A cura di Minoli Claudio del Centro Cinofilo PsycoDogs di Bari
E’ arrivata la primavera e le giornate si sono finalmente allungate. Abbiamo più tempo da dedicare ai nostri amici a 4 zampe, ci sentiamo più carichi e sicuramente maggiormente propensi all’interazione con il nostro “fedele” amico anche grazie al tepore primaverile.
Molto spesso, però, le persone si domandano come poter avviare una corretta relazione con il proprio amico a 4 zampe.
Sicurmente, l’idea più costruttiva per un corretto sviluppo della vostra relazione con il cane, è quella di rivolgervi ad un educatore o ad un istruttore cinofilo professionista.
Un tecnico abilitato e soprattutto competente vi aiuterà a migliorare la relazione interspecifica e vi potrà guidare in un percorso formativo all’insegna del benessere per voi e soprattutto per “fido”.
Decidete di fare un giro di telefonate e di rivolgervi ad un centro di educazione della vostra città, ma vi capita di vedere una cosa strana: osservare l’istruttore cinofilo che durante la lezione utilizza una scatoletta di plastica che emette un suono particolare, “click-clack”.
Vi guardate attorno e cercate di capire meglio cosa sta accadendo, ma niente, non riuscite proprio a capire cosa sia quella scatoletta “magica”. Cani liberi, senza guinzaglio, senza collari, senza un contatto fisico pronunciato, così come vi aspettavate e così come vi aveva detto il vostro negoziante di fiducia o il vostro amico di passeggiate. E la cosa ancora più strana é che nel campo di addestramento non ci sono tantissimi cani, anzi, vi può capitare di vederne anche uno solo per volta.
Magari questa cosa vi insospettisce un po’ e provate a chiedere a qualche altro professionista, fate una ricerca su riviste, su internet e trovate un altro luogo più consono alle vostre aspettative, vi rendete conto di essere capitati in un luogo “giusto”, dove i cani sono tenuti al guinzaglio con i collari a strangolo che conoscete perfettamente. Gli stessi collari che vi sono stati consigliati dai conoscenti possessori di cani. E, finalmente, vedete un po’ di “disciplina”… tanti cani all’interno del campetto in fila che eseguono alla perfezione i “comandi” impartiti dai rispettivi proprietari.
Ma è davvero questo di cui abbiamo bisogno? Di una disciplina ferrea, di collari a strangolo per poter punire, di tonalità della voce esagerati, di stare in fila come “capre” ed eseguire tutto quello che l’istruttore dice di fare, tutti allo stesso tempo, tutti nella stessa maniera?
O sentite la necessità di comprendere il comportamento del vostro cane, il perché di determinati comportamenti e cercate un metodo non invasivo che vi permetta l’esecuzione degli stessi esercizi ma fatti senza l’ausilio della coercizione?
Quando ho iniziato la mia attività di educatore, non conoscevo altra metodologia, c’era solo quella descritta nei libri e nei manuali; I miei “maestri” mi hanno insegnato alla perfezione la funzionalità del collare a strozzo ( o collare a strangolo, collare a maglie, collare per l’addestramento, ecc).
Ma la cosa sicuramente importante è che gli studi e l’esperienza mi hanno insegnato che questo tipo di collare è un’arma pericolosa.
Con il passare del tempo per fortuna le cose sono cambiate, le metodologie si sono evolute nel rispetto del compagno a 4 zampe e gli studi condotti con estremi sacrifici, mi hanno portato ad abolire ogni forma di coercizione, ogni “arma” a discapito del cane, e cercare metodologie che portassero il cane a cooperare.
Nel centro in cui opero, il centro cinofilo Psycodogs, è oramai dal 1999 che non sono tollerati collari a strangolo, figuriamoci altre metodologie. Ed è da oltre 14 anni che ho scoperto la funzionalità di quella scatoletta di plastica, il famoso clicker di cui si sente tanto parlare ma del quale forse non si ha un’idea ben precisa, che assieme ad altri strumenti ed altre metodologie, fa parte dei programmi di educazione e di rieducazione del nostro centro cinofilo.
Il clicker ha una grande potenzialità se usato correttamente. Il cane non è obbligato ad eseguire un “comando”, non c’è imposizione, non ci sono conflitti di alcun tipo.
Il vostro amico a 4 zampe è sempre libero di scegliere quale comportamento attuare, e soprattutto ha ottenuto delle informazioni precise e sicure su quali sono i comportamenti che provocano gratificazione, sia al proprietario, sia al cane stesso.
E’ una meravigliosa scatoletta di plastica che ti permette una forma comunicativa diretta, un’opportunità unica visto le sostanziali differenze di linguaggio che esistono tra noi e i nostri amici a 4 zampe. Certo, non è stato semplice all’inizio, soprattutto vista la mia preparazione precedente. Mi è capitato di commettere anche errori sostanziali, ma ogni errore è sempre stato uno spunto di riflessione, era sempre il cane che avevo di fronte che mi comunicava l’alternativa migliore, la soluzione forse più lenta, ma di sicuro molto efficace, soprattutto nella costruzione di un rapporto con il vostro “pelosone”. Ma vediamo di capire meglio cos’è questo fantomatico clicker.
Il clicker è una semplicissima scatoletta di plastica che contiene al suo interno una linguetta metallica, e se premuto emette un suono secco, “click-clack”. Sono tante le persone che intravedono un gioco in questa scatoletta di plastica, altri pensano che sia come un fischietto, una specie di richiamo. Ma non c’è niente di più falso.
Il clicker si basa su concetti di psicologia estremamente chiari: il condizionamento classico, il condizionamento operante e soprattutto il rinforzo positivo.
Se usato correttamente (affidatevi sempre ad un professionista!!) è uno strumento estremamente potente che permette di dare al cane un’informazione estremamente importante: quale dei suoi comportamenti funziona, quale comportamento permette al cane di ottenere qualcosa che gli piace e che vuole, qualcosa che volta per volta, aumenterà le probabilità che lo stesso comportamento si verifichi di nuovo.
Ma ripeto, non è semplice il suo utilizzo basandosi su concetti di psicologia e anche perché è una vera e propria filosofia di vita. Significa infatti cercare un modo per comunicare e per vivere con gli animali, attraverso la gentilezza e la comprensione. E soprattutto vi permette di saper sfruttare le capacità del vostro amico, che sono totalmente differenti da quelle di un altro cane.
Ogni individuo ha caratteristiche completamente differenti l’uno dall’altro. Vi permette di costruire un rapporto univoco, che non si basa su schemi comportamentali generalizzati come può avvenire con l’utilizzo delle metodologie c.d. coercitive, dove ogni “pattern” comportamentale è paragonato a quello di un altro soggetto.
La prossima volta che vi avvicinate ad un centro di educazione in cui si usa il clicker training, soffermatevi con attenzione. Chiedete informazioni e cercate di capire l’enorme potenzialità di quello strumento. Chissà che anche voi non riusciate a costruire un meraviglioso rapporto con il vostro amico a 4 zampe anche grazie all’utilizzo del clicker training.
Claudio Minoli
Centro Cinofilo Psycodogs – Bari
www.psycodogs.it
tel. 339.3553035
- Ansia da separazione nel cane: consigli pratici per affrontarla al meglio! – 26 Novembre 2023
- Cani da Allerta Medica – Alert Dog: Eroi a Quattro Zampe che Cambiano Vite – 23 Novembre 2023
- Benessere sul Lavoro: Un Approccio Pet-Friendly per un Ambiente più Felice e Produttivo #ufficiopetfriendly – 13 Novembre 2023