0 6 minuti 11 anni
Sicuramente il cane scelto per le foto è molto espressivo, anche grazie alle orecchie che ci aiutano a leggere quello che prova, ma sarebbe interessante condurre uno studio utilizzando come modello anche altri tipi di cani.
Sicuramente il cane scelto per le foto è molto espressivo, anche grazie alle orecchie che ci aiutano a leggere quello che prova, ma sarebbe interessante condurre uno studio utilizzando come modello anche altri tipi di cani.

Di solito, quando osserviamo un cane, dobbiamo concentrarci su tutta una serie di posture che ci aiutano a capire se il cane ha paura, se prova ansia, se è felice, se è aggressivo… Dobbiamo guardare la cosa nell’insieme: le posture del corpo, le orecchie, il muso, le zampe, il pelo, etc… IL cane si guarda nella sua interezza se dobbiamo cercare di comprendere un comportamento o se vogliamo evitare un incidente tra noi e il cane, tra il nostro cane e un altro cane e così via.

Ma tutti noi proprietari di cani, o meglio, tutti noi che abbiamo deciso di condividere le nostra vita con un cane, sappiamo dire quasi con certezza cosa sta provando il nostro amico a quattro zampe anche solo guardandolo in faccia, osservando le sue espressioni!

A  chi non è mai capitato di dire: “guarda che espressione felice sta facendo il mio cane!” oppure, rivolgendoci al cane: “ma che faccia stai facendo?” scatenando l’ilarità di chi magari il cane non l’ha mai avuto e non riesce a capire come possiamo pensare di “leggere le espressioni facciali” del nostro beniamino e capire cosa sta realmente provando in quel momento?

Ultimamente, anche grazie a programmi televisivi e scientifici, si è parlato tanto di espressioni facciali nell’ambito umano e di lettura delle emozioni attraverso i movimenti dei muscoli del volto. Ma questo vale anche per i nostri cani?

Uno studio scientifico americano dice di si!

Questo studio è stato pubblicato sul “Journal Behavioural Process” e condotto dal team di ricerca della dottoressa in psicologia Tina Bloom. Il team ha constatato come sia effettivamente possibile riconoscere le emozioni dei cani  osservando le espressioni facciali. Questo studio non è stato condotto esclusivamente con degli “addetti al mestiere”, cioè con gente che lavora ogni giorno con i cani, ma anche con gente con una conoscenza cinofila di base, voglio dire persone che vivono con un cane.

L’esperimento è stato condotto con una cinquantina di volontari divisi in base alle loro esperienze con i cani. Per il progetto sono state presentate loro delle foto con varie espressioni di Mal, un pastore belga di cinque anni. Le immagini rappresentavano il cane in condizione neutra, felice, triste, sorpreso, disgustato, arrabbiato, impaurito. Alla fine del test l’emozione più riconosciuta dai vari gruppi è stata la felicità (88% di risposte esatte), la rabbia (70% di risposte esatte); il 45% dei volontari hanno riconosciuto la foto che rappresentava la paura e solo il 37% ha riconosciuto la tristezza. Per le espressioni un po’ più complesse, come la sorpresa e disgusto,  i ricercatori hanno ottenuto solo il 20% e il 13% di risposte esatte.

Per le espressioni un po’ più complesse cioè sorpresa e disgusto i ricercatori hanno ottenuto solo il 20% e il 13% di risposte esatte.
Per le espressioni un po’ più complesse cioè sorpresa e disgusto i ricercatori hanno ottenuto solo il 20% e il 13% di risposte esatte.

Ma il risultato più interessante è stato che tutti i volontari che erano poco abituati alla presenza del cane hanno trovato più semplice identificare la collera e il disgusto. La spiegazione data dai ricercatori è stata che molto probabilmente i proprietari di cani non riescono a vedere l’aggressività del proprio cane poiché sono convinti che il loro cane non possa essere aggressivo e quindi non riescono a leggere questa espressione.

Il team della dottoressa punta a compiere delle ricerche anche su altri tipi di animali per comprendere se, il riuscire a riconoscere così bene le espressioni facciali canine è il risultato della stretta convivenza dell’uomo con il cane o se l’uomo riesce a “leggere” le espressioni anche di altri mammiferi.

I proprietari di cani non riescono a vedere l’aggressività del proprio cane poiché sono convinti che il loro cane non possa essere aggressivo e quindi non riescono a leggere questa espressione.
I proprietari di cani non riescono a vedere l’aggressività del proprio cane poiché sono convinti che il loro cane non possa essere aggressivo e quindi non riescono a leggere questa espressione.

Finalmente noi proprietari possiamo tirare un sospiro di sollievo ora e non essere considerati dei pazzi visionari. D’ora in poi potremo dire liberamente che secondo noi il nostro cane ha un’espressione felice senza scatenare una valanga di risate! Ora siamo anche supportati dalla scienza…non che ce ne fosse bisogno comunque!

Sicuramente il cane scelto per le foto è molto espressivo anche grazie alle orecchie che ci aiutano a leggere quello che prova ma sarebbe interessante condurre uno studio utilizzando come modello altri tipi di cani, con orecchie lunghe e cadenti, un musetto corto e rugoso e altre tipologie delle quali è costellato il fantastico panorama delle razze canine!

Finito l’articolo alzatevi dalla sedia e osservate le espressioni del vostro cane, divertitevi a studiarlo, in questo modo avrete la possibilità di conoscerlo meglio e crescere insieme.

 

Paola De Ruggieri