
il traffico illegale di cocaina da paesi come il Messico è oramai una triste realtà alla quale sfortunatamente siamo abituati.
Il traffico illegale di cocaina da paesi come il Messico è oramai una triste realtà alla quale sfortunatamente siamo abituati. Ogni giorno trafficanti, spacciatori, muli (persone che trasportano nel loro corpo la droga) vengono arrestati nel tentativo di superare le frontiere, ma allo stesso tempo tanti altri riescono ad eludere i controlli e la “merce” arriva nel nostro paese.
Niente di strano…siamo tristemente consapevoli che il narcotraffico è una pratica oramai usuale.
Ma questa volta ci si è spinti oltre, sono stati coinvolti anche i nostri beneamati amici a quattro zampe, che sono tristemente diventati muli involontari.
L’inventore del nuovo metodo di trasporto è un narcotrafficante, marito della figlia di un colonnello del cartello del Golfo. Questo individuo in carcere ha inventato un metodo per trasportare la cocaina utilizzando i cani come meri involucri viventi e passare così i controlli alle frontiere.
Il suo metodo consisteva nel riempire di cocaina un cilindro di 250 grammi. La avvolgono nel cellophane, chiudono sotto vuoto, poi viene di nuovo avvolto nel cellophane e nella carta carbone per non far penetrare i raggi x. Questo incarto viene ulteriormente avvolto nel cellophane e alla fine viene usato uno scotch di vinile nero per resistere ancora di più ai raggi x.
I cani utilizzati per il “trasporto” erano per lo più cani di taglia grande come San Bernardo, Gran Danese, Labrador, Mastino Napoletano…
Il cilindro di droga veniva inserito da dubbi veterinari a Città del Messico tramite un taglio cesareo, poi questi cani venivano fatti partire, facevano scalo a Madrid e arrivavano in Italia. Mai nessun cane è stato fermato e tutti i poveri quattro zampe erano forniti di regolari documenti e microchip.

hanno inventato un metodo per trasportare la cocaina utilizzando i cani come meri involucri viventi e passare così i controlli alle frontiere.
Oltre a tutto questo orrore, arrivati in Itali questi cani venivano portati a Pontedera e letteralmente sventrati per estrarre la cocaina.
Alla fine del procedimento di estrazione (che io personalmente chiamerei macellazione) i cani venivano a volte lasciati aperti o non curati, non monitorati…insomma venivano lasciati morire. I cani che non superavano l’ “intervento” venivano seppelliti nella campagna intorno alla casa di Pontedera.
Il narcotrafficante è stato ultimamente arrestato e così anche i suoi complici ma rimane l’orrore che sono riusciti a ideare e a compiere.
Prendere un cane, imbottirlo di droga, usarlo e poi sventrarlo e ucciderlo…tutto ciò è peggio di molti film dell’orrore che sono solo frutto di fantasia.
Come al solito noi uomini riusciamo ad oltrepassare il confine e materialmente compiamo atti indicibili.
I cani non hanno la possibilità di scegliere, non hanno la possibilità di comprendere la cattiveria e dire “no”!
Sarebbe il momento di impegnarsi e rispettare i nostri amici cani. Le persone hanno la possibilità di scegliere cosa fare o cosa non fare ma
cosa succede quando siamo noi a scegliere per altri? E soprattutto cosa succede quando siamo noi a scegliere per i nostri cani?

arrivati in Itali questi cani venivano portati a Pontedera e letteralmente sventrati per estrarre la cocaina.
Per i nostri amici pelosi dovremmo scegliere sempre il meglio, fargli vivere una vita piena e appagante nell’assoluto rispetto del loro essere meravigliosamente cani!
Ma quando ci confrontiamo con questo tipo di orrore ci rendiamo conto che per molti i cani sono solo merce, corpi da aprire, animali da macello…insomma semplici “oggetti” di scarso valore.
Impegnamoci a mostrare quanto i cani siano eccezionali e non semplici cose…chissà, magari queste cose prima o poi smetteranno di accadere!
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