Alcune riflessioni sul collare antiabbaio
A Torino e Prov.
tel. 340.3036377
- Bambini cresciuti con i lupi (parte prima) – 12 Gennaio 2024
- A lavoro con il maremmano Lillo – 31 Luglio 2013
- I cani vogliono la loro “Milano da bere” ma il comune non si decide – 24 Luglio 2013
Si suppone che chi decide di vivere con un cane lo faccia perché ne ama le caratteristiche canine, ovvero le qualità (ma anche le attitudini che mettono a dura prova la pazienza di noi bipedi) che non appartengono a Fido, a Bobby, al maltese, etc… ma sono proprie di tutto il mondo canino. A volte resto davvero perplessa rendendomi conto di quanta superficialità vi sia nelle scelte di alcuni proprietari di cani. Qualche giorno fa mi sono imbattuta nella pubblicità di un collare antiabbaio (non certo una novità nel settore vendite di materiale per cani) e, informandomi un po’, ho dovuto constatare che è un articolo molto richiesto. Esistono in commercio diversi tipi di collari antiabbaio: elettrici (sotto la dicitura “collare da addestramento”, “collare correttivo” e simili), ad ultrasuoni, collari che nebulizzano l’acqua ed altri ancora. Partendo dal presupposto che di collari elettrici non voglio neppure parlare, per il “semplice” fatto che li trovo ripugnanti e credo sia immorale utilizzare su di un cane un qualcosa che non sia utilizzabile su di un bambino o su di un essere umano in generale, devo ammettere che gli altri tipi di collare si vendono bene. No, non nel senso che so per esperienza quanto sia facile venderli, ma nel senso che hanno una parvenza cosi “gentile” da indurre all’acquisto un proprietario sfinito dal continuo abbaiare del proprio cane. Personalmente non condivido l’utilizzo di questi collari se non all’interno di un percorso educativo. Questo perché uno scorretto utilizzo di quest’ultimi ne può inficiare gli aspetti positivi. Solo una corretta valutazione del cane in questione da parte di un educatore cinofilo o di un rieducatore può far si che questo strumento venga utilizzato senza leggerezza e in modo adeguato. E’ importante comprendere che per il nostro cane l’abbaio è una forma di comunicazione. Certo, non l’unica, ma anche noi comunichiamo in diversi modi…
Pensate quanto sarebbe frustrante dover stare zitti per un giorno intero o avere la possibilità di parlare ma senza poterci muovere. Sarebbe strano e anomalo, vero? Impedire al nostro cane di abbaiare è l’equivalente dell’impedire ad una persona di comunicare nel modo che ritiene più opportuno. Capisco bene che il continuo abbaiare di un cane possa essere davvero esasperante e credo che in questi casi si debba intervenire, ma non con un collare, uno spray o altri sistemi pronti all’uso.
Bisognerebbe intervenire ponendosi una domanda: perché il mio cane abbaia continuamente? Le risposte possono essere molteplici (paura, stress, etc..) e ogni cane avrà la sua motivazione. Quello che conta è che l’abbaio compulsivo è sintomo di un disagio da parte del cane e spetta a noi intervenire per aiutarlo. La cosa migliore, come ho già detto, sarebbe rivolgersi ad un educatore cinofilo e raccontare quando Fido si comporta in quel modo e poi, con il suo aiuto, si potrebbero adottare delle regole e degli accorgimenti che lo aiutino a comportarsi in un modo più equilibrato. In alcuni casi l’utilizzo del collare antiabbaio si può rivelare molto utile, purché vi sia stata un’attenta analisi del perché e quando il cane si comporta in un determinato modo. Diffidate dalle soluzioni facili e “ascoltate” davvero il vostro amico a quattro zampe. I cani non adottano determinati comportamenti se non vi è una ragione e sicuramente non lo fanno con l’intento di darci fastidio. Sta a noi prendere in mano la situazione e scegliere la soluzione migliore per il benessere del nostro cane…e di tutta la famiglia!
Altre storie
