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Veronica Berardi
Bambini cresciuti con i lupi.
Bambini cresciuti con i lupi.

Ci sono storie davvero affascinanti. Storie che non vorremmo mai smettere di ascoltare, a qualsiasi età. Storie che ci piace raccontare per vedere la meraviglia dipingersi sul volto di chi ci ascolta. Alcune sono storie inventate, altre sono vere e altre ancora sono un ibrido. Nel senso che c’è qualcosa di vero, ma quanto e cosa non siamo in grado di definirlo con esattezza.

Tra le mie storie preferite (e sono sicura che è così anche per molti di voi) vi sono quelle dei bambini-lupo. Ragazzi cresciuti allo stato selvatico o che, per svariate circostanze, si sono ritrovati a convivere per periodi anche lunghi con un branco di lupi. Molte testimonianze giungono a noi attraverso i secoli e prima di trovare la loro forma scritta sono passate di bocca in bocca, quindi non sappiamo quanto la notizia originale potesse somigliare a quella a noi pervenuta. Certo è che, viste le numerose testimonianze (alcune delle quali decisamente attendibili), non possiamo non considerare che vi sia molto di vero. Ma cosa ci incanta di queste storie? Sarà il mito del “buon selvaggio” che non tramonta mai, sarà il senso dell’avventura che vi scaturisce, sarà che l’idea di potersi considerare parte integrante di un branco di lupi ha un suo fascino…

Oggi voglio condividere con voi questa storia. Una storia che è l’inizio di un piccolo viaggio che ci porterà a conoscere diversi aspetti di questi bambini-lupo e delle storie-leggende che li accompagnano.

Una storia che è l'inizio di un piccolo viaggio che ci porterà a conoscere diversi aspetti di questi bambini-lupo e delle storie-leggende che li accompagnano.
Una storia che è l’inizio di un piccolo viaggio che ci porterà a conoscere diversi aspetti di questi bambini-lupo e delle storie-leggende che li accompagnano.

 

Benché in America siano rare le storie su bambini-lupo, ne esiste una texana piuttosto vecchia che tracconta di una ragazza-lupo cresciuta sul Devil’s River, a nord dell’attuale Del Rio. La ragazza era nata, secondo la storia, nel 1835 nel punto di confluenza dei fiumi Dry Creek e Devil’s River. La madre, Mollie Pertul Dent, morì durante il parto e il padre, John Dent, rimase vittima di un temporale in un ranch a diversi chilometri di distanza, dove si era recato per invocare aiuto. La bimba non fu mai ritrovata e si suppose che fosse stata mangiata dai lupi vicino al rifugio isolato della famiglia.

Nel 1845, un ragazzo di San Felipe Springs (Del Rio)riferì di aver visto “una creatura, dai capelli lunghi che le coprivano il volto, che sembrava una ragazza nuda” attaccare un gregge di capre insieme a numerosi lupi. Resoconti simili furono riferiti da altre persone durante l’anno, e alcune storie Apache raccontavano di orme di bambino trovate più volte tra quelle di lupi nella stessa area, per cui si diede avvio a una caccia organizzata.

Al terzo giorno di caccia la ragazza venne intrappolata in un canyon. Un lupo che le stava accanto venne messo in fuga e ucciso quando prese ad attaccare i battitori. La ragazza fu legata e condotta al ranch più prossimo, dove venne sciolta dai legacci e chiusa in una stanza.

La sera stessa, un grande numero di lupi, in apparenza attratti dal lungo, triste e incessante ululare della ragazza, si avvicinò al ranch, causando il panico tra il bestiame domestico e favorendo la fuga della prigioniera nella confusione. Non fu più avvistata per sette anni. Nel 1852, una squadra addetta a rilevamenti in esplorazione di una nuova pista per El Paso, la vide su una lingua di sabbia lungo il Rio Grande, molto più a monte del luogo di confluenza con il Devil’s River. Era con due cuccioli. Dopodiché nessuno la vide più.

Questa è la storia che raccontano. (tratto da Of Wolves and Men, Barry Holstun Lopez, 1978)

Puoi trovarla in edizione inglese da questo LINK

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