Era andata a riprendere i cani in pensione dopo essere stata in viaggio in Argentina e, poco dopo, aveva deciso di sguinzagliare i suoi due Bull Terrier nell’area dell’autogrill modenese nel quale si era fermata per una sosta. Vedendo avvicinarsi un uomo con un cane lo aveva informato che il maschietto della coppia non andava molto d’accordo con gli altri cani maschi.
Questo è bastato a scatenare l’aggressione. L’uomo si è avventato contro il cane della ragazza, la venticinquenne Carlotta Guastini, prendendolo a calci, per poi prendere a pugni anche leu nel momento in cui aveva cercato di intervenire. Alcuni testimoni hanno chiamato la polizia ma nel frattempo Carlotta ha riportato diversi lividi, naso sanguinante e occhiali rotti. Un niente, una semplice informazione (che forse l’uomo ha vissuto come un divieto?), sono bastati a scatenare tanta violenza.
La ragazza venticinquenne è riuscita a convincere l’uomo a mostrarle i documenti, anche grazie all’aiuto di altre persone che si trovavano in loco, e a prendere il numero di targa. Ora spetta alla giustizia far scontare all’uomo la pena non per un’aggressione ma per due. E se al posto della ragazza ci fosse stato un uomo, la violenza sarebbe stata maggiore? E se il cane l’avesse morso, come si sarebbero messe le cose per il povero quadrupede? I giornali e le tv sono piene di atti di violenza gratuiti. Qualcosa deve cambiare.
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