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CESAR MILLAN: L’UOMO CHE PARLA AI CANI… O NO?

Articolo a cura di Giuseppe Moramarco, Cesar Millan è il fondatore del Dog Psychology Center di Los Angeles e la star del famoso programma televisivo “Dog Whisperer”. Oggi è riconosciuto come l’educatore di cani più famoso e richiesto d’America.

Giuseppe Moramarco – Istruttore Cinofilo e Cesar Millan

Nel giugno scorso ha fatto molto scalpore la richiesta dello stesso di registrare alcune puntate del suo programma televisivo nei canili d’Italia, Inghilterra e Olanda e il suo staff si è impegnato da subito a contattare associazioni e gruppi animalisti in Europa per ottenere supporto. Molte associazioni italiane di cinofilia e veterinaria, come Anmvi, Sisca, Scivac, Asetra e le principali associazioni per la protezione degli animali hanno però fortemente condannato i metodi di Millan. In un comunicato stampa dell’ENPA, Ente Nazionale Protezione Animali, si legge: «Oltre a non educare ed informare i proprietari al rispetto del benessere dell’animale, avallando quindi accessori come i collari a strozzo con punte interne, lui stesso impiega come ausilio nell’addestramento il collare elettrico, il cui uso in Italia è vietato dalla legge perché considerato maltrattamento».
Perché parole così dure nei confronti di questa persona? Perché le più importanti associazioni cinofile e veterinarie sono contrarie ai suoi metodi?
La risposta la possiamo trarre dal titolo del suo libro…. “IL CAPOBRANCO SEI TU”
Un titolo troppo, e sottolineo troppo, diretto ad evocare una sottomissione indiscussa del nostro amico a quattro zampe al potere umano.
Il metodo Millan non è assolutamente naturale perché nessun cane prende a calci nel ventre un altro cane per sottometterlo, nessun cane “strozza” un altro cane per farsi seguire, nessun cane infligge scosse elettriche ad un altro cane per pretendere la leadership. Il vero Alfa non ha bisogno di nessun “strano” oggetto per diventare CAPOBRANCO….. e questo i nostri amici pelosi lo sanno.
Allora come mai il suo metodo funziona? Come mai un cane problematico si stabilizza in pochissimo tempo dopo il suo arrivo?
E’ semplice: al suo arrivo, il cane deve sottomettersi al potere del “dog whisperer”. Questa è la condizione di partenza pretesa da Cesar Millan senza prendere minimamente in considerazione l’importanza di un’analisi preventiva del profilo caratteriale del cane e dei suoi eventuali malesseri, derivanti nella gran parte dei casi da carenze o errori all’interno della relazione uomo-cane. Inoltre, il suo intervento comporta, data la metodologia utilizzata, un notevole accumulo di stress a carico e a danno del cane! Millan si rapporta, infatti, all’animale come se fosse una macchina da governare e non un essere vivente con il quale relazionarsi. Negare l’esistenza dell’intelligenza e delle capacità cognitive del cane ed utilizzare un metodo basato sulla punizione e sulla forza fisica contraddice tutte le recenti acquisizioni in campo veterinario ed etologico riguardanti il cane e il suo progenitore lupo. I metodi basati sulla coercizione e la violenza fisica e verbale sono assolutamente privi di ogni base scientifica e, soprattutto, molto pericolosi per il benessere dei cani e per la sicurezza delle persone. Il grave stato di prostrazione psicologica e fisica in cui versa la maggior parte dei cani protagonisti, loro malgrado, degli episodi del programma televisivo “Dog Whisperer” è condannabile se applicato a cani di proprietà, ma sarebbe particolarmente devastante se utilizzato con cani provenienti da canili, i quali sono spesso reduci da situazioni di grave maltrattamento o interessati da problemi comportamentali dovuti alla condizione di randagismo.
Dopo tante critiche, però, bisogna elogiare l’energia calmo-assertiva e le posture di Cesar Millan di fronte ai cani.
Che cos’è l’energia calmo-assertiva?
Potremmo considerare l’energia trasmessa come il linguaggio che tutti gli animali parlano senza sapere, inclusa la specie umana. Tutti gli animali possiedono alla nascita la capacità di sentire e comprendere i significati di questa energia. Gli esseri umani tendono a dimenticarla perché fin da piccoli si insegna loro a credere che le parole siano l’unico modo per comunicare o, comunque, in assoluto il più importante. In realtà, pur non essendo coscienti di farlo, noi umani non smettiamo di parlare quella lingua ma diventiamo poco capaci di comprenderla. Molte specie animali sono in grado di capirci, ci sentono forte e chiaro, anche se noi, poi, incontriamo grandi difficoltà nel comunicare con loro. Un cane impiega pochi istanti per capire che tipo di energia emaniamo. Quella giusta per un leader è l’energia calmo-assertiva. Un leader calmo-assertivo è rilassato, sicuro di avere il controllo della situazione, coerente ed equilibrato. Le persone e gli animali sono attratti da questo tipo di energia magnetica. Nella maggior parte dei casi, essere invece arrabbiato o aggressivo può essere controproducente. Un cane non vorrebbe mai un leader con questo tipo di energia perchè lo percepirebbe come instabile.
L’energia calmo-assertiva è l’energia che dovreste impegnarvi a trasmettere quando interagite con il vostro cane, il vostro gatto, il vostro capo o i vostri bambini!
Concordo anche sulla sua “formula vincente”, citata nel libro “Il Capobranco Sei Tu” di Cesar Millan, nella sezione “Esercizio, Disciplina e Affetto”, ma non concordo sui metodi…
Analizziamoli:
– Esercizio: un cane ha bisogno di molto esercizio fisico e mentale. Ma non credo possa un tapis roulant, suggerito dallo stesso Millan, soddisfare al meglio questa esigenza. Il cane ha bisogno di passeggiare fuori casa, in un bosco o in un prato fiorito, e non fra quattro mura. La passeggiata o l’attività fisica è una delle prime componenti necessarie a rafforzare il binomio uomo-cane. Perciò mi domando, come potrei instaurare un bel rapporto con il mio cane se quest’ultimo passeggia in compagnia del tapis roulant ??!!!???
– Disciplina: fondamentale sì, ma non imposta in maniera dittatoriale. Essere un capobranco non significa essere un tiranno, ma un leader che gestisce le risorse (cibo, gioco, passeggiate, territorio) in maniera decisa, coerente e senza utilizzare minimamente la forza fisica. Con l’energia calmo-assertiva un semplice sguardo sta a significare tanto. Personalmente non ho mai picchiato il mio cane e mai lo farò e allora perché affidarsi a strumenti coercitivi o a punizioni corporali??!!!
– Affetto: nella formula di Millan è considerato l’ultimo tassello. Su questo punto non sono affatto d’accordo. Dimostro affetto al mio amico peloso quando si comporta correttamente, quando agisce per farmi piacere, quando non commette errori nello svolgimento di un esercizio, quando è calmo e tranquillo, quando mi rende felice!! Perciò porterei questo elemento al primo posto perché il cane adora mostrare e contraccambiare l’affetto per il proprio amico umano!

I metodi di Cesar Millan appaiono datati, violenti e tirannici e invito, perciò, i suoi fans o chi, di tanto in tanto, segue il suo programma televisivo a farlo con spirito critico.
Personalmente preferirei collaborare e non essere costretto a collaborare!! Perché per i nostri amici a quattro zampe dovrebbe essere diverso?

Giuseppe Moramarco

Redazione DM.it