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Ma i cani possono riconoscere un loro simile soltanto guardando l’immagine di un altro cane anche se di razza diversa?
Ma i cani possono riconoscere un loro simile soltanto guardando l’immagine di un altro cane anche se di razza diversa?

Gli animali di una stessa specie per natura sono portati a riunirsi per la vita sociale.

Solitamente gli individui della stessa specie si riconoscono e sono più attratti da immagini di altri individui sempre della stessa specie rispetto a quelli di specie diverse.

Sappiamo bene che i cani si riconoscono, lo notiamo quando andiamo in passeggiata e il nostro cane rivolge la sua attenzione ad una altro cagnolino anche se questo si trova molto distante…ma in questo caso entrano in gioco fattori olfattivi ed uditivi.

Ma i cani possono riconoscere un loro simile soltanto guardando l’immagine di un altro cane anche se di razza diversa?

La dottoressa Autier-Derian della Scuola Nazionale di Veterinaria di Lione in Francia e il suo team di ricercatori hanno studiato questo fenomeno tra cani domestici. Tra i cani domestici ci sono moltissime razze riconosciute e queste sono razze molto diverse tra loro, conosciamo i cani molto pelosi, quelli con il pelo corto (senza considerare il colore), cani con il muso corto e cani con il muso lungo, le orecchie sono diverse e così via…

La dottoressa ha deciso così di provare un esperimento che permettesse di capire se i cani riescono a riconoscere l’altro cane tramite immagini nonostante le diversità fisiche.

il cane doveva andare verso uno dei due schermi e posare la sua zampa su una tavoletta poggiata davanti agli schermi e poi tornare al posto di partenza.
il cane doveva andare verso uno dei due schermi e posare la sua zampa su una tavoletta poggiata davanti agli schermi e poi tornare al posto di partenza.

Lo studio si è svolto su nove cani. Questi cani sono stati addestrati a rimanere seduti davanti a due schermi separati sui quali venivano mostrate delle immagini sempre varie di animali diversi, uomo compreso e cani di diverse razze. Le immagini ritraevano le figure che potevano avere diverse angolazioni: frontali, laterali o ruotate ma nessun cane ha visto la stessa immagine due volte. Ogni cane ha visto circa 144 foto selezionate a caso.
Quando sugli schermi appariva l’immagina, l’istruttore dava al cane il comando “immagine” e quest’ultimo doveva andare verso uno dei due schermi e posare la sua zampa su una tavoletta poggiata davanti agli schermi e poi tornare al posto di partenza. Tutte le volte che il cane identificava il volto di un altro cane l’istruttore lo premiava.

Tutte le volte che il cane identificava il volto di un altro cane l’istruttore lo premiava.
Tutte le volte che il cane identificava il volto di un altro cane l’istruttore lo premiava.

Con questo studio i ricercatori hanno dimostrato come, nonostante le diverse razze e le diversità morfologiche, ognuno dei nove cani scelti per l’esperimento è riuscito a riconoscere i volti degli altri cani.
Quello che ai ricercatori resta da scoprire è quali caratteristiche fisiche stavano usando i cani per distinguere i loro simili dalle altre specie.

Paola De Ruggieri