A cura di Anna De Romita – educatrice cinofila Bari
I cani dormono e sognano e il loro sonno può essere suddiviso in due fasi: sonno “ad onde lente” o sonno della mente e sonno “rem” (rapid eye movement) o sonno del corpo. Il primo è quello più profondo, una fase in cui è più difficile svegliare l’animale mentre il secondo è più leggero ed è per l’appunto caratterizzato da rapidi e/o quasi impercettibili movimenti del corpo, in particolare occhi e zampe.
In realtà quasi tutti i muscoli sono in movimento e si contraggono, a volte in maniera più evidente a volte meno, ma è certamente capitato ad ognuno di noi di vedere il proprio cane imitare una corsa o contrarre le zampe o il muso o uggiolare o, addirittura, emettere piccoli abbai nel sonno. Bene, in quel momento il nostro amico è nella fase “rem” ed è scientificamente provato che stia sognando, esattamente come facciamo noi!
Uno studio del Picower Institute for Learning and Memory di Cambridge (Massachussetts) ha dimostrato, inoltre, che non solo i cani sognano ma rivedono nei loro sogni immagini, esperienze, momenti del loro passato. Ciò significa che hanno dei ricordi e la loro memoria è ricca di eventi e soggetti proprio come la nostra e che rivivono e rielaborano in maniera del tutto personale ciò che accade nella loro vita. Se poi pensiamo che l’olfatto nei cani è il senso più importante e il più sviluppato (https://www.dogmagazine.it/2013/02/strade-di-odori-lolfatto/) e che, grazie al loro naso i nostri amici sono capaci di memorizzare odori a tempo indeterminato, e non soltanto odori particolarmente forti e persistenti, possiamo facilmente dedurre che la loro memoria sia forse anche capace di immagazzinare informazioni che a noi sono precluse o che sfuggono alle nostre capacità e alle capacità dei nostri sensi.
I cani, quindi, rivivono nel sonno parti del loro passato non solo immediato ma anche lontano ed è probabile che facciano bei sogni così come terribili incubi, immergendosi in brevi istantanee o in lunghi momenti collegati ai loro ricordi ma di certo anche alla loro vita presente. Sembra che la durata e la frequenza dei sogni siano influenzate da diversi fattori, tra i quali la taglia, come descritto da Stanley Coren nel suo libro “How dogs think. Understanding the canine mind”. Il primato dei sogni più frequenti e più lunghi andrebbe, quindi, ai cani più grandi mentre gli ultimi posti nella classifica dei sognatori sarebbero occupati dalle razze e dai meticci caratterizzati da peso e altezza inferiori.
La mente e l’intelligenza del cane sono diverse da quelle umane e, così come accade nella vita reale, forse anche nei sogni le attività prevalenti per i nostri amici con la coda sono di tipo pratico e, quindi, giocare, correre, inseguire prede, esplorare, etc. Tuttavia, perché non pensare che quando vediamo i nostri cani muoversi o emettere suoni o contrarre i muscoli del viso non stiano magari pensando e rivivendo emozioni o stati d’animo collegati a persone, luoghi, animali? E certamente i cani domestici hanno la possibilità di sperimentare fasi di sonno più lunghe e più complesse dato che è molto meno probabile che vengano disturbati mentre dormono ed è possibile che col passare degli anni e con la convivenza con l’uomo le caratteristiche del loro sonno siano cambiate così come le loro esperienze al nostro fianco…
E continueremo a cambiare da svegli e nel sonno, insieme, noi e loro.
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