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A cura di Anna De Romita – educatrice cinofila Bari

Le origini

La razza discende direttamente dalla English foxhound importata negli USA verso la metà del XVII secolo. Nell’arco di circa un secolo e incrociando quest’ultima razza con una variante francese si ebbe la American foxhound, forse ulteriormente modificata successivamente attraverso l’accoppiamento con Levrieri e Segugi. La razza con tutte le sue caratteristiche peculiari viene registrata ufficialmente al registro del Kennel Club nel 1886. George Washington fu uno degli artefici dell’attuazione di un programma di allevamento per la nascita della razza stessa. Egli ricevette infatti in regalo dal generale Lafayette un esemplare di Segugio francese e si interessò da subito alla creazione di un esemplare che fosse più veloce e più alto del suo parente francese o inglese per ottenere prestazioni più elevate durante le battute di caccia di volpi, coyotes e cervi.

L’aspetto fisico

Classificazione FCI: gruppo 6, Segugi e cani per pista di sangue. Tipologia Braccoide.

La corporatura è molto simile a quella dell’English foxhound ma la variante americana presenta un aspetto più magro e slanciato. Inoltre è più veloce e ha un olfatto più sviluppato. L’altezza può raggiungere i 25 cm e il peso può arrivare fino a 90 Kg. Il cranio è grande e allungato, i padiglioni auricolari ampi e pendenti, gli occhi larghi e il mantello a pelo raso presenta varie colorazioni tra il nero, il marrone, il rossiccio e il bianco ma è solitamente tricolore. La coda è sottile e leggermente curva ma non ripiegata sul dorso. Può manifestare problemi di salute collegati all’udito e alla colonna vertebrale.

Il carattere

I cani appartenenti a questa razza sono pieni di energia, intelligenti, molto affettuosi e amanti del gioco, convivono molto bene con i bambini e con altri cani ma non sempre con piccoli animali di altre specie che vengono visti come possibili prede. Tuttavia non bisogna dimenticare l’intento primario per il quale la razza è stata creata e cioè andare a caccia. Di conseguenza non sono cani da appartamento e possono tollerare di vivere in una piccola abitazione solo nel caso in cui il proprietario abbia l’accortezza di garantire all’animale esercizio quotidiano all’aria aperta. Sono protettivi con le persone e con i cani che considerano appartenenti al proprio branco, amano esplorare e manifestano a volte qualche difficoltà nel rispondere al richiamo e una certa testardaggine nell’addestramento. Sono comunque abbastanza docili e amano molto lavorare e correre all’aperto, quindi sono molto indicati per chi vive in campagna o per chi comunque ama molto l’attività fisica e le passeggiate e ha già esperienza di convivenza con cani. L’attività di caccia potrà essere sostituita efficacemente, qualora il proprietario non sia un cacciatore, con passeggiate e attività quali la ricerca o l’agility.

(a cura di Anna de Romita, educatrice cinofila-Bari)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Redazione DM.it