
a cura del Dott. Alessandro Prota – Medico Veterinario
La dermatiti nel cane e nel gatto sono ormai diffusissime anche a causa di una errata educazione alimentare.
Spesso il proprietario ricorre all’uso del cortisone, di antistaminici o addirittura alla ciclosporina, un chemioterapico che dopo alcuni mesi presenta il conto per la sua inevitabile tossicità come alterazioni del sangue, e in alcuni casi addirittura a malattie degenerative possono trasformarsi in tumori.
La maggior parte delle dermatiti, una volta escluse le cause parassitarie, può essere di origine alimentare, la cui causa principale è l’aggiunta di grano, farina agglutinata di mais, soia e lieviti.
Tutte sostanze che sensibilizzano la parete intestinale rendendola porosa (perdendo la permeabilità).
Quando la parete intestinale è alterata le particelle alimentari, i lieviti ed i batteri, riescono a raggiungere attraverso il sangue la pelle, provocando così sensibilizzazione cutanea, infiammazione e/o prurito.
Se la pelle si infiamma, i batteri e lieviti che normalmente in numero contenuto sono presenti sulla pelle, proliferano trovando le condizioni ideali per moltiplicarsi: umidità della pelle (per il leccamento) lesioni cutanee da grattamento e relativo abbassamento delle difese locali.
I lieviti (come la Malassezia), i parassiti come alcuni agenti della rogna (che sono spesso presenti in numero limitato sulla cute sana) e i batteri, in seguito ad una variazione del PH cutaneo (dovuta all’infiammazione) si moltiplicano e la pelle si sensibilizza contro le tossine in eccesso prodotte da questi agenti infettivi (Lieviti Batteri e Parassiti).

Spesso si fanno test allergici e vaccinazioni per combattere le allergie ma i risultati sono (nonostante i costi elevati) deludenti perché è praticamente impossibile controllare i vari agenti allergizzanti e gli alimenti che creano intolleranza, interferendo con le prove allergiche.
Il sistema immunitario di un soggetto atopico è squilibrato anche per l’eccesso di vaccinazioni annuali, trattamenti per la filaria, antiparassitari e farmaci che possono interferire con i test allergologici e l’immunoterapia con vaccini .
La pelle manifesta anche un malessere interno con disfunzioni del fegato, dei reni e dell’intestino. Le tossine vengono eliminate sia con i comportamenti eliminatori (defecazione e minzione), ma vi è anche un particolare processo che porta all’espulsione attraverso il sebo della cute. Vi capiterà infatti di notare che quando questo aumenta, vi è in generale una tendenza all’aumento del cattivo odore della pelle.
Questo processo non andrebbe bloccato ma favorito affinché le tossine possano essere espulse più facilmente, attraverso ad esempio drenanti fitoterapici, bagni frequenti medicati, spugnature e frizioni. In questo modo si favorisce un riequilibrio del sistema immunitario. Importante sarà l’utilizzo di prodotti naturali con azione immunomodulatrice (che regola il sistema immunitario).
In alcuni casi però la Medicina Tradizionale blocca l’infiammazione, ad esempio con l’uso del cortisone o di antistaminici, fino ad arrivare al colpo finale con l’utilizzo della ciclosporina (sostanza immunosoppressiva adoperata per i trapianti d’organo).
Compito della Medicina Naturale Veterinaria è quella non solo di curare la pelle ma di aiutare l’organismo a eliminare la causa, portando l’organismo all’autoguarigione.
Questa avviene quando l’organismo riequilibrato ripristina lo stato di salute della pelle.
Compito del Veterinario Naturopata è eliminare le fonti di intossicazione (alimentazione industriale, eccessi di antiparassitari, eccessi di vaccinazioni, eccesso di farmaci) guardando il paziente a 360 gradi senza trascurare alcun sintomo e non solo concentrandosi sulla pelle ma valutando la funzionalità degli organi, la quantità e qualità del cibo, controllare l’azione farmacologia (spesso associazioni di farmaci molto pericolosi) privilegiando dove è possibile rimedi naturali non tossici integrando (quando indicato) l’alimentazione con Antiossidanti, Vitamine e Micoterapici.
Inoltre va ricordato che i rimedi naturali lavorano in sinergia con gli antibiotici e permettono di ridurre il dosaggio dei farmaci e la relativa tossicità dei trattamenti dermatologici .
Fondamentale e’ ricordare che la pelle non guarisce se non si interviene con un’alimentazione naturale priva di conservanti, aromatizzanti, farine glutinate di mais e frumento che sensibilizzano la parete intestinale e grassi spesso di scarsa qualità che alimentano i processi infiammatori.
Pertanto, prima di far sottoporre i vostri amici a quattro zampe a trattamenti farmacologici (spesso troppo tossici) è fondamentale documentarsi sulle strade alternative che offrono i rimedi naturali. Eliminare le cause alimentari, purtroppo spesso trascurate, può già essere un fattore di successo per il trattamento delle complicazioni dermatologiche sia nel cane che nel gatto.
Veterinario Naturopata – Tel. 3393201159
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