I tatuaggi al giorno d’oggi sono considerati quasi una normalità. La maggior parte della gente non si scandalizza più o non storce più il naso alla vista di uomini e donne tatuati. Bene o male i tatuaggi sono entrati a far parte della nostra vita comune e non sono più visti come “un pastrocchio da carcerati”, anzi, oggi molti tatuatori sono considerati artisti e il loro lavoro è visto come arte sul corpo.
Ma cosa succede quando noi uomini forziamo ancora una volta la mano e decidiamo di far tatuare i nostri amici a quattro zampe?
Personalmente sono favorevole ai tatuaggi sulle persone, in quanto una persona è consapevole di quello che sta per succedere e decide liberamente di disegnarsi indelebilmente sulla pelle un soggetto a sua scelta. Ma per i cani è diverso. Noi abbiamo la libertà di scegliere cosa fare del nostro corpo: tinte per capelli, piercing, interventi estetici, tatuaggi, etc… Insomma noi, in quanto padroni del nostro corpo, scegliamo cosa fare e come apparire al mondo e ci darebbe parecchio fastidio se questa libertà ci venisse tolta.
Allora perché ai nostri cani imponiamo delle scelte così drastiche? Perché sentiamo la necessità di cambiare il loro aspetto così radicalmente?
Un tatuaggio vero rimane per tutta la vita e lo sappiamo bene!
Il giorno 1 Aprile 2013 la CNN ha intervistato Ernesto Rodriguez, un tatuatore nel North Carolina che di recente ha tatuato, oltre che i suoi clienti, anche i suoi due cani Entrambi i cani (molossi per la precisione) hanno la pancia tatuata. Durante l’intervista Rodriguez ha detto che non vede nulla di male nel tatuare i suoi cani, anzi, questi tatuaggi sono per lui dei segni distintivi e lo aiuterebbero a ritrovare i cani nel caso in cui dovessero scappare o perdersi, e in più, continua Rodriguez, lui è un artista e ha voluto mettere la sua arte anche sui suoi cani.
Come pensiero non è da giudicare come negativo in senso assoluto, anche perché sappiamo bene che fino a poco tempo fa il tatuaggio nell’orecchio del cane era l’unico modo per identificarlo. Ma oggi per fortuna ci sono altri modi (migliori a mio parere) per ritrovare il proprio cane, per esempio esiste il microchip!
Il problema non nasce dall’idea di voler rintracciare il proprio cane e dargli un segno distintivo, ma nasce quando noi imponiamo delle mode prettamente umane ai nostri amici pelosi.
Il tatuaggio per cani dicono che sia fatto con l’aerografo su una zona priva di peli o rasata per l’occasione e che sia totalmente innocuo per il piccolo quattro zampe. Anche se questo è quello che dicono…quanto tempo passerà dall’aerografo all’ago vero e proprio?
Rodriguez si considera un artista e ha voluto mettere la sua arte anche sui suoi cani…questo è un pensiero umano! Dubito fortemente che i suoi cani ne abbiano tratto qualche vantaggio dall’essere tatuati o abbiano “detto” ai loro amici : “Guardami, ho un tatuaggio sulla pancia, adesso sì, sono bellissimo!”…
La vita dei nostri cani è già falsata a causa delle condizioni a cui devono sottostare per vivere con noi: abitare in appartamento, mangiare cibo ridotto in crocchette, girare al guinzaglio, etc… Quindi, mi chiedo, perché dobbiamo modificare ancora di più la loro vita? Perché ci sentiamo in diritto di prendere delle decisioni così rilevanti al posto loro?
Potreste dire che è solo un tatuaggio, che non è successo nulla di che e che quei cani sono felici o infelice indipendentemente dal tatuaggio. E direste la stessa cosa riguardo ai piercing? Ebbene si ora si fanno anche i “buchi” ai cani! Non so dire perché…perché va di moda forse.
Ma se il tatuaggio può avere la lontana scusante dell’identificazione, il piercing che scusa ha? Diciamo che mi sembra una cattiveria e ve lo dice una che di piercing ne ha e le piacciono molto! Però non mi azzarderei mai a costringere il mio cane a farsi un buco all’orecchio o al sopracciglio! Non è il tatuaggio come atto in sé ad essere preoccupante, quanto la nostra mania di coinvolgere in queste mode UMANE anche i nostri cani. Nel momento in cui coinvolgiamo in queste cose anche il nostro cane, per un po’ smettiamo di vederlo come il bellissimo e incredibile “animale” che è e lo umanizziamo. La relazione con il nostro amico a quattro zampe risente di questa nostra tendenza all’antropoformizzazione. Il cane non è un essere umano, il cane è un cane e va vissuto e rispettato per tutte le meravigliose esperienze ed emozioni che ci regala!
Magari al nostro cane farebbe più piacere una passeggiata in un bosco o giocare con noi piuttosto che essere sedato e tatuato…lui il tatuaggio estetico non sa nemmeno cosa sia! Dragoni, libellule, stelline…siamo noi che andiamo dietro a queste mode e ci sentiamo felici e appagati…il nostro fedele amico cosa vuole? Ce lo chiediamo ogni tanto?
Preferirebbe un tatuaggio o passare un po’ di tempo di qualità con noi? Preferirebbe essere tinto (magari di un colore assurdo) o farsi una bella corsetta in campagna?
La relazione non funziona quando mettiamo NOI stessi davanti a tutto!
Impariamo a vivere il nostro cane a pieno, impariamo a capirlo e impariamo il suo linguaggio…….a quel punto non ci serviranno tatuaggi o tinture o piercing.
A quel punto vedremo il nostro cane per quello che è, per quello che di meraviglioso incarna e riesce a regalarci.
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