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(a cura di Paola Luciani) L’anno scorso è iniziato il mio progetto fotografico denominato “Wild” rivolto a uomini che sentono un forte attaccamento alla natura e agli animali e si ritengono in stretto contatto con loro.

“Wild” è interamente dedicato a loro, di solito sempre poco fotografati perchè il fotografo preferisce belle donne quasi sempre succinte e senza veli da poter immortalare.

Anche in questo sono diversa o per lo meno tento di esserlo seguendo ciò che il mio occhio cerca per nutrire la mia interiorità.

Come ho spiegato nel mio precedente articolo, la mia fotografia è mirata a raccontare oltre all’immagine anche qualcosa del proprio essere e del legame forte con la Natura vista come elemento fondamentale del mio sentire.

Vado così alla ricerca di sensazioni che possano tradursi in fotografie che volutamente non post.produco molto per lasciare il senso a ciò che esiste nella realtà. E tradurlo in immagine.

“Wild” significa “selvaggio-selvatico” ossia non raggiunto dall’uomo, primitivo, libero, non addomesticato.


Tutti i miei progetti partono da un’immagine che si forma in me e che ho bisogno di tradurla, così sono andata alla ricerca di uomini che mi potevano raccontare del loro legame con l’Universo e con Madre Natura.

Il progetto è stato accompagnato dalle dichiarazioni che ognuno di loro ha rilasciato per descrivere meglio le loro sensazioni e per rafforzare il rapporto parola-immagine che da sempre accompagna la mia fotografia introspettiva.

Quale miglior modo di rappresentare Madre Natura attraverso il rispetto di un Uomo? L’uomo quindi visto come elemento di equilibrio, di legame sia con il femmineo che con gli animali, un uomo che è difficile trovare nella nostra civiltà ma che per fortuna esiste ancora, basta dargli voce, nutrirlo, assecondarlo e permettergli di parlare con la Terra, per amarla e proteggerla.

Il culto della Grande Madre risale ai tempi della preistoria, e ha dato vita poi a diverse divinità femminili che hanno da sempre impersonificato la vita, la fertilità, l’amore sensuale, la caccia, il ciclo naturale morte-rinascita.

La Natura sembra di contorno alle mie immagini, visto che i protagonisti sono gli uomini ma entra prepotentemente in scena e lo avvolge e guardandole mi sono fatta questa domanda: chi protegge chi?

Credo che sia nostro dovere riuscire a ricordaci di essere sempre un po’ “wild” .

Tutt’ora il progetto è aperto a tutti gli uomini che si sentono rappresentati da questi miei scatti e che abbiano voglia di portarmi con loro alla scoperta di luoghi dove si possano sentire “a casa”.

Qui il link per visionare il progetto: http://www.paolaluciani.com/fotografia/portfolios/wild/

Redazione DM.it