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Traduzione a cura di Valeria Boissier ( www.unanimaleundono.it ) in collaborazione con Alessandra Monteleone.

Note: questo articolo è il riassunto dei concetti  ed esercizi presenti nel programma SANE soluzioni per comportamenti  problematici dei cani di Kathy Cascade
da qui, puoi invece ordinare il libro di Linda Tellington-Jones – il TTouch per il Cane con Dvd

Per la maggior parte, credo che questi comportamenti reattivi siano scatenati da paure e si sviluppino come un meccanismo  che serve a gestire le situazioni stressanti generate dall’ambiente. (Preferisco parlare di “reattività” perché questo termine descrive meglio una reazione specifica, per esempio un abbaio o un ringhio in un contesto ambientale specifico). Parlare di un cane “aggressivo” spesso è associato ad un giudizio e potrebbe non essere accurato nel descrivere il comportamento del cane nella maggior parte delle volte). La prima priorità di qualsiasi animale (ma anche per le persone se vogliamo) è di sentirsi al sicuro. Siamo tutti consapevoli della risposta combatti o scappa nel sentirsi minacciati, ma cosa succede  quando togliamo la possibilità di scappare dal potenziale pericolo? Tutto cambia quando un cane è tenuto stretto al guinzaglio o messo alle strette in un angolo. Niente aumenta di più l’ansia che essere intrappolati quando siamo nervosi o abbiamo paura. Immaginatevi come vi sentiresti al vostro prossimo appuntamento con il vostro dentista o dottore legati alla sedia!

segnali calmanti
Turid Rugaas ha perfettamente descritto quelli che chiama i “segnali calmanti” che i cani usano per comunicare intenti non minacciosi fra di loro e agli esseri umani.

I cani utilizzano un linguaggio diverso per dirci che sono preoccupati o nervosi, cosi dobbiamo imparare ad osservare nello specifico il loro linguaggio corporeo e i segnali più sottili di comunicazione. Turid Rugaas ha perfettamente descritto quelli che chiama i “segnali calmanti” che i cani  usano per comunicare intenti non minacciosi fra di loro e agli esseri umani. Nel suo ultimo libro, “For the love of a dog, understanding emotion in you and your best friend”, Patricia McConnel condivide diverse  bellissime fotografie di espressioni facciali di cani e del loro vocabolario del corpo. Dal punto di vista del TTouch, sappiamo che postura e equilibrio riflettono gli stati emotivi. Riconoscere queste informazioni facciali e rispondere alla necessità del cane di sentirsi al sicuro è il primo passo che chiamo “costruire fiducia un’ esperienza dopo l’altra”.

Lavorare con la reattività comporta l’assimilazione di un approccio basato sull’ aiutare il cane (e il padrone) ad abbassare il livello di stress, instaurare fiducia e aumentare la capacità di adattarsi alle varie situazioni.. L’obiettivo è di dare al cane una nuova esperienza nel sentirsi sicuro, rilassato e in controllo della situazione anche in ambienti preocupanti o in presenza  di altri cani o persone, che in precedenza avrebbero portato una reazione di paura.

 

Il vantaggio del metodo Tellington TTouch

Sappiamo che i comportamenti di paura, ansia e d’allerta portano grandi cambiamenti fisiologici nel corpo attraverso lo scarico di ormoni e sostanze neurochimiche potenti. Una delle reazioni  più basilari è l’aumento della tensione muscolare nell’insieme del corpo, il che  porta cambiamenti nella postura e nei movimenti. Il metodo TTouch consente di ridurre queste reazioni fisiologiche di allerta e di tensione muscolare che portano comportamenti reattivi.

Una comunicazione priva di minaccia ed efficace aiuta a ridurre la reattività del cane. Abbiamo bisogno di strumenti performanti per aiutare il cane  a sviluppare nuove risposte allo stress. Utilizzare un Halti e/o due punti di contatto aiuta a ridurre la tensione esercitata sul collo del cane (vedere qui sotto) e permette di utilizzare dei segnali sottili attraverso il guinzaglio.

 

Kathy Cascade durante uno stage di Tellington TTouch®
Kathy Cascade durante uno stage di Tellington TTouch®

Per consentire al cane di fare un esperienza positiva e di imparare nuovi comportamenti in presenza di altri cani (o persone), dobbiamo mettere il cane in movimento e fargli fare degli esercizi mirati. Il movimento diminuisce il sentimento di essere in una situazione senza via d’uscita. Aggiungendo frequenti pause per la presa di coscienza di un stato di equilibrio fisico, influenziamo anche l’equilibrio emotivo e mentale.  Possiamo anche intensificare il lavoro  portando il cane a fare il lavoro a terra del TTouch

 

Ridurre la reattività: un metodo efficace

 Eliminare la tensione nel collo: uno dei gesti principali per aiutare un cane a sentirsi più al sicuro è rimuovere la tensione sul collo. Già la più leggera delle tensioni intralcia  la respirazione. In caso d’incontro con oggetti che creano paura o ansia (anche soltanto un semplice sguardo verso un altro cane o persona), una sensazione di strangolamento o di respiro intralciato aumenta l’ansia. Inoltre un unico punto di contatto tra il collare e il guinzaglio non è il modo migliore per riequilibrare un cane che tira al guinzaglio, di lato o in avanti. Combinare un collare con un secondo punto di contatto sulla pettorina impedisce una trazione costante sul collo e aiuta a rimettere il cane in una posizione equilibrata, sui suoi quattro arti. Il collare ci aiuta cosi  a spostare lo sguardo del cane o la sua testa dall’altro cane (questo viene interpretato come un segnale calmante da l’altro cane) con pochissima trazione.

Dare sufficientemente spazio al cane: lo spazio è il fattore principale per impedire comportamenti reattivi e aiutare un cane a sentirsi in sicurezza! Focalizzando la nostra attenzione sui segnali che il cane manda, è facile capire quale è la zona di confort (spazio vitale del cane) di ogni cane. Questo spazio di consente di lavorare lentamente sull’avvicinamento ad un altro cane con i mezzi di procedimento spiegati in seguito. È spesso più semplice lavorare all’esterno, per avere delle distanze più grandi fra i cani.

 Cominciare con un cane “neutro”: un cane chiamato neutro è un cane sicuro di lui, che utilizza segnali di calma e soprattutto che non reagisce se un altro cane abbaia! Spesso un buon cane neutro può provocare una risposta di calma in un cane nervoso o pauroso senza che il suo padrone  debba intervenire.

 Controllare le proprie emozioni: è importante che il padrone impari a non reagire alle reazioni del cane. Non è sempre facile quando si tratta del proprio cane!  Conservare uno stato emotivo di calma, sicuro e neutro durante il lavoro con un cane reattivo influisce radicalmente sullo stato emotivo del cane. Rilassare il proprio corpo e conservare una posizione equilibrata aiuta ad agire correttamente se il cane reagisce o se si lancia all’ improvviso su un altro cane. Avvertenze:  se non ve la sentite di lavorare con cani reattivi verso altri cani e/o  persone, vi consiglio vivamente di rinunciare!

Esercizi per diminuire la reattività.

La filosofia del metodo TTouch insiste sul fatto che vogliamo motivare il cane a vivere delle esperienze positive.  Insomma facciamo di tutto  per creare una situazione nella quale il cane si sentirà al sicuro ed evitare le situazioni che provocano paura o aggressività. Ricordiamo: prevedere spazio a sufficienza, un fattore fondamentale. È importante che il cane pauroso possa vedere l’altro cane.. Lo sappiamo tutti: se qualcosa ci fa paura, vogliamo vedere cosa sta succedendo! Dare la possibilità al cane di guardare l’altro cane qualche istante può diminuire la sua ansia. Pero se il cane fissa l’altro cane o mostra dei segni di preoccupazione, possiamo chiedergli di spostare lo sguardo con un leggero segnale sull’halti. Spostarsi o cambiare direzione permette anche di distogliere l’attenzione del cane.

 

La filosofia del metodo TTouch insiste sul fatto che vogliamo motivare il cane a vivere delle esperienze positive. Insomma facciamo di tutto per creare una situazione nella quale il cane si sentirà al sicuro ed evitare le situazioni che provocano paura o aggressività.
La filosofia del metodo TTouch insiste sul fatto che vogliamo motivare il cane a vivere delle esperienze positive. Insomma facciamo di tutto per creare una situazione nella quale il cane si sentirà al sicuro ed evitare le situazioni che provocano paura o aggressività.

L’interrogativo sulle ricompense sotto forma di cibo quando si lavora con cani aggressivi o reattivi torna spesso. Alcuni metodi usano il cibo sotto forma di distrazione primaria, per impedire il cane di vedere l’altro cane ed evitare cosi una reazione. Approvo l’utilizzo del cibo in modo riflessivo e delle ricompense per il lavoro con i cani,  e i risultati sono spesso entusiasmanti.  Però il cibo può a volte portare uno stato di eccitazione quando il  nostro obiettivo è di mantenere uno stato di calma, rilassatezza ed equilibrio nel  cane. Penso anche che il cibo utilizzato come distrazione non insegni necessariamente al cane a sentirsi sicuro di se e fa solo eludere una reazione in modo temporaneo. Se il cibo non porta il cane in un stato di sovreccitazione , può essere utilizzato occasionalmente durante l’esercizio.

Ogni tappa dell’esercizio seguente aumenta la difficoltà, e la decisione di passare alla tappa seguente dipenderà delle reazioni del cane e dell’osservazione rigorosa del linguaggio del suo corpo. Altro punto importante: prevedere delle sedute corte, di una durata di 10 a 20 minuti al massimo.

 

Sedute per tappe:

 

E dunque un mio dovere aiutare i miei clienti a prendere consapevolezza delle loro proprie responsabilità e offrire loro un sostegno imparziale se non si sentono in grado di gestire questo rischio.
E dunque un mio dovere aiutare i miei clienti a prendere consapevolezza delle loro proprie responsabilità e offrire loro un sostegno imparziale se non si sentono in grado di gestire questo rischio.

 Seguire il cane neutro  a una distanza sufficiente su un grande cerchio.  Questo si può fare fuori dal  percorso ad ostacoli. I padroni camminano qualche metro con i cani poi si fermano un momento per permettere ai cani di mettersi in equilibrio, senza tensione nel guinzaglio. Le pause sono corte,  poi i padroni si rimettono in movimento.

 Cominciare con il labirinto. La prima volta, il cane reattivo entra nel labirinto mentre il cane neutro esce dal labirinto.  I cani non si trovano mai faccia a faccia. Diminuire progressivamente la distanza fra i cani.  Un’altra persona può venire a mettersi in un posto strategico  fra i cani quando si trovano di fronte l’uno al l’altro nel labirinto.

 Camminare in parallelo. I due cani  vanno avanti in parallelo con una distanza sufficiente fra di loro. Una terza persona può anche camminare fra di loro. Ripetere  questa tappa diverse volte, diminuendo progressivamente la distanza fra i cani se possibile. Dare la possibilità ai cani di fermarsi ad intervalli regolari per rimanere in equilibrio e ripetere i segnali di calma. Quando il cane timido propone dei segnali di calma e leva lo sguardo dall’altro cane, considero che l’esercizio è riuscito molto bene.

 Camminare verso il cane neutro e sorpassarlo.  Di nuovo una terza persona può camminare fra i cani se necessario. Potete anche utilizzare dei coni per creare una barriera parziale. Poco a poco, i cani si avvicinano fino a incontrarsi  faccia a faccia brevemente.

 Introdurre un secondo cane neutro e ricominciare il procedimento

 Sempre interrompere l’esercizio quando sentite questa vocina che vi dice “ wow, sta andando proprio bene,  si dovrebbe magari lasciare i cani annusarsi”.  Scrivo questo con umorismo, ma è importante  fermarsi su un successo  e non spingere troppo.  Non è necessario che i cani si annusino,  e lo faccio molto raramente durante l’esercizio

Per aiutare un cane a sentirsi più sicuro in presenza  di altri cani, ho combinato questo esercizio con biciclette, skateboards, cavalli e anche figuranti con capelli sgargianti!

Un ultimo commento…

Anche se sono convinta che il metodo TTouch è una soluzione positiva ed efficace per aiutare i cani a sviluppare  autostima e la loro facoltà di gestione degli avvenimenti , ogni cane con un comportamento reattivo estremo o che ha già morso presenta sempre un rischio.  E dunque un mio dovere aiutare i miei clienti a prendere consapevolezza delle loro proprie responsabilità e offrire loro un sostegno imparziale se non si sentono in grado di gestire questo rischio.

 

2008 Kathy Cascade – Animal connection – www.spiritdog.com

Redazione DM.it