stata al tempo stesso onorata e preoccupata, e ora di cosa posso parlare? Non sono una grande esperta in materia, mi occupo di cinofilia, a livello professionale, da soli 6 anni. Di cosa potrei scrivere? E pensando pensando ho trovato un argomento a me molto caro, affrontato in uno stage alcuni anni fa, e che credo possa essere utile a tutti, proprietari di cani, volontari dei canili e non solo, un argomento che ritengo fondamentale quando si decide di vivere con un cane.

Parlo dei bisogni psicofisici del cane.

Eh si perché pensare che al nostro quattro zampe basti avere pappa pronta, coccole a volontà e tre passeggiate al giorno è quanto mai riduttivo. Il cane è un animale sociale, convive con gli umani da millenni, condivide con gli umani la maggior parte della sua vita e nonostante questo spesso noi umani non siamo capaci di comprenderlo fino in fondo e di aiutarlo ad essere sano, equilibrato, felice.

Il concetto di “bisogno” è stato studiato in psicologia umana grazie alla pubblicazione del testo “Motivazione e personalità” del 1954 nel quale lo psicologo Abraham Maslow espose la teoria di una gerarchia di motivazioni che muove dalle più basse (originate da bisogni primari – fisiologici) a quelle più alte (volte alla piena realizzazione del proprio potenziale umano – autorealizzazione). Questa teoria è nota come Piramide dei Bisogni di Maslow.

La piramide dei Bisogni elaborata da Maslow: Bisogni fisiologici – Bisogni di sicurezza – Bisogni sociali – Bisogni di realizzazione

 

 

L’applicazione della Piramide dei Bisogni è stata traslata, seppur con le dovute variazioni, anche all’universo canino.

Ma quali sono questi bisogni e come possiamo soddisfarli?

Partendo dalla base abbiamo:

Bisogni fisiologici

Bisogni di sicurezza

Bisogni sociali

Bisogni di realizzazione

 

I bisogni fisiologici o bisogni primari sono quelli che permettono la sopravvivenza della specie.

  • Fame: mangiare pasti adeguati alla propria taglia, razza, età
  • Sete: avere acqua fresca e pulita sempre a disposizione
  • Sonno: poter riposare per il tempo adeguato senza essere disturbato
  • Movimento: poter fare attività fisica adeguata a taglia, razza ed età per il tempo necessario
  • Ambiente: poter vivere in un ambiente pulito, non inquinato, poter urinare e defecare lontano dalla cuccia, avere un riparo adeguato e uno spazio sufficiente in cui vivere.

Piccola annotazione: pensate ai cani della maggior parte dei canili italiani che non possono neanche soddisfare questi bisogni fondamentali….

 

Bisogni di sicurezza:

  • Tranquillità: avere una cuccia adeguata posizionata lontano da eventuali pericoli o fonti di disturbo
  • Prevedibilità: routine quotidiane che permettano al cane di avere punti di riferimento sicuri e prevedibili, a partire dai pasti sino alle passeggiate e alle interazioni sociali
  • Protezione: evitare situazioni di cui il cane può aver paura facendo esperienze tranquille e positive

 

Bisogni sociali:

  • Legame di attaccamento e appartenenza al gruppo: il cane, come abbiamo detto è un animale sociale ed il bisogno di sentirsi parte di un gruppo è molto forte.  Coinvolgere il cane nelle nostre attività, portarlo ovunque sia possibile, renderlo partecipe della nostra vita familiare, farlo socializzare, in sicurezza, con altri cani e con altre specie animali aiuta a soddisfare questo bisogno. Il cane che vive relegato in giardino, non esce mai, non incontra altri cani e persone sarà problematico, pauroso, diffidente e insicuro e questo si ripercuoterà fortemente sul suo benessere psicologico e sulla relazione tra lui e noi.
  • Varietà, come abbiamo visto la routine è importante per creare sicurezza al cane nelle sue esperienze quotidiane, ma altrettanto importante è la varietà di esperienze che faremo fare al cane, sempre in sicurezza, sempre tarate sulle caratteristiche del singolo individuo. È  importante proporre diverse esperienze al cane perché lo aiutano ad adattarsi più facilmente alle novità, ai cambiamenti e sviluppano le sue capacità cognitive.
  • Gioco: il gioco è forse il collante che lega la specie canina alla specie umana, cane e uomo giocano sempre, dalla nascita e per tutta la vita, il gioco è un esperienza fondamentale, per sviluppare l’intelligenza, l’apprendimento, la coesione sociale, per imparare le regole di vita, perché imparare divertendosi è una delle esperienze più costruttive che ci sia.

 

Bisogni di realizzazione: paragonabili ai bisogni di realizzazione – autorealizzazione umana, sono quelli che permettono lo sviluppo del pieno potenziale del cane secondo le sue caratteristiche individuali.

E’ un argomento un po’ ostico da trattare nel caso del cane, ma ci provo con un esempio: se un uomo può soddisfare il suo bisogno di autorealizzazione facendo un lavoro che ama, in cui diventa bravo e  tramite il quale viene riconosciuto come grande esperto del settore, così un cane da caccia, ad esempio,  soddisferà il suo bisogno di autorealizzazione proprio andando a caccia, ossia facendo l’attività più consona relativa alla sua più spiccata motivazione di razza.

Cosa possiamo fare in pratica per soddisfare i bisogni del nostro cane?

Fornire un’adeguata alimentazione, che si tratti di cibo secco o fresco cucinato da noi informiamoci delle esigenze nutrizionali del nostro amico. Il medico veterinario potrà darci le informazioni necessarie. Consideriamo che l’alimentazione di un cucciolo è diversa da quella di un adulto, a sua volta diversa da quella di un anziano, e la razione sarà diversa a seconda dell’età e dall’attività svolta dal cane. Se optate per un’alimentazione fresca cucinata da voi informatevi sui valori nutritivi degli alimenti, sulle percentuali di proteine, grassi, vitamine da inserire in ogni pasto, sulla tipologia degli alimenti, se sani o nocivi, perché alcuni alimenti per noi innocui per il cane possono essere letali. Se al contrario decidete di optare per l’alimentazione secca leggete l’etichetta. Ci sono marche più o meno famose e più o meno valide, non starò qui a pubblicizzarle ma, visto che si tratta di produzioni industriali, consiglio solo di acquistare marche etiche, possibilmente prodotte in Italia, e possibilmente cruelty free.

Collocate le ciotole di cibo e acqua – che deve essere sempre fresca, pulita e a disposizione del cane – in una zona tranquilla della casa, ponetele ad altezza del muso del cane e non a terra e dividete la razione in più pasti durante la giornata, possibilmente sempre negli stessi orari.

L’importanza del riposo: forse non tutti sanno che il cane riposa molte ore durante la giornata, tra sonno vero e proprio, pisolini e relax parliamo di circa 17 ore al giorno (19 per un cucciolo). La cuccia (cuscino, brandina, copertina) deve essere posta in un posto abbastanza tranquillo della casa, lontano da fonti di rumore eccessivo e da luoghi di passaggio intenso ma non completamente isolata. Se avete bambini in casa è opportuno insegnare loro a non disturbare il cane mentre riposa, c’è anche il famoso detto! E ovviamente neanche quando mangia. Durante il sonno il cane rielabora le informazioni acquisite e le esperienze fatte durante la giornata.

Se il vostro cane vive fuori casa, ad esempio in un box o in giardino assicuratevi che la sua cuccia sia adeguatamente riparata dalle intemperie e calda in inverno, fresca e ombreggiata in estate, posta lontana dalla recinzione e da fonti di inquinamento acustico e ambientale. Consiglio comunque di far vivere il cane in casa con la famiglia e di non relegarlo in giardino, perché, come già detto in precedenza parliamo di un animale nato per vivere in un gruppo e non isolato. Vivendo insieme rafforzerete molto di più il vostro rapporto e i benefici ci saranno sia per il cane che per l’intera famiglia.

Portate in passeggiata il vostro cane non solo per fare i suoi bisogni, ma anche per fare esperienze e conoscere il mondo.

La passeggiata è una delle attività più significative per il cane perché si riesce, in un colpo solo, a soddisfare i bisogni fisiologici del cane (urinazione e defecazione – movimento), i bisogni di sicurezza, (camminare lungo un percorso familiare crea una routine consolidata e il cane prevedendo quello che succederà, chi incontrerà e i luoghi in cui si recherà sarà più tranquillo), i bisogni sociali (relazionarsi con noi, con altre persone, con altri cani)  i bisogni di varietà (fare passeggiate in un luoghi diversi aiuta il cane a implementare le sua capacità di adattamento e ad affrontare i cambiamenti)

Passeggiate abitudinarie e passeggiate insolite, direte voi, cosa bisogna fare? E quanto deve durare la passeggiata? Consideriamo le tre uscite canoniche quotidiane, 5 minuti ogni volta non bastano, 2 ore sono troppe! Prendetevi una mezz’ora al mattino in cui potrete fare una passeggiata abitudinaria, un’ora circa a metà giornata, dopo pranzo, in cui farete una passeggiata diversa, e un’altra mezz’ora di sera con una passeggiata abitudinaria. Certo più tempo avrete meglio sarà!

Durante la passeggiata “insolita” potrete portare il cane al parco, al fiume, al lago, in città, in un quartiere diverso dal vostro, fate una capatina in un bar, fategli fare dei percorsi insoliti, ad esempio uno slalom tra gli alberi o tra i lampioni, un saltino sopra un muretto, un passaggio sotto una panchina, insomma con un po’ di fantasia tutto ciò che incontrerete sulla vostra strada potrà trasformarsi in un’attività ludica ed educativa da fare insieme.

E quando piove?

Quando il tempo è brutto e non vi permette di uscire per molto tempo potete creare dei giochi divertenti da fare in casa: problem solving, attivazione mentale, ricerca olfattiva sono attività divertenti, stimolanti e gratificanti per il cane, sviluppano l’intelligenza e migliorano il vostro rapporto.

I giochi da fare con il cane sono molti, oltre ai giochi di concentrazione e ricerca (problem solving, attivazione mentale, ricerca olfattiva)  che ho appena elencato c’è il gioco dello scambio che insegna al cane ad essere collaborativi con noi, il tira e molla che oltre ad aumentare la collaborazione aiuta a tenere sotto controllo la possessività, il riporto di oggetti e poi tutte quelle attività fisiche come l’agility dog, la mobility, il disc dog e simili che, se svolte in maniera adeguata e non eccessiva, contribuiscono a rendere la vita del cane e la nostra vita davvero divertente e completa.

Per quanto riguarda invece il discorso dei bisogni di realizzazione, come detto in precedenza sono quelli che aiutano il cane a sviluppare il suo pieno potenziale.

Il setter inglese felice perché può cacciare, il retriever felice perché può tuffarsi, prendere e riportare, il pastore maremmano abruzzese felice di svolgere il suo compito di guardiano del gregge, il bassotto esaltato quando si tuffa nella tana, il levriero a cui ridono gli occhi quando può correre a perdifiato, il siberian husky elettrizzato quando può tirare la slitta.

In fondo ogni razza ha le sue motivazioni preponderanti e quando può realizzarle e raggiungere i suoi obiettivi è, semplicemente, appagata.

E noi umani, che decidiamo di acquistare-adottare un cane, perché siamo noi a deciderlo, abbiamo il dovere di conoscerlo, per questo è fondamentale sapere quali sono i suoi bisogni e valutare se abbiamo tempo e voglia di impegnarci per soddisfarli. Solo così si può riuscire ad avere un cane equilibrato e felice. Se i bisogni fondamentali del cane non vengono soddisfatti possono generarsi dei problemi comportamentali anche gravi. Come sostiene Ma slow, “qualsiasi comportamento, anche quando sembra illogico, è motivato dal tentativo di soddisfare uno o più bisogni fondamentali.”

 

Chiara Santarelli

Educatrice cinofila ASD Hachiko – Fermo

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Redazione DM.it